Un giallo da risolvere

di passiflora
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Un giallo da risolvere
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Caro diario,
credo che per quanto riguarda i vestiti, il giallo andrebbe reso illegale. Specificatamente, dovrebbe essere proibito a qualunque essere umano di tipo caucasico, con una restrizione speciale per la sottocategoria degli individui caucasici bassi. Il giallo nella moda dovrebbe esistere esclusivamente nelle tute catarinfrangenti per la corsa o addosso a modelle dalla pelle di ebano. O entrambe queste cose insieme. Tutto il resto, è giocare con i sentimenti altrui. Chiunque venda un capo d'abbigliamento giallo in qualunque sua sfumatura, dal triste ocra al fastidioso fluo, andrebbe messo ai ceppi, imputato di oltraggio alla pubblica decenza e crudeltà. Nello specifico, la mia sarta.
A chi è che può stare bene, un colore simile ? Certo non a me.
E lei lo sapeva.
Lo sapeva e ha agito comunque, il che la rende colpevole di un reato aggravato dalla crudeltà. Ho a che fare con una terrorista psicologica che si crede un'artista e si comporta come una diva rancorosa.
« Ho bisogno di un vestito su misura » le ho detto. « È per un'occasione di vitale importanza. » Credo di aver sottolineato vitale almeno una decina di volte, mentre lei borbottava qualcosa in proposito all'ora e al negozio che doveva chiudere. Sciocchezze. Per quanto quella donna sia di strette vedute e di scarsa istruzione, persino lei poteva capire quello che intendevo.
« Ho capito » mi dice quando smette di borbottare. Così io, da ingenua quale sono, ho cominciato a spiegarle come doveva essere il vestito che avevo in mente. Lei ha cercato di obiettare, ma l'ho interrotta. Odio quando qualcuno mi fa perdere il filo del discorso.
Dopo di che lei ha iniziato a prendermi le misure e ad un certo punto mi dice : « Sei ingrassata », così, con una brutalità inaudita. Io però sono un'anima gentile e fiduciosa e non do molto peso alle insinuazioni di una sarta.
« Sarà un po' di stress » dico, e non è poi una bugia. Suppongo che sia lo stress il motivo per cui ho mangiato tutte quelle patatine all'aglio, ultimamente.
« Oh, sì. Devi essere molto stressata » mi dice lei e mi punge per due volte con un ago. Sul momento non ci ho pensato, ma ora capisco che l'ha fatto apposta. Questo può essere considerata agressione ? Penso di sì. Lo terrò a mente.
« E queste ? » ha aggiunto indicando delle smagliature sulle mie cosce, una cosina da nulla, che quasi non si vede. « Sempre lo stess ? »
« Ovvio ! » le rispondo. E quale altro può essere il motivo ? È sempre per lo stress che l'organizzazione di questo evento mi provoca che ho smesso di fare palestra tre mesi fa.
« Va bene, farò questo miracolo » mi ha detto alla fine, prima di spingermi fuori dal negozio. E io, che ho il cuore ingenuo di una bambina, mi sono fidata.
Ed ecco il risultato. Mi provo il vestito e mi guardo allo specchio. Il taglio è giusto, le misure pure. Ma che accidenti ci abbino con un colore simile ? E che colore è, poi ? Giallo itterizia ? Giallo livido in via di guarigione ?
Qualunque sia la risposta, sembro un tubetto di senape con l'influenza intestinale. Sono sul punto di piangere.
Chiamo mamma e le racconto tutto. Lei mi dice : « Abbraccia il nemico per evitare ti colpisca. » Le sue parole mi ispirano e danno coraggio. Finisco di prepararmi ed esco per affrontare il destino.
***
Caro diario,
la festa dei miei sedici è andata alla grande e pensa un po', ho scoperto che il giallo è il colore moda del 2013 ! Forse eviterò di denunciare la sarta per traumi psicologici.




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