notte di pioggia
Ok … io sono di quelle persone che creano le fanfic di roba
più assurda … cm, rileggendo alcuni volumi della mia
collezione di Pk, mi è venuto il pallino di scrivere questa
cosa. Ho dovuto raccogliere tutto il mio coraggio per pubblicarla,
quindi siate gentili!!!
Non è ambientata in un periodo preciso della prima serie di Pk o
dell‘ultima, ma dato che è presente Uno e gli Evroniani,
non è ambientata nella seconda. Non che non mi piaccia Pk2, ma
Uno è Uno. Vi lascio alla lettura, e se mi manderete un qualche
commentino, mi fareste un grande regalo.
-NOTTE DI PIOGGIA.-
Piove. Mi avvolgo di più nel mio mantello, mentre il freddo
trapassa costume e piume. La mia solita fortuna, ovviamente. Anche
con l’extransformer al braccio, devo sempre ricordare che,
sotto questa maschera, ci sta Paperino.
Un fulmine attraversa il cielo scuro di Paperopoli, mentre la pioggia
si fa più fitta. Brrr! Fa ancora più freddo di prima! Mi
ci manca solo …
-E … E … ETCHU’!!!!-
Sniff … ecco. Lo sapevo. Il raffreddore. Come potevo non
beccarmelo? Stare di vedetta su un grattacielo, di notte, durante un
temporale, non è esattamente mettere il tappeto rosso ai virus
di stagione, ma molto ci si avvicina. Spero che Uno abbia qualche
rimedio ipertecnologico anche a questo …
Proprio un peccato che un superoe non possa prendersi un periodo di
malattia. Ma, tanto, con la mia fortuna, Evron deciderebbe
d’inviare tutte le sue truppe su Paperopoli proprio in quei due o
tre giorni. Così, come augurio di pronta guarigione. Magari
assieme ad un mazzo d’ortiche e ad un coolflamizzatore nuovo di
zecca, che proverebbero su di me.
ZOT!
Ma che …?!
-PER EVRON!!!-
Ma guarda … parli dell’alieno … e spuntano i laser!
Solo in tre soldati evroniani, stasera … sono quasi commosso
… Oh, come non detto. Da dietro a quel grattacielo a destra ne
sono spuntati altri cinque. Carico il mio scudo, mentre sibilo la frase
classica da supereroe.
-Non è serata, ragazzi.-
-FUOCO!!!-
Avvertimento inutile. Mi chiedo che lo dico ancora a fare?
Sigh! Mai una volta che mi possa godere una tranquilla serata di noia,
magari davanti alla TV, solo con un bel pacco di pop corn, eh? E
stasera c’era pure il derby … Paperopoli-Ocopoli…
L’extransformer parte e colpisce, e la vena ironica, che mi
spunta solo quando indosso il mantello, esplode. Esattamente come i
miei colpi. Nessuno manca il bersaglio.
-Vi avevo avvertiti. Non sono di buon umore, stasera. Avete mai sentito
parlare di meteoropatia?- Un raggio succhia-emozioni mi passa appena
sopra il berretto. Forse è meglio che parli meno e mi dia di
più da fare. Quantomeno, un po’ di movimento mi
toglierà il freddo …
Uff! Sistemati. Ed anche per stasera ho finito. Sempre che non debba fare anche gli straordinari …
ZOT! ZOT!
-AHHHH!!! AIUTO!!! QUALCUNO MI AIUTI!!! PK!!!-
E ti pareva … ma quando imparerò a tenere il becco
chiuso?! Poi però quel tipo mi deve spiegare che accidenti ci
fa, di notte, con un tempaccio del genere, in giro per Paperopoli. Ma
adesso è meglio che mi occupi di quei due Evroniani …
Il pugno allungabile dell’extransformer torna docilmente al suo
posto, mentre gli ultimi due (spero!) Evroniani della serata, se ne
tornano alla loro nave madre, coda tra le gambe e bernoccoli sulla
zucca. Quando capiranno che non mi va di avere gente coolflamizzata
nella mia città? Non che abbia qualcosa contro il colore
azzurro, ma lo preferisco sui miei vestiti civili, che come fuoco fatuo
sulla testa dei miei concittadini.
Dopo la piccola battaglia, la città è tornata silenziosa.
Il tipo a cui ho salvato le piume se l’è svignata senza
neppure ringraziarmi. Alla faccia della gratitudine … non
c’è che dire, fare il supereroe dà troppe
soddisfazioni …
La pioggia continua a cadere, fitta. Volo fin sul cornicione più
vicino. La mia ronda non è ancora finita. Paperopoli deve essere
ancora sorvegliata, per stanotte.
Qualche abitante del palazzo su cui mi sono appostato, decisamente
insonne, ha acceso la TV sul TG. Almeno ascolterò i risultati
del derby ...
-… E dopo la rubrica sportiva, passiamo alla cronaca, con un servizio del nostro Angus Fangus …-
Speranza vana. Sono destinato a perdermi il derby, come al solito
… E per di più proprio un servizio del cronista
più affezionato a PK in tutta Paperopoli, dovevo beccare
…
La voce roca del giornalista mi arriva forte e chiara. Ha smesso di
tuonare appositamente per lasciarmi sentire bene il servizio …
Madre Natura, farsi gli affari propri no, eh?
-Amici telespettatori, ancora una volta, Paperinik ed i suoi complici
alieni terrorizzano la città, lasciando i poveri cittadini che
incontrano sulla loro strada in uno stato di shock … ma quello
che ci preme di più sapere, ora, non è
“perché”, lo fa, ma “chi” è
Paperinik? Chi si nasconde dietro quella maschera? Perché la
indossa? Per quanto tempo, ancora, paperopoli dovrà vivere sotto
il terrore di questo sinistro individuo? …-
Ollalà! Quanto amore e stima nei miei confronti! Sto per
piangere dalla commozione … o dalla frustrazione? Bhe, rispetto
al solito, Angus stasera è quasi meno velenoso … stai
perdendo colpi, vecchio mio. Fortuna che ci pensa Lyla, a mettermi
sotto una luce migliore, davanti all’opinione pubblica …
altrimenti, a quest’ora, dovrei trovarmi un nuovo travestimento
per evitare il linciaggio.
Mi scappa un sorriso. È incredibile che una persona così
dolce e sensibile come Lyla, il volto più carino di Canale 00,
sia in realtà un droide. Un droide più umano di molta
gente che conosco, o con cui sono imparentato, comunque.
A proposito d’intelligenze artificiali …
l’extransformer s’illumina, ed il faccione verde di Uno mi
appare davanti in 3-d.
-È ora di rientrare, vecchio mio. Credo che per stanotte possa
bastare. Non rilevo navicelle evroniane da sbarco nell’atmosfera
terrestre, a parte quelle guidate dai tipi che hai preso a cazzotti, e
che stanno filando alle astronavi madre a tutta birra. Di certo non
attaccheranno più fino a domani notte.-
-Meno male! Cominciavano a spuntarmi le branchie, a stare sotto tutta questa pioggia …-
-Credevo che ai paperi piacesse l’acqua …-
-Spiritoso! Ed io credevo che ai super computer non piacessero le soap opera …-
Posso sentire, di sottofondo, la sigla di “Cuori di
Silicio”. L’ologramma verde ride, tra una bolla verde e
l’altra. È solo un’immagine digitale, in fondo. Ma
è il mio più fedele collaboratore, ed uno dei miei
migliori amici in assoluto.
-Forza, vecchio mantello tarlato! Ti ho preparato un letto, del
tè caldo, frittelle, e degli abiti asciutti. Questo dovrebbe
rimetterti in sesto come si deve …-
-Grazie, mammina cibernetica …-
Uno chiude la conversazione. Solo adesso mi accorgo che la pioggia ha
quasi smesso di scendere. Smetterà presto. Accendo il motore
dell’extransformer, e volo in alto. Sopra le antenne dei
grattacieli, sopra la testa di quelli che ci abitano. Resto sospeso a
mezz’aria per qualche istante per ammirare Paperopoli.
La mia città. La mia missione.
La pioggia l’ha resta scintillante, con le luci al neon che si
riflettono sulle gocce d’acqua lasciate dal temporale. Uno
spettacolo di luci. I suoi grattacieli spiccano, alcuni scuri e quasi
lugubri, come la Ducklair Tower, altri colorati e sgargianti, come il
deposito di zio Paperone. Una città fatta di contraddizioni, un
po’ come tutte le città.
Assomiglia molto a Gotam City, solo molto più bella. E che il mio collega Batman non ne abbia a male.
Volo fino alla Ducklair Tower, ed entro da uno dei suoi Gargoile, in
realtò una delle mie entrate preferite all‘ultimo piano
segreto dell‘edificio. Alcune appendici cibernetiche di Uno sono
già pronte ad accogliermi. Mi tolgo l’extransformer ed il
mantello. Faccio per togliermi la maschera, e, sulle pareti di metalli
del rifugio, vedo il riflesso del mio volto, con alle spalle Paperopoli.
Riuscirò a proteggerla? Da solo, io Paperino, il papero
più sfortunato della città, ovvero PK, supereroe
supernormale, con un risicato pugno di alleati, contro uno sterminato
esercito di alieni succhiaemozioni che da millenni assaltano pianeti, in
possesso di una tecnologia talmente avanzata, che qua sulla Terra
è pura fantascienza?
A volte mi sembra tutto troppo grande per me.
Una porta scorrevole si apre, lasciando uscire l’effluvio delle
frittelle che Uno mi ha promesso. Mi sento già meglio. Forse mi
preoccupo troppo.
Una volta Uno mi disse queste parole:
“Da grandi poteri, derivano grandi responsabilità.”
Belle parole. Molto sagge.
Ma … non le avevo già sentite, da qualche parte?
-FINE-
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