Perché Papà?

di Portuguese D Ice
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Perché, papà.

“Perché papà mi hai trasformato in una bambola?
Mi dicevi che mi volevi bene, che non mi avresti mai fatto del male e invece........
Se mi volevi bene perché non ti sei fermato quando te l'ho chiesto?
Perché non hai spento quella motosega?
Ero la vittima di tutte le tue ricerche.
…........
Ho paura.......
Paura di questa casa, paura di questa stanza e sopratutto paura di te.
Queste bambole sono spaventose.
Hanno un sorriso triste, ma sopratutto macabro. 
Nelle notti di luna piena mi rivolgono sguardi inquietanti, come se mi volessero dare un'avvertenza.
Papà..... non mi potevi mettere in un' altra stanza.
Mi hai messo su un trono, che è “isolato” dalle panchine in cui sono appoggiate le bambole, come se io fossi la regina in questa stanza.
Mi tratti bene, mi pulisci delicatamente e mi metti dei graziosi vestiti............già....... mi svesti e mi vesti. Non mi piace essere svestita da te.
Ogni volta che sono nuda mi guardi un uno strano sguardo.
Ho promesso alla mamma che non ti avrei mai odiato.
Perdonami mamma, ma non posso più mantenere questa promessa, dopo che mi ha trasformato in una bambola.
Perdonami, mamma”

Era una notte di luna piena.
La stanza delle bambole viene illuminata dalla luce candida della luna.
Ad un certo punto, la porta si aprì.
Alfred entrò e si diresse da sua figlia.
La fissava incantato.
Il vestito che le aveva messo le stava d' incanto.
Il vestito era di color viola- bordeaux, lungo (almeno credo) e pieno di pizzi e di fiocchi a righe viola scuro.
Le maniche erano larghe e sotto al tessuto c'erano delle piccole balze in    stoffa bianca. La scollatura era decorata con del pizzo e con dei nastri, sempre viola scuro.
Indossava dei guanti color porpora.
All'altezza del seno c'era un grande fiocco che copriva maggior parte del corpetto.
Alfred si riprese e iniziò a posizionare varie rose rosse per la stanza e una la mise tra i capelli di Aya.
Quando ebbe finito di posizionare le rose, si diresse da Aya e le baciò la fronte, per poi dirigersi alla porta e uscire.
Una volta uscito, Aya trasformò il suo sguardo serio in uno malinconico, sembrava che sarebbe scoppiata a piangere all'improvviso, ma i suoi occhi erano ancora spenti. Non erano più di quel blu oceano, erano di un blu scuro che sembravano neri.

“Perché, papà?”

Angolo Ice:
Salve a tutti!!!!!
Spero che la fiction vi sia piaciuta e scusatemi per la lunghezza.
E' la prima fiction che pubblico su Mad Father.
In fondo troverete l'immagine che mi ha dato ispirazione e di come dovrebbe essere Aya nella fiction.
Ho amato Mad Father più di qualunque altro RPG horror e la storia mi ha fatto piangere.
Tutti= ma piangi per un gioco? O-O
Io= scusatemi, ma non è mica colpa miase ho la lacrima facile!!!  'o'
Tutti= OK, OK, calma.
Alla prossima!!!! ^U^
PORTUGUESE D. ICE

 
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