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di chaelynne
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Una settimana. Passó una dannata settimana e non ne sentii piú parlare. Niente. Vuoto totale, in me, e al di fuori di me. Ero come persa, non avevo nessuna notizia, non potevo rintracciarlo perchč non conoscevo il suo nome e nessuno mi poteva aiutare. « Non resta altro che dimenticare ed andare avanti » A scuola non facevo altro che distrarmi ed affacciarmi dalla finestra sul cortile ma non funzionava. "Hey Esse tutto apposto?" "Demi lo sai che sta andando tutto storto perchč continui a farmi questa domanda?!" "Perchč spero che tu me ne parli anche se giá so di cosa si tattra ma non apri mai bocca." "Si, hai ragione, tu lo sai di cosa si tratta. Una persona non puó fare quello che fa e poi andarsene per tornate chissá quando..." "Calmati ora, okay?" Interruppi il discorso mi alzai di scatto e corsi via dalla classe non dando spiegazioni a nessuno sperando che Demi si fosse inventata una scusa credibile per il professore. Corsi, corsi piú che mai, come non feci in tutta la mia vita. Arrivai senza accorgermene nel cortile dove nel frattempo inizió a diluviare come non mai e in pochi secondi ero giá tutta bagnata. Mi sentii aggrappare qualcuno da dietro i fianchi con una forza magnetica da cui non potevo sfuggire. Mi prese. Mi strinse a sé. Poggió la sua testa sul mio collo riuscendo a percepire il suo respiro cosí forte e scandito. Era totalmente impossibile che si trattasse di un estraneo, lo conoscevo da cosí poco tempo ma a me sembrava un'eternitá ed era bellissimo. "Perchč te ne sei andato?" "Non me ne sono mai andato." "Invece si, mi hai lasciata qui, da sola, non avevo nessuno." "Non me ne sono mai andato. Ero sempre qui con te solo che tu non te ne sei mai accorta." "Di cosa stai parlando?" Lasció scivolare lentamente le sue braccia e io mi girai di scatto. I nostri sguardi si incrociarono. Lo giuro, il mondo si fermó in quell'instante. Non c'era piú una ragazza timida e ormai bagnata fradicia dalla pioggia enon c'era piú il ragazzo dall'aria strafottente. Eravamo una cosa unica. Eravamo qualcosa di speciale di indescrivibile. Diciamo che da lí ho iniziato a vivere, vivere come non mai. Era sul punto di baciarmi e speravo non mi avesse risparmiato, ma purtroppo l'ha fatto. "Selena Marie dobbiamo parlare" mi sussurró all'orecchio anche se eravamo solo noi due e poteva urlare quanto voleva ma nessuno poteva sentirci, ma lui no, mi ha sussurrato. "Riguarda ció che č successo durante questa settimana" Subito diventai bianca in faccia e mi stavo proiettando i peggiori film mentali. "Vieni altrimenti ti ammalerai" Ci spostammo dal cortile e andammo sotto la tettoia. Mi prese per mano, me la strinse forte e si tolse la maglia e rimase a torso nudo e mi arrotoló la sua maglietta intorno alle spalle. A mala pena riuscivo a respirare e non sapevo cosa stava succedendo, ed ero agitata, molto agitata. "So che magari non dovrei dirti niente perchč sei quasi un'estranea per me anche se non lo sei veramente e io non sono bravo con le parole." Invece lo era e come. "Tra noi c'č qualcosa. Qualcosa di speciale. Qualcosa di intenso che non voglio rovinare. Perció voglio dirti da subito la veritá. Sono Justin Drew Bieber ho 19 anni e fino a poco tempo fa frequentavo anch'io questa scuola poi c'č stato un periodo buio nellaia vita e la settimana scorsa sono entrato in riabilitazione. Ti prego non fare domande. L'unica cosa che mi ha salvato sei stata tu."




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