Di che cosa parla questa storia ancora non lo so...

di delilah stories
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Perdo ore a immaginare una realtà che non vivo,lo faccio sempre tutti i giorni per l’esattezza,non ho grandi aspettative per la mia vita,almeno non ora,certo vorrei avere un buon lavoro un giorno,ma per adesso mi “accontento” di studiare,per il da farsi dopo c’è ancora tempo. Ho diciannove anni e mezzo per essere precisi,sono una tipa un po’ stranetta,non che io sia la tipica ragazza asociale che si esclude dalla massa per attirare l’attenzione o per andare a dire in giro di essere una disagiata,però a dirla tutta spesso e volentieri preferisco starmene per il conto mio a leggermi un buon libro o ad ascoltare un po’ di musica,mi reputo abbastanza solare e riesco a stringere amicizia facilmente quindi il fatto di starmene per i fatti miei è solo una piccola parte del mio complesso e schifoso(per me) carattere. Mi sono trasferita da un mese,devo dire che mi piace molto,certo qualche volta è un po’ cupo,ma ci sono tanti posti carini dove poter andare e dove rifugiarsi quando ne hai voglia e per una tipa come me devo dire che sono perfetti. Mi perdo dentro i libri di psicologia ci perdo pomeriggi interi a studiare Freud e le sue teorie,infondo il mio lavoro me lo permette dato che devo stare spesso e volentieri dietro ad un bancone a battere libri o a digitarli sul mec per vedere se sono disponibili in magazzino,lo so che non sembra eppure lavorare in una grande libreria come la Feltrinelli per me è una cosa magnifica,mi è sempre piaciuto addentrarmi in questi posti e perderci ore ed ore,e adesso che ci lavoro mi sento bene,quel posto mi fa stare in pace con me stessa,se avessi saputo prima che per trovare la mia pace interiore avrei dovuto lavorare lì avrei fatto la domandina per entrare già da tempo,qui passano tanti tipi di persone e mi piace da morire guardarli mentre si immergono in quelli scaffali a cercare un nuovo libro da leggere,osservo attentamente ogni loro mossa e qualche volta provo anche ad indovinare cosa fanno,quanti anni hanno,se studiano o meno,se hanno una ragazza o no,insomma a modo mio immaginando quella realtà che possibilmente è completamente diversa mi faccio i fatti loro. Un paio di occhiali con le lenti non del tutto invisibili mi coprono la parte degli occhi,che anche se non si notano mai sono verdi,i capelli li porto sempre un po’ alla come capita prima o per mancanza di tempo o perché l’umidità me li rende impresentabili,ma sono scuri quasi neri come il carbone. Amo i vestiti decorati a fiorellini e i cardigan in primavera,sono un po’ da nonnina è vero! Ma secondo me hanno un non so che di elegante e grazioso,non che io non ami i vestiti semplici,ma diciamo che mi illudo del fatto che semmai dovessi piacere a qualcuno gli piacerei anche senza un abito pieno di pizzo e scollature,non sono una brutta ragazza,ma non somiglio nemmeno a miss Italia,sono un fiore per l’esattezza in procinto di sbocciare,qualche petalo si è già aperto,ma c’è ancora tanto lavoro da fare e diciamo che la buona volontà non mi manca. Salve a tutti,sono Ginevra e questa è la mia storia. Anzi mi correggo,questa non è proprio la mia storia,è la variante di come sarebbe stata se tutto questo non fosse accaduto.




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