Don't leave me behind

di Amaya12
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Matt e il supermarket

Sembro un maniaco.
Erano passate ormai già cinque ore ma quel pensiero rimaneva un chiodo fisso nella mia mente. Mi trovavo in un supermercato davanti allo scaffale dei dolci. Un caso? Direi proprio di no. Si trattava di una strategia ben ponderata; non abbastanza tuttavia, visto il numero sconsiderato di bambini e bambine che mi additavano a causa dei mie vestiti poco comuni. Certo, le madri li portavano subito via da me, probabilmente pensando fossi una specie di pedofilo considerate le occhiate preoccupate che mi rivolgevano.  A quanto pare gli esseri dal sesso femminile ed io eravamo destinati ad essere perennemente in disaccordo. Facevo un mezzo sorriso nel tentativo di rincuorarle che non avrei mai fatto del male ai loro angioletti? Loro si dirigevano da uno dei responsabili del supermarket ad informarsi di quello strano individuo nella sezione dei dolci.
Il che accadeva ogni sette minuti circa. Fastidioso.
Ora probabilmente vi starete chiedendo perché mai mi ostinassi a rimanermene là a farmi guardare male. Il motivo era molto semplice -e no, non era per scoraggiare i bambini dal comprare troppi dolci-; si trattava di un obbiettivo ben più nobile, il mio.
Ero volato dal mio istituto in Inghilterra fino a Los Angeles per trovare il mio migliore amico. Un gran bastardo, tanto per la cronaca, ma che volete che vi dica? Al cuor non si comanda e inoltre sapevo che lui aveva bisogno di me. Dopo aver passato quasi quindici anni con una persona, la si conosce piuttosto bene... ma torniamo al supermercato.
Insomma, me ne stavo là a fissare quel maledetto scaffale quando, improvvisamente, lui giunse. Una cosa del genere “visione angelica”, avete presente? Solo che la suddetta visione sembrava avesse appena fregato i vestiti ad una prostituta di passaggio, ma tant'è. Vi do solo un piccolo indizio: colletto della “camicia” bordato di pelliccia nonostante fuori ci fossero 40 gradi all'ombra.
Lui inizialmente non mi notò affatto, anzi, mi passò addirittura davanti mentre praticamente correva con la bava alla bocca ad arraffarsi la sua cioccolata 100% extra fondente. Potreste anche pensare che sia buona ma, credetemi, non lo è. Credo che lui sia uno dei pochi esseri sulla Terra a comprarla.
Tornando a noi, afferrò la sua maledettissima cioccolata che prima o poi lo avrebbe riempito di brufoli ed era sul punto di dirigersi verso la cassa senza avermi neanche lontanamente notato, quando...
-Mamma, guarda: un mimo!-
Io odio i bambini. Li odio davvero.
Lanciai uno sguardo omicida alla bimba che mi additava. Non cogli gli sguardi omicida, eh, bambina? Pensai con rabbia mentre tentavo di non trasformare il mio pensiero in parole.
-Tesoro, quello non è un mimo...- fece quindi paziente la madre, tentando di trascinare via di lì la bambina, ma invano: quella infatti mi si era incollata alla gamba tipo piovra. Scrollai la gamba ma pareva avesse intenzione di divenire la mia nuova gamella siamese.
-Piccola, ti garantisco che io non sono un mimo...- Cercai di fare un piccolo sorriso per addolcire le parole; ma suppongo non abbia funzionato a dovere, considerando l'espressione spaventata che mi rivolse la madre della peste.
-Matt...?- Fu solo un sussurro, ma lo colsi benissimo ed alzai di scatto la testa per incrociare quello sguardo cristallino e sorpreso di rivedermi nuovamente dopo mesi di distanza. -Che diavolo ci fai qui?!- Se il tono di prima sembrava sorpreso e quasi dolce, ora pareva fosse arrabbiato ma al contempo freddo come il ghiaccio.
-Mello.- Sorrisi in risposta a quelle parole dure. -Credevi davvero di potermi lasciare indietro?-

E questo, per il momento, è tutto:) Essendo il primo capitolo mi è venuto un po' cortino... nei prossimi cercherò di scrivere qualcosa di più lungo. Questa è la prima storia che pubblico, quindi grazie caro lettore se l'hai letta fino alla fine:) I commenti sono sempre ben accetti, anche perché non ho la minima idea di come sia venuta hehe
Alla prossima, Amaya
PS: scusate se la dimensione del carattere è un po' piccola ma non riesco ad ingrandirla:/

 




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