Un giallo da risolvere
Caro diario,
- credo che per quanto riguarda i
vestiti, il giallo andrebbe reso illegale. Specificatamente, dovrebbe
essere proibito a qualunque essere umano di tipo caucasico, con una
restrizione speciale per la sottocategoria degli individui caucasici
bassi. Il giallo nella moda dovrebbe esistere esclusivamente nelle tute
catarinfrangenti per la corsa o addosso a modelle dalla pelle di ebano.
O entrambe queste cose insieme. Tutto il resto, è giocare
con i sentimenti altrui. Chiunque venda un capo d'abbigliamento giallo
in qualunque sua sfumatura, dal triste ocra al fastidioso fluo,
andrebbe messo ai ceppi, imputato di oltraggio alla pubblica decenza e
crudeltà. Nello specifico, la mia sarta.
- A chi è che
può stare bene, un colore simile ? Certo non a me.
- E lei lo sapeva.
- Lo sapeva e ha agito comunque, il
che la rende colpevole di un reato aggravato dalla crudeltà.
Ho a che fare con una terrorista psicologica che si crede un'artista e
si comporta come una diva rancorosa.
- « Ho bisogno di
un vestito su misura » le ho detto.
« È per un'occasione di vitale
importanza. » Credo di aver sottolineato vitale
almeno una decina di volte, mentre lei borbottava qualcosa in proposito
all'ora e al negozio che doveva chiudere. Sciocchezze. Per quanto
quella donna sia di strette vedute e di scarsa istruzione, persino lei
poteva capire quello che intendevo.
- « Ho
capito » mi dice quando smette di borbottare.
Così io, da ingenua quale sono, ho cominciato a spiegarle
come doveva essere il vestito che avevo in mente. Lei ha cercato di
obiettare, ma l'ho interrotta. Odio quando qualcuno mi fa perdere il
filo del discorso.
- Dopo di che lei ha iniziato a
prendermi le misure e ad un certo punto mi dice :
« Sei ingrassata »,
così, con una brutalità inaudita. Io
però sono un'anima gentile e fiduciosa e non do molto peso
alle insinuazioni di una sarta.
- « Sarà
un po' di stress » dico, e non è poi una
bugia. Suppongo che sia lo stress il motivo per cui ho mangiato tutte
quelle patatine all'aglio, ultimamente.
- « Oh,
sì. Devi essere molto stressata » mi dice
lei e mi punge per due volte con un ago. Sul momento non ci ho pensato,
ma ora capisco che l'ha fatto apposta. Questo può essere
considerata agressione ? Penso di sì. Lo
terrò a mente.
- « E
queste ? » ha aggiunto indicando delle
smagliature sulle mie cosce, una cosina da nulla, che quasi non si
vede. « Sempre lo
stess ? »
- « Ovvio ! »
le rispondo. E quale altro può essere il motivo ?
È sempre per lo stress che l'organizzazione di questo evento
mi provoca che ho smesso di fare palestra tre mesi fa.
- « Va bene,
farò questo miracolo » mi ha detto alla
fine, prima di spingermi fuori dal negozio. E io, che ho il cuore
ingenuo di una bambina, mi sono fidata.
- Ed ecco il risultato. Mi provo il
vestito e mi guardo allo specchio. Il taglio è giusto, le
misure pure. Ma che accidenti ci abbino con un colore simile ?
E che colore è, poi ? Giallo itterizia ?
Giallo livido in via di guarigione ?
- Qualunque sia la risposta, sembro
un tubetto di senape con l'influenza intestinale. Sono sul punto di
piangere.
- Chiamo mamma e le racconto tutto.
Lei mi dice : « Abbraccia il nemico per
evitare ti colpisca. » Le sue parole mi ispirano e
danno coraggio. Finisco di prepararmi ed esco per affrontare il destino.
- ***
- Caro diario,
- la
festa dei miei sedici è andata alla grande e pensa un po',
ho scoperto che il giallo è il colore moda del
2013 ! Forse eviterò di denunciare la sarta per
traumi psicologici.
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