Rikudou Legacy - Fratelli Non Di Sangue

di crazyfrog95
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Prologo - L'Ultimo Desiderio


Il silenzio che avvolgeva la radura era opprimente. 
Fra i crateri che solcavano il terreno e il sangue che lo tingeva di rosso, il Terzo Hokage Hiruzen Sarutobi, con la sua squadra di ANBU, era alla ricerca di colui che aveva appena salvato il villaggio.
Mentre la polvere si diradava, Hiruzen intravide tre figure nel buio. Immediatamente scattò verso quella direzione. Dopo pochi metri, lo spettacolo che aveva davanti era un orrendo presagio per il futuro di Konoha: il Quarto Hokage, Minato Namikaze, giaceva a terra accanto a sua moglie, Kushina Uzumaki. Entrambi con un enorme squarcio nel petto. Entrambi prossimi alla morte.

«S-Sandaime...» Al suono di quella voce, Hiruzen si avvicinò fulmineo all'ormai morente Yondaime. 
«Minato, non parlare, cercheremo di salvarti, cercheremo di salvarvi entrambi!»
Il Quarto chiuse gli occhi, e con un mezzo sorriso e un filo di voce riprese: «È troppo tardi, Maestro Sarutobi, la mia ora è arrivata...»
Con le lacrime agli occhi, Hiruzen ascoltava le ultime parole di quello che era stato il suo successore, il migliore di tutti gli Hokage.
«Hiruzen... Il K-Kyuubi... N-Naruto...» Hiruzen voltò lo sguardo: a pochi metri da dove giaceva Kushina, c'era un altare rituale, e un bambino appena nato, con corti capelli biondi e tre baffetti disegnati su ogni guancia, sonnecchiava tra le candele. Guardandolo meglio, Hiruzen capì: sulla sua pancia, un Sigillo Ottagonale. Naruto era diventato il nuovo Jichuuriki del Kyuubi.

«Minato, perchè hai fatto una cosa del genere?!» Il vecchio Sandaime non capiva, perchè condannare ad una vita da esiliato il proprio figlio?
«Ascolta, Hiruzen...»  riprese Minato  «Ciò che è accaduto stanotte... non è stato un caso... Kushina è stata... attaccata... mentre... partoriva... V-Volevano... N-Naruto...» La sua voce era sempre più debole, le forze lo stavano abbandonando.

Il Terzo cominciava a capire: Minato aveva legato la volpe a suo figlio per proteggerlo, anche se questo suo gesto lo avrebbe condannato ad essere un emarginato a vita.
«Hiruzen... p-prendi...» Il Sandaime riportò lo sguardo su Minato, e vide che dal suo mantello da Hokage stava estraendo qualcosa. Lo prese, era un piccolo libricino, nero, rilegato in pelle.
«Queste sono... tutte le mie... tecniche, anche... il... Raijin Volante...»
Hiruzen sgranò gli occhi: quello era il diario del Quarto Hokage! Tutte le sue tecniche, compresa quella che lo aveva reso famoso come ninja più veloce del mondo, erano racchiuse in quel piccolo compendio!
«Quando sarà p-pronto... fai in modo c-che... N-Naruto... le... abbia... Io... c-credo... in lui...»

Con quest'ultimo desiderio, Minato Namikaze, Yondaime Hokage di Konoha, esalò il suo ultimo respiro.
Hiruzen chinò il capo, due lacrime solitarie rigarono le sue vecchie guance.
«Se questo è il tuo ultimo desiderio, Minato, giuro sul mio onore che lo rispetterò» disse sommessamente il Sandaime. «Proteggerò tuo figlio, e farò in modo che abbia la sua eredità.»

Il Sarutobi si rialzò, dirigendosi verso l'altare, ma appena mosse un passo si sentì afferrare una caviglia.
«S-Sandaime...»
Si voltò stupefatto: Kushina era ancora viva! Incredibile, non solo era sopravvissuta all'estrazione del demone, ma anche con quella ferita mortale aveva le forze per rivolgergli un'ultima supplica.
Il Terzo si chinò il più vicino possibile a lei, la sua voce era appena udibile: «Gli U-Uzumaki... discendono... dai... S-Senju...» Hiruzen sgranò gli occhi, se quello che stava sentendo era vero, allora la situazione si complicava ulteriormente... «L-Lui... in... futuro... potrebbe... risvegliare... il...» La voce stava per spegnersi, Hiruzen si avvicinò ancora di più «...Mokuton...».
E così, Kushina Uzumaki raggiunse l'amato marito.

Hiruzen si rialzò, stavolta profondamente turbato, mentre una terribile consapevolezza prendeva piede in lui. Nessuno avrebbe mai dovuto saperlo, o sarebbe scoppiata una nuova guerra. Fino a quando non sarebbe stato pronto, quel povero bambino non poteva sapere di chi era figlio.
Sarutobi raggiunse l'altare e prese in braccio il bambino.

«Naruto Uzumaki...» disse in un soffio, parlando tra sè.
Il bambino dormiva profondamente, ancora ignaro di ciò che la vita avrebbe riservato per lui. Così piccolo, così innocente, eppure un peso terribile gravava sulle sue spalle. E così, il Terzo Hokage prese una decisione che avrebbe cambiato per sempre la sua vita.
«Non permetterò che nessuno ti faccia del male. Da oggi, mi occuperò io di te»
Con il piccolo neonato in braccio, il Sandaime di diresse nuovamente verso il villaggio devastato, seguito dai suoi ANBU. 
Una nuova missione, forse la più difficile della sua lunga vita, lo attendeva.






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