A perfect life

di marty_bonny
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CAPITOLO 1

Venerdì 12614       h.4.30

Driiin_Driiiin

Il suono acuto della mia maledetta sveglia eccheggia nella camera silenziosa, avvertendomi che sono le 4.30 di mattina di venerdì 12.
Tiro una manata alla sveglia che si trova sul comodino per spegnerla e mi alzo, buttando distrattamente le coperte a piedi del letto.

Bi!!! Ti è suonata quella cavolo di sveglia?!?! Ma sai che ore sono??? - La voce assonnata di mia mamma rompe il silenzio che si è impossessato della nostra casa durante la notte.

Sì mamma... Oggi parto, non ti ricordi?? - Ok, è come credo; mia mamma non si ricorda che oggi parto per Londra, dove mi trasferisco insieme alla mia migliore amica, Bruna!

Oddio è vero!! Scusa Bi mi sono dimenticata!! Vado a farti la colazione!!! - Sento mia mamma alzarsi in fretta e correre in cucina per farmi la colazione... L'ultima colazione che faccio qui, a Verona insieme a mia mamma...

Mentre lei è indaffarata a prepararmi una colazione coi fiocchi, io prendo i vestiti che ho lasciato fuori dalla valigia la sera precedente e vado in bagno a farmi una doccia.
Dato che a Londra piove perennemente, decido di indossare un paio di leggins neri, una maglia sbracciata rossa e la mia amata giacca di pelle; ai piedi metto le Vans che mi sono state regalate dal mio patrigno qualche mese fa.
Lascio i capelli sciolti, mi trucco giusto un po', solo per dare un velo di colore al mio viso e scendo in cucina a fare colazione, dove seduta al tavolo c'è mamma che mi aspetta.

Bi, non sei obbligata a partire, lo sai... - Era la centesima, se non millesima, volta che mia mamma ripeteva quella frase... E sinceramente iniziava a darmi sui nervi.

Lo so mamma, però voglio partire! E' il mio sogno vivere a Londra, frequentare la scuola lì e crearmi una nuova vita in quella città, basta dirmi che non sono obbligata a partire! - Dal nervoso che mi ha preso, ho anche smesso di fare colazione e senza volerlo mi sono alzata in piedi.

Ok... Dai che fai tardi se no... A che ora hai l'aereo? - Dopo la mia sfuriata mia mamma si è calmata un po' e ha finalmente cambiato discorso.

Alle 7,00 e sono già le 5,15... E' meglio che vado, se no rischio di fare tardi... -

Hai preso tutto Bi? Aspetta che ti chiamo un taxi! - Io e mamma avevamo deciso già in precedenza che sarei andata all'aereoporto col taxi, perchè se no salutarci dopo sarebbe stato troppo doloroso.

Sì ho tutto! Ciao mamma, a presto! Ti chiamo appena arrivo, ti voglio bene... - Abbraccio mia mamma, era da tanto che non lo facevo...

Ciao amore... Abbi cura di te e fatti sentire ogni tanto!! Mi mancherai moltissimo!!! - Dato che inizio a percepire la nostalgia che si fa largo nella voce di mamma decido di uscire e aspettare il taxi, che arriva quasi in sincronia col mio piede che varca per l'ultima volta la soglia di casa.
Carico i bagali nel baule della vettura aiutata dall'autista e salgo in macchina.

Dove la porto signorina? 

All'aereoporto, grazie - Dopo aver cortesemente risposto all'autista, metto le cuffiette all'eorecchie e dopo circa 20 minuti la mia attenzione viene richiamata dall'autista.

Siamo arrivati signorina, l'aiuto coi bagagli! Intanto sono 30,00 euro... -

Certo! Ecco a lei e grazie mille! - Prendo i miei bagagli e mi dirigo all'interno della struttura per fare il check-in; una volta imbarcati i bagagli mi dirigo verso il gate 9, quello che conduce all'aereo, e dato che è già aperto, faccio vedere il mio biglietto all'assistente che mi lascia passare e dopo 10 minuti sono già sull'aereo.

Ehm, scusami, è libero questo posto? - Tutti i posti, o quasi, sono occupati, tranne uno vicino ad un ragazzo.

Sì certo, siediti pure! Piacere Justin! 

[continua....]

 


 





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