Stars are not to blame

di Neverland Moony
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Molte persone credono che il karma non esista.

Sbagliano.

Quello che non hanno ancora capito è che il karma non è che un escamotage per descrivere in una parola quella che altro non è che una legge fisica: ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Noi, ogni essere vivente su questo pianeta, tutto è fatto di fisica.
I nostri arti sono perfette leve. Ogni volta che facciamo roteare in mano un’arma, come un fioretto, ad esempio, il movimento ottenuto non è altro che una roteazione descritta da una grandezza fisica chiamata “momento”.
Ogni volta che ella saliva su quella pedana, pronta per un altro incontro, non faceva altro che applicare forze fisiche. Leggi che non si possono evitare, non si possono plasmare a nostro piacimento. Ad ogni suo gesto, ella era soggetta a qualcosa più grande di lei, qualcosa dal quale non poteva fuggire e che presto l’avrebbe ingoiata viva.

Lo avrebbe capito solo troppo tardi che la cosa migliore sarebbe stata, per ella, sedersi e restare immobile. Persino fumare quella sigaretta, che calda si consumava tra le sue dita, avrebbe in qualche modo modificato il suo essere. 

Ella era troppo ingenua per capire quanto realmeante poteva essere forte.
Quel piccolo uragano che stava per scagliare contro.
Quella piccola fiamma emanata dalla punta di un accendino.
Tutto, in quella stanza e dentro si sè, l'avrebbe consumata. 

Stava per diventare nient'altro che polvere.
Un vegetale.
E per quanto ella lo avesse desiderato...
...Le stelle questa volta non si potevano accusare.




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