Loving comes naturally

di Liz
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Loving comes naturally

 

. Prologo

 

Se avessi saputo che quest’ultimo anno di liceo avrebbe portato tanto scompiglio nella mia placida e tranquilla vita da studentessa, il mio cervello (a dire il vero già abbastanza compromesso, a dire di tutti) avrebbe sicuramente guidato il mio corpo lontano dal varcare l’enorme e pesantissimo portone in ferro battuto della scuola.

Ma, aimè, di preveggenza è provvista solo Martina… che, a proposito, mi sta correndo in contro proprio ora, cupa come sempre. Mi sembra quasi di vedere la nuvoletta personale del ragionier Fantozzi sulla sua testa.

“Buongiorno, Dalia caaara…” mi guarda da sotto la cascata di capelli talmente biondi da parer bianchi, con quei suoi occhi a palla spiritati.

“Ciao, Martina. Anche oggi sobria come sempre!”

Si sistema orgogliosa il gonnellone nero che striscia per terra e poi mi prende le mani, in preda come a una rivelazione ultraterrena.

“È l’ultimo giorno di scuooola... è un giorno speciale, nooo?”

“…specialissimo direi.” Come no, la degna conclusione di un anno da schifo.

“A proposito Daliucciaaa… Hai poi sistemato le cose con Eeeeeedo?...”

Al solo sentire quel nome il sangue comincia a circolarmi nelle vene a tripla velocità. Maledico Martina e la sua schiettezza, il peggior difetto che si possa avere.

“Martina, ne abbiamo già parlato. E non dire più il suo nome!”

“Sììììì… maaa… insommaaa… tutto questo orgogliooo… non è dannosooo…?”

“È l’unica cosa che tiene insieme i miei nervi dopo quest’anno.”

Lei annuisce come se avesse capito tutto della vita. Soprattutto della mia vita.

“Aaah… ti stai riferendo ai casini usciti con Daviiiide… Senza contare Bianca e Azzurraaa… e poi tuo fratellooo… ah tuo fratello… quand’è che posso venire a casa tua ancoraaa…? Oh ma stavo dimenticando il criminale… aspetta… Raffaeeeeele… ah sìììì… anche lui aveva i suoi meritiiii come fondoschieeena… E Ed…no, pardooon,…luiiii l’avevo già citato priiiima, veeeroo?...”

“È sconcertante come la Morte abbia interesse per i deretani.”

Martina la Morte ride con versi strozzati che fanno accapponare la pelle e continua a camminare.

“Daiii… non dirmi che non ci hai fatto casooo… tu più di tutti dovresti sapere che belle chiapp” “Taci o diventerai sul serio la Morte!” La interrompo subito, non voglio rivangare il passato. E soprattutto quell’avvenimento.

Lei ride ancora ma il mio cervello non sente i peli della pelle che si rizzano spaventati, perché si è fermato: lui sta venendo nella mia direzione.

Lui è Edoardo. Ormai il suo nome è tabù per me… figurarsi la sua vista.

Se non fosse tornato all’inizio di settembre tutto sarebbe andato bene quest’anno.

Niente casini, niente litigi e segreti.

Lo odio, lo odio con tutta me stessa… perché è stato lui a portare via Davide dal mio cuore.

 

 

 

 

 

 


 

commento poco serio - il ritorno

 

Questa storia mi è venuta in mente ascoltando Prisoner of love, che però non centra nulla.
Spero che mi facciate sapere la vostra opinione, se devo continuarla o no, se è una bella idea o farei meglio ad andare a coltivare verze.

È la mia seconda (in realtà terza, ma Vermillion l’ho bellamente interroto :P) storia originale, spero che possa piacere come (e anche più!) di Snowdrops.

Lo so che questo è solo il prologo e commentare è un azzardo, ma mi farebbe comunque piacere +guarda con occhioni da cucciolotto+

Cmnq domani arriva il primo capitolo. Ah, i capitoli che ho scritto finora sono parecchio lunghi.

Gomen già da adesso.





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