La Canzone della Maga

di Yume Kourine
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 I pensieri profondi non hanno bisogno di un titolo
 

“Se il prezzo di una vita agiata è il dolore, non me la auguro, non mi auguro una ricchezza che mi roda l'animo”
MEDEA, Euripide

 


La Canzone della Maga

 

 

Niente è più come prima,

ogni cosa sfugge al tuo controllo:

paura, dolore e rabbia si sovrappongono in grida senza fine;

le pareti tremano e l'ira accesa nel tuo cuore riscalda l'aria

 

La gente ti ha sempre evitata per la tua diversità:

ma sapere cose che altri non sanno,

aver vissuto in luoghi lontani e particolari...

Questo loro lo chiamano diverso?

 

La mente si svuota e torna sobria

e la tua furia fa evaporare le lacrime:

è ora di andare oltre...

Debole ed estranea... Non significano niente per te

Il tuo nome riecheggia nelle bocche degli altri

e i tuoi lamenti si disperdono nel vento.

Tutti ti temono, ma tu li lasci parlare

e avanzi determinata.

 

Quel letto, quei volti

ormai li hai rimossi dai tuoi ricordi.

È giunto il tempo di tornare a splendere

a essere ciò che sei.

Sei forte e lo sai

e in questa diversità ti distinguerai.

Mi sento molto legata alla tua figura

siamo simili io e te,

siamo diverse, io e te

 

Ma sarà un pregio e non un difetto

questo “veleno” che scorre nelle vene,

spaventerà i nemici

difenderà i diritti.

Non voglio più dar retta alle voci o ai pregiudizi

seguirò il mio istinto di barbara solitaria

seguirò te:

nelle mie azioni vivranno le tue emozioni,

nei miei pensieri la tua figura sarà la mia guida;

stringiamo il coltello che fa palpitare il nostro cuore

e camminiamo, insieme.

Niente sarà più come prima...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 





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