Grazie
intanto per le vostre recensioni!
Littlemoonstar: se ti piacciono i Within (e se continuerai a leggere)
avrai delle belle sorprese presto...
Lady Gaara: spero che ti piaccia veramente! Eccoti accontentata,
secondo capitolo... ^^ lo posto subito perchè parto per le
vacanze e per un po' non ci sarò. PS *ç* Gaa...
leggi leggi cosa succede ad Evelyn in questo capitolo *.*
SECRETS (Segreti)
Dlin
dlon…
Evelyn appena si
avvicinò alla porta vide un ragazzo non troppo alto dai
folti capelli corvini e si trovò davanti a due occhi
profondi color nocciola.
“Ciao Tom!
Vieni pure… vuoi qualcosa da bere?”
“Oh, beh, un
bicchiere d’acqua mi piacerebbe…”
“Certo,
arrivo subito! Non fare il timido, siediti pure!”
“Grazie
Evie… Sei proprio gentile, sai?”
“Ma dai, il
giusto necessario! ^^ ” disse con entusiasmo andando in
cucina, ma subito dopo si trovò a fissare un punto
imprecisato del frigorifero aperto con occhi vuoti.
“Ehi, vuoi
scongelare tutto quello che c’è dentro?”
^^
La luce
tornò nei grandi occhi verdi della ragazza.
“Oh… hai ragione, che stupida! Acqua fresca in
arrivo!”
Evie era fatta
così. Cercava di fare tutto per gli altri, il più
possibile. Era consapevole di avere un caratteraccio, ma aveva imparato
con duri allenamenti a trasformare la maggior parte di questa energia
per aiutare gli altri e il resto lo impiegava… per essere
ribelle. Si ribellava contro tutto.
Ma alla fine era una
brava persona, spesso folle e quasi squilibrata…
(“Psicopaticaaa! nd Elena) (Uffa, solo un pochino
>.< nd Evie) …ma i suoi amici le volevano bene.
Ogni tanto il passato
riaffiora nella memoria e ti senti distrutta dentro, lacrime escono
incontrollate dai tuoi occhi, come pioggia silenziosa sulla
verità amara. Ma a lei non piaceva piangere. Diceva sempre
che era stato il passato a renderla così, anche
più forte, e aveva imparato ad accettare la situazione.
“Allora…”
fece la ragazza tornando da camera sua “ecco qua le versioni
di Cicerone… e qui ci sono quelle di Livio…
Giulio Cesare…”
“Ma quante
sono?! Il prof. ci vuole uccidere! Uffa… che razza di
vacanze che dovremo passare…” ç _
ç
“E’
quello che ho detto quando il prof. ce le ha consegnate…
Solo che io l’ho detto davanti a lui… Non ti dico
come mi ha guardato…”
Scoppiarono a ridere
entrambi.
Al liceo Thomas ed
Evelyn non si erano mai frequentati molto, anche se erano compagni di
classe.
Evie aveva conosciuto
da poco Elena e Sidney, quelle che poi sono diventate le sue migliori
amiche, e aveva saputo che Lena e Tom spesso si sentivano, ed erano
praticamente diventati amici ma… il suo sesto senso le
diceva che la sua amica e Thomas erano più che amici. (Non
è vero, NON E’ VEROOO! Nd Lena)
“Oh, che
sciocca, non ti ho neanche portato a fare il giro turistico di casa
mia…”
“Ma non ce
n’è biso…” Tom non fece in
tempo a finire la frase che Evie lo aveva già trascinato per
un braccio.
“Allora…
cucina… quella è camera di mia madre, off limits,
non ci possiamo entrare… il bagno, e voilà camera
mia!”
“Wow che
bella!”
“Eddai
di’ la verità…”
“Beh in
effetti, è un po’ piccola…”
‘Neanche 2 x
3 metri quadrati… è minuscola!’ stava
intanto pensando la ragazza.
“Ma
è bella, è accogliente e intima allo stesso
tempo!” le rispose Tom.
Poi il moretto si
soffermò ad osservare le decine di posters e abbellimenti
vari che Evelyn aveva appeso per le pareti.
“Beh, direi
che ti piace il punk-rock, a giudicare di tutti quei posters di gruppi
che manco conosco… Wow, ma che bello quel papiro! Ti piace
l’Egitto?” le chiese il ragazzo indicando un grosso
e pregiato foglio di papiro raffigurante divinità e regine.
“Molto!
Pensa che mi sono appena fatta fare…” ma la
ragazza venne interrotta da un gridolino eccitato di Tom.
“…un
tatuaggio.” Finì con voce atona, ma ormai il
ragazzo non l’ascoltava più.
“Non ci
credo! Ti piace Naruto??? Non l’avrei mai detto!”
disse guardando un grosso poster come un critico d’arte
guarda un quadro di Leonardo da Vinci.
“A me
infatti non piace…” rispose Eve.
“???”
“Ne vado
assolutamente mattaaa!!!”
“Brava
brava, vedo che siamo d’accordo! Ma… a giudicare
da tutti questi posters e foto… Non faticherò a
giudicare qual è il tuo personaggio preferito!”
fece guardando l’Angolo di Gaara, dove, appunto
c’erano solo immagini del ragazzo dai capelli di rubino che
rispondeva al nome di Gaara del Deserto.
“Eh,
già…” rispose imbarazzata. *.*
“E il tuo preferito? Chi è?”
“Sasuke
Uchiha!”
“Naaaaa!”
>_<
“Siiiiiiiii!”
^.^
“Ognuno ha i
suoi gusti!” ^^”
“Ma che ore
sono, Evie?
“Occavolo,
sono già le sette di sera! Stanno arrivando le mie amiche!
Non vorrei essere scortese, ma… SCAPPA!!” disse
lei spingendolo fuori dalla cameretta.
“Ehm…
Chi sono precisamente queste ‘tue
amiche’?”
“Eheheh…
Sidney (Ah sì, quella che fa ragioneria! nd Tom)
ed… Elena!” gli disse la ragazza sogghignando
beffarda.
La pelle di Thomas
divenne del colore di capelli di Kimimaro Kaguya e il ragazzo
rabbrividì.
“Ehm…
devo proprio scappare… ci ve-vediamo p-presto…
Ciao Evelyn e g-grazie di tutto!” disse scappando
più veloce che poteva in direzione delle scale a chiocciola
che portavano all’uscita.
Evie
scoppiò a ridere. Sì sì, mi sa che
aveva proprio una cotta per la sua migliore amica! (O forse era
terrore? Bah… nd Autrice) La ragazza non potè
fare a meno di rallegrarsi perché Thomas dopotutto era un
bravo ragazzo… e in più gli piaceva Naruto. ^^
***
Dlin dlon.
Il campanello
risuonò dopo cinque minuti dalla fuga di Tom, per la seconda
volta in quella giornata in cui il sole ormai stava tramontando.
Le due ragazze
entrarono in casa della loro amica.
Quella più
bassa indossava una maglietta blu notte e un paio di jeans. I suoi
boccoli color castano scuro non erano composti come al solito, sembrava
che la ragazza fosse un po’ scossa. L’altra
ragazza, un po’ più alta, le cingeva le spalle con
una mano cercando di calmarla e con l’altra si sistemava in
vestito color giallo sole.
“Ti prego
Evie, dimmi che sono diventata miope!”
“Ma di che
parli, Lena?”
“Elena
è convinta di aver visto Thomas uscire dal cancello sul
retro… Andiamo, diglielo anche tu che non è
possibile!” disse con fare implorante Sidney.
“Beh, in
effetti… Tom è appena stato
qui…” Evelyn non fece in tempo a finire di parlare
che Elena svenne.
“…
per prendere i compiti di latino! Ma che pensava ‘sta qui!
Eddai riprenditi!”
Lena non ne voleva
sapere di riprendersi. Alexa perse la pazienza e face per tirarle uno
schiaffo.
“Ma che
fai??” urlò Sidney con voce stridula.
“Tu non ti
preoccupare, ci penso io…”
‘Stiamo a
posto!’ pensò l’altra con i suoi occhi
nocciola come mandorle rivolti verso il soffitto.
SBAM!
“Ahiaaa!
Dove sono? Che è successo?”
“Ehi
guardami. Sai chi sei? Sai chi sono io?”
“Certo. Tu
sei il dottor House.”
Evie e Sidney
assunsero un’espressione inorridita e spaventata al solo
pensiero di quali conseguenze gravi poteva aver avuto il cervello della
povera amica e si guardarono stranite.
“Ok, forse
non sei lui, ma sei comunque pazza
come lui! Mi hai tirato uno schiaffo, Evelyn!!”
“Beh, eri
svenuta…”
Sid: “Sempre
no comment…”
Dlin dlon.
Era già la
terza volta che quel maledetto campanello suonava in quel serata estiva!
“Vado io,
ragazze” fece Sidney con aria scocciata guardando le sue
amiche.
“Pizzeee!!!
Evvai si mangia!!! Adoro la pizza!” urlò la
ragazza due minuti dopo con tre pizze in mano e lasciando per la casa
una scia di profumino invitante.
*ç*
Anche le altre non
vedevano l’ora di mangiare.
Dopo un po’,
ad Elena le si accese una lampadina nella testa, stile Archimede.
“Ma, Eve,
non avevi mica detto di doverci dare una notizia importante?”
disse la riccia, masticando l’ultimo boccone di pizza.
“Uuuuh
sì, me n’ero dimenticata!” ^^
“A dir la verità non è una notizia, ma
sono TRE!”
Sid: “Oddio,
mi devo preoccupare?” °_°
Ele: “Eheh,
mi sa di sì… Dai spara, però vacci
piano, non vorrei ri-svenire!”
“Come siete
tragiche! … Mia madre, dopo tante storie, mi ha fatto un
regalo di promozione…”
“Davvero?
Cosa?” chiesero sinceramente curiose le due amiche.
“…
… Questo… …” fece Evie
scoprendosi l’avambraccio destro e mostrando quello che
sembrava un occhio riccamente decorato con l’inchiostro sulla
sua bianca pelle, mostrando fiera un sorrisone a 32 denti.
“OH-MIO-DIO-TI-SEI-FATTA-UN-TATUAGGIO!!!!!!!”
urlò Elena scandendo ogni parola, in un chiaro raptus di
follia.
“Non ci
credo… ma… quando?” chiese Sidney.
“Una
settimana fa… oggi ho tolto le bende… Ma
aspettate, la sorpresa non è ancora
finita…!” ^_____^
“Sentiamo…”
dissero preoccupate Lena e Sid.
Evelyn non
parlò: scoprì solo l’altro avambraccio,
il sinistro.
Stavolta fu Sidney ad
emettere un urlo alquanto preoccupante. Elena rimase semplicemente ad
osservare l’altro tatuaggio impresso nella pelle
dell’amica con aria attonita.
“TU SEI PAZZA!”
esclamarono in coro.
Sid:
“Ma… comunque, questo è proprio
bello!”
Ele: “Ma se
sembra un codice a barre!”
Sid: “Ma tu
che ne vuoi sapere di Giappone! È davvero bello il tuo kanji
ai, Evie!”
Eve: “Grazie
mille! Sapevo ti sarebbe piaciuto, Sal!”
Sid: ^^
Ele: “Ehi,
ma c’è qualcosa che mi sfugge…
cos’è che mi nascondete? Cosa significa
quell’ideogramma?”
Sal:
“Significa amore in giapponese… Si chiama kanji
ai.”
Ele:
“Wow… ma perché è rosso il
tuo kanji, Evelyn?”
In effetti, era vero.
Il tatuaggio era talmente rosso che sembrava illuminare di fiamme il
candido braccio della ragazza.
“Credo mi
abbia fatto allergia… Ma l’ho curato, non
c’è bisogno di preoccuparsi… Credo che
mi rimarrà così, rosso. Comunque questo
è stato il regalo di mio padre…”
“Beh,
è bello anche così, è sempre un colore
alternativo, dopotutto fa pan
dan con i tuoi capelli!”
“Uffa Lena,
ma quante volte te lo devo dire?? Io-non-ho-i-capelli-rossi!”
“Se
se… Ma l’ultima sorpresa, Eve?”
“Oh, quella
è stata la… più… dolorosa.”
“Comincia a
preoccuparti, Sidney…”
Evie si
girò di schiena rispetto alle sue socie.
Con un gesto si tolse
dalla schiena i suoi lunghi capelli color sabbia dai riflessi miele,
quel giorno stranamente sciolti, scoprendo le spalle e le scapole.
Elena non ci poteva
credere. Sid stava tremando, spaventata.
In mezzo alle due
scapole si trovava una stella a cinque punte nero pece, inscritta in
due cerchi.
La prima a parlare fu
Lena. “Wow” si limitò a dire,
“è bellissima”. Poi guardò
Sidney che fissava spaventata il tatuaggio dell’amica.
“Sidney, non è mica qualcosa di brutto!”
“Scusate
ragazze, ma Evelyn me l’ha detto da poco di… quella cosa…
e ho un po’ paura.”
“Ma di cosa
devi aver paura, Sid?” le rispose Evie un po’
alterata. “La Wicca è la religione più
pacifica del mondo, non provare neanche a pensare che sono satanista, i
wiccan non credono neanche nel diavolo!” le disse per la
millesima volta. Poi continuò: “Questo
è un simbolo di protezione, un pentacolo inscritto in due
cerchi è molto potente, ed è…
bellissimo! Poi questo è stato il regalo che mi sono fatta
io!” ^^
“Sid? Che
dici?” chiamò Lena.
“E va bene.
Abbraccio di gruppo?”
Le altre scoppiarono a
ridere. Si abbracciarono dicendo:
“NOI WONDERWALLS PER
SEMPRE!!!”
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Spero vi sia
piaciuto... i vostri commenti sono sempre mooooolto graditi! ^^ A
presto!
October
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