Note:
Vediamo, anche questa fic l'ho scritta tanto per ridere un
po'. Sì, me la rido per poco... comunque due cose che vanno
chiarite: ipotizzata resurrezione dei Gold e fusione con l'universo di
Lost Canvas. A questo punto, buona lettura ^^
Imprecazioni
Deathmaskiane
Uno dei lati che Aphrodite di Pisces e Shura di Capricorn reputavano
aberrante in Death Mask era la propensione ad imprecare molto spesso.
Poco ci mancava che gli scappasse la bestemmia. E quando raramente si
trovavano ad affrontare battaglia insieme, i due Saints non potevano
che alzare gli occhi al cielo quando Cancer dava i numeri.
-Ma porc- e via con gli insulti.
Anche in quell'occasione, Death Mask non si risparmiò,
mentre si sfogava prendendo a calci il povero malcapitato di turno.
-Crepa stronzo, crepa!-
E scalciava, scalciava ridendo come un folle, mentre il sangue
schizzava tutto intorno.
Una scena disgustosa.
Shura, stanco di quello scempio, posò la mano sulla spalla
del compagno per costringerlo a smettere e farsi da parte.
-Adesso basta, Death Mask, la vita ha già abbandonato
quest'uomo.-
Quello arricciò il naso e sbuffò, contrariato.
-'Sto stronzo non ha pagato abbastanza per lo scherzetto che mi ha
fatto. Merita che lo prenda a calci in culo fino alla Bocca dell'Ade!-
-Potresti almeno parlare con un po' più decoro?- s'intromise
Aphrodite, passando fra i due amici con eleganza -Siamo Santi, non
scaricatori di porto.-
-Appunto, "gioca con i fanti, ma lascia stare i Santi", che
c'è di così complicato che 'sti stronzi non
capiscono?!-
-Death Mask.- fece Shura, seccato -Ci sono civili, non diamo buona
immagine di Atena.-
-Ecco perché dovevamo lasciarlo al Santuario.- lo
provocò Aphrodite, ripulendosi il lungo mantello bianco
dalla polvere. Dopotutto, Death Mask di Cancer santo non era affatto,
non nel vero senso della parola e non che ci tenesse. Lo era solo
secondo quella voce del dizionario che recitava "Sexy guerriero in
armatura dorata, devoto alla dea Atena." a cui chiunque avrebbe voluto
aggiungere "Con un carattere tutt'altro che affabile".
-Mai fregata 'na minchia dei civili, perché dovrei pensarci
ora?-
L'occhiata di Capricorn fu molto eloquente, tanto che il Saint di
Cancer si zittì quanto bastava per mettere insieme una frase
decorosa.
-Mi perdoni, vostra signoria se ho offeso le vostre delicate orecchie.
Credo ordunque che mi recherò fin all'anticamera degli
inferi, per condurre a calci nelle terga fino alla Bocca dell'Ade
quella feccia.-
E poi infastidito aggiunse: -Così va' bene, porco d'un
boia?!-
Shura si mise con le braccia conserte a fissarlo con maggiore
insistenza. Da quando aveva scoperto che Saori Kido era Atena sul serio
era diventato più pedante di prima.
Un incubo!
-Porco d'un manigoldo?- domandò Cancer alzando braccia e
spalle, con un sorrisino forzato.
-Così va' meglio.-
Roba da pazzi, doveva lavorarsi di nuovo Shura.
Nel frattempo, nel luogo in cui riposavano le anime dei valorosi Saints
che combatterono nel nome di Atena nel diciottesimo secolo, due
familiari figure sedevano vicine, in mezzo a un prato fiorito. Uno
starnuto e la brezza portò via dolcemente alcuni petali
colorati.
-Non avevo idea che persino da morti ci si potesse prendere un
raffreddore.- commentò Albafica, sorpreso. Manigoldo non si
soffermò molto su quel dettaglio. Nemmeno lui lo pensava, ma
tant'era. Oppure...
-Forse qualcuno sta rievocando le mie eroiche gesta!-
esclamò prima di venir colto da una raffica di starnuti.
-Shura.- Aphrodite si fece scuro in volto. -Tu hai creato quel mostro e
tu lo distruggi.-
A quanto pare, Pisces non aveva idea di quanto fosse impossibile
l'impresa di convincere Death Mask a smettere d'imprecare. Lui
respirava imprecando!
-Direi piuttosto di tornare a fare rapporto al Grande Sacerdote, questa
battaglia è perduta in partenza.-
-Porco d'un manigoldo! Aphrodite, sposta 'sta minchia di mantello!-
urlò Cancer, inciampando.
-Bada tu a dove metti i piedi, bifolco!- sbottò stizzito
l'altro a denti stretti.
-Perduta... come la mia pace...-
Shura rimpianse un po' la noia nella sua bella, isolata, Decima Casa,
dove raramente arrivava qualcuno in grado di nuocere alla sua salute
mentale come facevano quei due.
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