Follia

di flatwhat
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Follia

La zingara lo guardava con puro terrore e odio, nel pavimento della cella.

Non capiva? Non capiva l’immensità del suo amore per lei? Perché le faceva tanta paura?
“Vi ripeto che vi amo!”, gridò Claude disperato, dilaniandosi il petto con le unghie e strisciando per terra come il verme più infimo.
“Vai via”, ripeteva lei, con voce strozzata, “Vai via, vai via, vai via”.

Perché? Perché? Perché?!
“Siete perfida! Non avete dunque pietà per me?”.
Lei continuò a ripetere quelle due parole incessantemente, come fossero una preghiera, e nascose tra le mani il volto rigato di lacrime.
Claude Frollo provò il forte desiderio di colpirla.
Non era la prima volta che provava un impulso simile. Sarebbe stato capace di uccidere (lo aveva già fatto), per lei. Avrebbe potuto uccidere chiunque. Avrebbe potuto uccidere persino lei.

Lo sguardo gli cadde sul piedino di lei, quello che era stato stretto nella terribile morsa dello stivaletto.
Una voce flebile sussurrò dentro la sua testa: “Ha ragione ad aver paura”.
Cercando di controllarsi, si alzò in piedi e uscì dalla cella.
 
Note: Scritta come fill del prompt "'Massacrerei il mondo intero se solo tu mi amassi', Frollo/Esmeralda" datomi da un'amica.




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