Avete mai
visto la forma di una nota?
Ne esistono
di differenti, ed io ho imparato a conoscerne ben poche; però mi sono sempre
fermata ad ascoltare. L’altalena sotto casa era un luogo incantato: a volte,
quando cercavo di tenermi in equilibrio su quella piccola superficie e il vento
mi spingeva verso l’alto insieme ai suoi aromi di fiori si poteva sentire una
musica dolce che mi affascinava. Dopo un bel salto restavo lì, con le braccia
aperte e le mani appoggiate sulle orecchie per catturare quei suoni fantastici
immaginando l’origine di quella musica. La mia mente si accendeva alla luce di
candele dorate, una per ogni nota, che vedevo risplendere armoniose nel canto
del vento. Ai miei occhi quelle erano le note. Era come se ogni sospiro del
mondo, anche quello più piccolo, ascoltando quella melodia rispondesse al
richiamo del cielo urlando a squarciagola: -Ehi, senti questa musica? Io la
sento! È bella e gioiosa, porterà sorrisi nei giorni di pioggia e ombra in
quelli d’estate. Iniziamo a vivere il sogno!-. Non capisco perché mi sia tornato
in mente questo episodio. L’altalena non è più nel mio cortile e il canto del
vento non risuona più nella valle, però io ho sempre continuato a portarmi
dentro quella melodia che mi riscaldava il cuore, senza perché e senza come, ho
continuato a conservarla nella mia memoria: un regalo prezioso a una
bambina.
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