It won’t be long ‘til we return happy.
“Let’s
not fight
I’m
tired can’t we just sleep tonight
Don’t
turn away
It’s
just there’s nothing left here to say
Turn
around, I know we’re lost
But
soon we’ll be found.”
Soon we’ll be found - Sia
“Mhm… Che ne diresti se
lasciassimo tutto qua e ce ne tornassimo a casa?”
Delphine si allontanò dall’obiettivo del microscopio,
lanciando uno sguardo prima alla ragazza con i dreadlocks
e poi all’orologio appeso alla parete.
Mezzanotte e venti.
Non si era nemmeno accorta di quanto fosse tardi.
“Mais je… Non sono stanca. Tu vai pure, ti raggiungo fra
poco.” Rispose, riprendendo da dove era rimasta.
“E quelle occhiaie
allora come le spieghi?” pensò Cosima, strofinandosi le palpebre.
Era assurdo. Lei non voleva questo.
Non voleva essere solamente il suo esperimento.
Cominciò a sfilarsi il camice, lanciandolo poi con fare
evidentemente seccato verso l’appendiabiti posto all’entrata del laboratorio.
“Andiamo, non sarà in questa mezz’ora che avremo
un’illuminazione!” borbottò, voltandosi nuovamente verso la postazione della
bionda.
Così ebbe la sua attenzione.
“Cosima, non lo capisci? Ora più che mai ogni minuto è
prezioso!” esclamò Delphine, facendo compiere un giro
alla sedia e gesticolando nervosamente con le mani.
“Per questo voglio passarli a casa, con te. Abbracciata a te. Non… così.” rispose
istintivamente, sedendosi sul divano di pelle che avevano scelto assieme e
prendendosi la testa fra le mani.
Sentiva il tempo scorrere, più che mai.
Lo vedeva scivolare fottutamente
fra le sue mani.
“Ogni giorno che passa senza aver trovato la tua cura è un passo in più
verso l’oblio.”
Questo era il pensiero che ogni notte l’assillava, una volta
spente le luci del laboratorio.
Delphine non impiegò che pochi
secondi per avvicinarsi e prendere posto al fianco della mora. La mano si
avvicinò cauta al suo viso, inducendola ad incrociare i loro occhi.
Lucidi per entrambe.
“Hai ragione. Continuiamo domani.” dichiarò semplicemente
l’immunologa, suggellando la promessa con un bacio.
“Ogni giorno che passa senza aver trovato la sua cura corrisponde a una
probabilità maggiore di perderla.”
“Ma ricorda che non sono pronta a rimanere senza di te. Non lo sarò mai.”
Lo sussurrò a fior di labbra, per ricordarle il vero motivo
per il quale si trovava lì.
Lottare per lei, in ogni modo le fosse possibile.
In risposta, Cosima esibì uno dei suoi meravigliosi sorrisi,
ben distinguibile anche attraverso il chiaroscuro della stanza.
“Lo so. Ma ora vorrei rammentarti quanto sia incredibilmente
entusiasmante passare del tempo con me.”
E finalmente si sentì di nuovo viva.