Dialogue ~ Zentai

di Frecchan
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“Matt?”

“Che c’è, Mello?”

“Dobbiamo parlare.”

“Ti ascolto, parla.”

“Ecco… Beh…”

“…”

“Io domani rapisco Takada.”

“Eccheccazzo Mel! Lo so qual è il piano, lo abbiamo ripetuto mille volte, e…”

“No, non hai capito Matt. IO domani rapisco Takada.”

“Già. E io ti aiuto.”

“Beh…”

“Beh cosa?”

“Stavo pensando che forse…”

“Forse? Cazzo Mello parla!”

“Forse è meglio se resti a casa, domani. Che ne dici? Giochi alla play… Magari mi compri la cioccolata per quando torno…”

“Ehi ehi fermo! Aspetta un attimo! Non fare lo stronzo Mel, cos’è questa storia? Io domani vengo con te, punto.”

“…”

“…”

“Senti, Matty…”

“Io domani vengo con te.”

“No.”

“Cosa vuol dire no?”

“Vuol dire che tu domattina te ne resti a casa a giocare a quel cazzo di pc! Ti trovo un sostituto.”

“Non dire cazzate, idiota.”

“Non sono cazzate, ti sostituisco con qualcuno.”

“Col cazzo, Mel! Non ci provare! E poi non trovi nemmeno nessuno a quest’ora che venga al mio posto.”

“Tu dici? Quanto scommetti che tra i vecchi clienti mafiosi trovo uno che in cambio di una scopata ti da il cambio?”

“Hai smesso con quella merda, Mel...”

“Non se è necessario.”

“Ma non è necessario…”

“Si che lo è, cazzo! Tu non conosci la situazione…”

“Certo che la conosco, stronzo!”

“Non sai nulla, su cosa ti potrebbe…”

“So tutto, invece. Non mi trattare da stupido… So benissimo cosa può succedere, anzi, cosa sicuramente succederà. Per questo devo venire.”

“…”

“…”

“Non venire.”

“Verrò, Mello.”

“No!”

“Si, invece. Ti devo aiutare.”

“…”

“…”

“Tu sai già quello che ci capiterà, no?”

“Si, lo so.”

“Allora perché mi vuoi seguire?”

“Come perché? Non ti ricordi? Ci eravamo promessi che non saremmo andati da nessuna parte da soli… dovevamo essere sempre insieme…”

“Questa volta è differente.”

“Appunto per questo, è ancora più importante.”

“…”

“…”

“Per favore, Matt…”

“E’ deciso.”

“Io… non voglio… è troppo, non lo potrei sopportare…”

“Ascolta, è una mia decisione, tu non hai nessuna colpa. Io ho deciso di darti una mano, le conseguenze cadranno sulle mie spalle.”

“Non è vero…”

“Mello, da quando ti comporti da checca isterica? Andrà tutto bene.”

“Sta zitto, stronzo.”

“Mello, andrà bene. Saremo insieme, no?”

“…”

“…”

“Già. Saremo insieme.”

“…”

“… Però… Matt?”

“Che altro c’è?”

“…”

“…”

“… beh… Fa attenzione.”

“Anche tu, scemo.”





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