LA
PROMESSA MANCATA
“signorine,
ecco a voi i vostri caffè!”
con il suo
sorriso smagliante, il cameriere ci porse i nostri caffè.
“grazie
mille” disse Demi cominciando a sorseggiare la sua bevanda
“che fai? Non lo
bevi?” mi chiese
“è
bollente! Non riesco a
berlo! Come fai tu a non scottarti la lingua?” ero sbalordita
da come riuscisse
a berlo così in fretta nonostante l’alta
temperatura
“
beh, semplice! Mentre
bevo tiro aria all’interno della
bocca così che si raffredda
e mi permette di non bruciarmi,
provaci!” mi disse con aria saputella, io lo feci, ma non ci
riuscii così mi
bruciai.
“AIO!
Mi sono bruciata!
Adesso devo aspettare che si ghiaccia il caffè altrimenti
sarà peggio!
Perfetto!” avevo tutte le papille gustative rialzate e mi
bruciavano, quasi da
non poter nemmeno parlare. Lei rideva, rideva così tanto che
non riusciva
nemmeno a respirare e io mi unì a lei. Era di una simpatia
unica, non so come
faceva però mi
faceva sentir bene, mi
aveva rallegrato la giornata. Eravamo rimaste lì per
più di un’ora a raccontare
quello che ci capitava sia bello che brutto ad un certo punto feci una
domanda
che non avrei dovuto fare:
“tu
sei
fidanzata con Joe Jonas, giusto?” la sua espressione divenne
da sorridente a
triste, anche se lo nascondeva dietro un sorriso, io lo me ne ero
accorta,
capivo se una persona si nascondeva dietro i 32 denti, anche io lo
facevo molto
spesso.
“si
si, ma come mai
questa domanda?” mi chiese, era evidente che non voleva
parlare di lui e io non
volevo insistere
“nulla
di che, era tanto
per tirare fuori un argomento.. scusa se…” non mi
finì dire la frase che..
“
oh, beh, non ti
preoccupare, con lui va molto bene, solo che è molto
difficile stare insieme
perché siamo distanti e non sempre possiamo sentici, ma non
preoccuparti, va
alla grande” disse, aveva accelerato il tono di voce, come se
volesse
immediatamente chiudere l’argomento
“jonas”.
“oh
mio dio!” esclamai
guardando l’orologio
“che
succede? Che hai
fatto?” demi si stava preoccupando
“è
tardissimo! Dovevo
andare a prendere mia sorella più di un’ora fa!
Merda!” mi alzai di scatto
presi il mio cappotto e lo zaino e me andai di corsa
“
aspetta!” urlò
demi
“
si hai ragione, i soldi
per il caffè… tieni, grazie per avermi tenuto
compagnia e scusa se ti ho
disturbata, buona giornata!” dissi affannata, dovevo
sbrigarmi!
“non
li voglio i tuoi
soldi! Ti accompagno io da tua sorella! Stai calma! Andrà
tutto bene!” mi
abbracciò e corremmo alla sua macchina privata. In quei due
secondi di
abbraccio potei sentire dei bruchi trasformarsi in farfalle
all’interno del mio
stomaco, cosa stava succedendo?
“in
che scuola è tua
sorella?” mi chiese un pò preoccupata
“nella
scuola media
principale di Dallas” gli risposi anche io molto preoccupata
“max!
accellera!” Demi ordinò
alla sua guardia del corpo e in un secondo mi senti schiacciata dalla
forza di
gravità verso il sedile posteriore quasi non riuscendo a
respirare.
“Stai
tranquilla, ora
andiamo lì e sono sicura che non se ne è andata
da nessuna parte” mi disse Demi
prendendomi la mano e stringendola
“Non
è per quello che
sono preoccupata, il fatto è che le avevo promesso che sarei
stata puntuale, il
fatto che ho infranto una promessa mi da fastidio, poi questa promessa
era
rivolta a mia sorella che è una delle persone più
importanti della mia vita,
per me infrangere una promessa è come se avessi detto una
bugia e le bugie
possono fare male, io lo so, l’ho provato sulla mia
pelle.” Dissi con le
lacrime agli occhi stingendo di rimando la mano di Demi.
“Guarda
che non è mica colpa
tua se hai mancato a questa promessa! Sono stata io che ti ho macchiato
la
felpa e sono stata io ad invitarti a prendere un caffè e a
farti perdere tempo,
è solo colpa mia.” Mi disse anche lei molto
preoccupata.
Nel
frattempo che stavamo
parlando arrivammo a scuola e con molto piacere vidi mia sorella nelle
scale
che stava ascoltando la musica con le cuffiette e lo zaino tra le
gambe. Scesi
dalla macchina frettolosamente e andai verso di lei.
“Aurora”
urlai per farmi
sentire
“Oh,
gurda chi c’è! La
persona che doveva accompagnarmi a casa più di
un’ora fa! “ disse alzandosi e
togliendosi le cuffie dalle orecchie.
“Scusami,
mi è sfuggito
il tempo di mano e non hai idea di quello che mi è
successo!” le dissi
abbracciandola forte per farle capire che mi dispiaceva davvero
“si,
certo! E sentiamo,
che cosa è successo di così tanto eclatante? Hai
incontrato Demi lovato?” mi
chiese sarcasticamente liberandosi dal mio abbraccio e andando verso il
cancello di uscita
“in
verità… si” le urlai
per farmi sentire bene
“Guarda,
non ci credo ma
neanche se spunta da qualche parte” disse girandosi verso di
me
“ee…
se te la presento mi
perdoni?” urlai con un sorrisetto beffardo
“Che
cosa stai dicendo
Becky? So che mi stai prendendo in giro, quindi smettila!” mi
disse continuando
a camminare, io intanto l’avevo raggiunta correndo
“Ti
giuro che non è una
bugia, sali con me in macchina e la conoscerai” le dissi
indicando la macchina
di Demi
“ti
giuro che se è una
presa in giro ti uccido!” mi minaccio scherzosamente
“va
bene, ma se non lo è
mi perdoni ok?” le chiesi
“ok”
rispose
semplicemente
“cerca
di non agitarti
quando aprirai la portiera della macchina eh” le dissi
ridacchiando.
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