Sam, Cat e gli studenti della James K. Polk dispersi in una città fantasma dell'Arizona!

di Alfred il sanguinario
(/viewuser.php?uid=521078)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Dato che Martin aveva un fazzoletto in bocca, calò il silenzio.
“Verso dove andiamo?” chiese, rompendo il silenzio, Cookie.
“Possiamo andare dove sono andati Doris e Ned” propose Moze.
Martin sputò il fazzoletto che aveva in bocca. “E’ un’idea, quindi si dovrebbe accendere una lampadina, ahahah! La lampadina l’avete capita?”
Sam si portò una mano alla fronte.
“Non c’era molto da capire!” disse Violet.
Testa di Cocco si mise a ridere, solo per aiutare l’amico in difficoltà, ma, tranne Lisa, nessun’altro lo imitò.
“Okay, mi avete stufata!” sbottò Sam “io vado a vedere se ho dell’olio nella macchina!”
“D’olive?” chiese Cat.
Tutti rimasero per un attimo silenti, e molti erano stufi degli stupidi dialoghi di Cat.
“Oh” sbottò Missy “per carità, l’olio no! Fa ingrassare!”
“Santa Maria!” tuonò una voce alle loro spalle. Missy fece un salto, poi si voltò e corse verso una figura che arrancava nella nebbia.
“Doris!” disse, quando era a pochi centimetri da lei “non voglio mica diventare grassa come te!”
Doris si avventò su Missy, che in pochi secondi dovette correre via, spaventata.
“Razza di deficienti!” urlò Sam, mentre Cat beveva chinotto e Doris inseguiva Missy, furente. “parlavo dell’olio della macchina! Cosa me ne farei dell’olio d’olive!?”
Doris inciampò e cadde per terra. Si rialzò, ancora infuriata con Missy, che nel frattempo si era nascosta dietro al professor Bender.
“Va bene basta!” disse Susie, mentre si avvicinava a Doris, braccandola per impedirle di picchiare Missy. “dove sei stata mentre eravamo qui?”
Doris si riaggiustò il giacchino di jeans. “C’è un albergo a pochi isolati da qui. C’è una signora, magari ha un telefono.”
“Beh, andiamo lì allora!” Testa di Cocco.
“Sai una volta…” cominciò Martin.
“Dì un’altra parola e ti picchio!” gli strillò Sam, arrabbiata.
Jake rise. “Farebbe più male una mosca morta.”
“Ah, quindi tu sei convinto di fare più male di me, dato che sei una mosca morta!”
Vi fu una risatina tra la folla. “No, vedi, stavi guardando lo specchio, ecco dov’era la mosca morta!”
“Dateci un taglio!” sbottò Susie. “non possiamo litigare continuamente!”
Sam le si avvicinò infuriata. “E chi l’ha detto?”
Susie non si spaventò minimamente. “Va bene, allora tu e Jake picchiatevi a sangue, Doris e Missy si picchino a sangue… chi se ne frega!”
Probabilmente Susie si aspettava che le sue parole pungenti zittissero tutti, invece le presero sul serio.
La ragazza, sfinita, si sedette per terra.
Moze le si sedette accanto e le disse. “Che ne dici se mentre si picchiano, io, te, Cookie, Seth, Lisa, Martin e Testa di Cocco ce ne andiamo all’albergo che ha visto Doris?”
Susie annuì, ma invitò anche Billy Loomer, che non fece che guardare Moze per tutto il tragitto.
 
Ecco un nuovo capitolo. Scusate l'accoglienza di un cameriere del McDonald's ma sono di fretta. Ciao!!

 




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=2698664