Ti amo...

di Mew Angel 91
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Sono trascorsi 13 anni, 13 lunghi anni di malintesi e sofferenze…

Forse…tu non ti ricordi nemmeno di me…

Il tempo non è riuscito a scalfire la tua bellezza, sei sempre la stessa: gli occhi castani, i capelli rossicci che cadono sulla schiena, il fisico dolcemente affusolato…la pelle così bianca e il sorriso ancora limpido come un raggio di luna.

Ti ricordi?

Prima di dirci addio ci siamo fatti una promessa.

Avevi detto che il nostro legame di amicizia non si sarebbe mai sciolto…

..solamente amicizia…

Io quell’addio,in realtà, non te l’ ho mai detto.

Il mio pensiero dall’ultima volta che ci siamo visti non ti ha abbandonata neanche per un semplice attimo.

Mi chiedevo cosa tu stessi facendo, dal momento in cui sono scomparso dalla tua vita.

Speravo che tu mi pensassi almeno di tanto in tanto.

Molte volte ho preso in mano il telefono e ho cercato di chiamarti, ma non sapevo cosa avrei potuto dirti, così, da codardo che sono, lo rimettevo sulla mia scrivania, non rivolgendoti più la parola.

Sapevo che lasciando il Giappone avrei abbandonato anche la persona a me più cara.

A quel tempo, il dovere veniva sopra  tutto, persino sui sentimenti.

Sono stato uno stupido.

Più ci ripenso, più mi ribolle il sangue.

Ero troppo insensibile per capire che mi stavo facendo solamente del male.

Credevo che tornando avrei trovato ogni cosa come prima.

Ma purtroppo mi sbagliavo.

Tutto è cambiato.

Persino il profumo del vento.

Ieri, per la prima volta, dopo tanto tempo, ti ho rivista.

Al mio cuore è mancato un battito.

Credo che il mio volto si fosse illuminato della stessa luce che emana la tua bellezza.

Stavo per venirti incontro, volevo abbracciarti, baciarti, stringerti forte a me…lo avrei fatto, ma la vista di qualcuno me lo ha inpedito.

Al tuo fianco c’era lui, la persona che ho sempre odiato: Masaya.

Eravate insieme, come una coppietta felice.

Sulla tua mano ho visto scintillare qualcosa nell’anulare, anche lui possedeva quell’oggetto.

Mi sono sentito incupire.

Poi una bambina è venuta accanto a te, ti ha tirato la gonna che indossavi, dicendo:

- Mamma me lo compri un giocattolo?-

Tu l’ hai guardata teneramente, rispondendo:

-Certamente tesoro. Ma anche i tuoi fratellini hanno diritto a un regalo, vai a sceglierlo tu…-

Non ci avevo fatto caso, ma Aoyama stava portando un passeggino dove mi era sembrato di vedere due gemellini che stavano bisticciando.

Lui ti ha dato un tenero bacio.

Allora capii.

Nella tua vita non c’era posto per un perdente come me.

Masaya aveva vinto, ed io non potevo farci nulla.

Era riuscito a prenderti, facendoti sua per sempre…

Io non ce l’ ho fatta.

Perché…?

Perché non mi hai dato il tempo di dirti quello che ho sempre provato?!

Accidenti, ma cosa dico?

Di tempo ne avuto fin troppo…13 anni…

Non sono stato in grado di dirti quelle due parole che celavo gelosamente nel cuore: TI AMO.

Sono arrivato troppo tardi.

Ho aspettato a lungo invano, sono stato un codardo,un egoista, un illuso…e adesso ne pago le conseguenze.

Non sono potuto starti accanto nei momenti di gioia e di dolore, non ce l’ ho fatta…

Perché non mi hai aspettato?

Io lo avrei fatto…

Che stupido sono.

Tu devi vivere la tua vita, accanto alla persona che ami, non devi preoccuparti per un egoista come me…

L’unica cosa che spero adesso è che tu sia felice, insieme alla splendida famiglia che ti sei costruita.

Ti auguro tutto ciò che esiste di positivo a questo mondo, vederti soffrire sarebbe l’ultima cosa che vorrei vedere.

Non importa se tu non sei qui accanto a me, se non mi pensi o se non ti ricordi di quel Ryo con cui spesso litigavi.

Tutto questo non ha importanza, perché io TI AMO Ichigo…





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