Nami...ascoltami...
Nami era sdraiata sulla sua sdraio accanto a quella di Nico Robin.
Erano diventate molto più amiche dal momento che si
confidavano tutti i loro segreti e che, naturalmente, Rufy e Usop
tentavano invano di scoprire agendo stile 007. Una cosa era certa, Nami
non avrebbe mai lasciato quella ciurma scavezzacollo e combinaguai. Si
divertiva guardando Sanji che le faceva delle avances anche fin troppo
esplicite e si divertiva anche vederlo litigare con Zoro e ogni volta
Rufy, Usop e Chopper venivano a chiedere aiuti per separarli
piagnucolando.
I giorni passavano e la ciurma non si fermava mai, affrontando mille
pericoli e attentati alle loro vite.
Sanji:" Nami...ascoltami..."
Nami:" dimmi Sanji..."
Sanji_timido:" No, nulla...era una cosa troppo seria..."
Nami_divertita:" Oh...beh...allora..."
Zoro:" andiamo...dille quello che hai da dire, ho sonno..."
Sanji:" Ma tu non hai nient'altro da fare?"
Zoro:" sì, vorrei dormire..."
Sanji:" beh...è l'ora di farlo...devo parlare DA SOLO con
Nami..."
Zoro:" okay...vo in cabina..."
Così Zoro, lamentandosi, andò in cabina dove
lì forse si poteva riposare.
Sanji non sapeva come dire a Nami che era davvero innamorato di lei,
che ad ogni passo che faceva rappresentava per lui un battito del suo
cuore e che la sua voce era come un soffio di vento freddo d'estate.
L'amava. Tanto. Ma quanto può essere difficile dire queste
parole? Quanto è complicato dire un 'ti amo'?
Vedeva in lei tutto ciò che voleva e desiderava. Sentiva che
era lei la donna ideale, la donna che cercava invano. Ma era troppo
stupido pensare che anche lei potesse provare un desiderio grande come
il suo. Lui era un donnaiolo, un dongiovanni, la faceva soffrire e
così facendo soffriva anche lui.
Intanto, mentre Sanji pensava a tutto questo, Nami lo guardava
divertita, come se i pensieri di Sanji non la sfiorassero nemmeno.
Nami:" allora, dimmi..."
Sanji:" ti posso solo dire che è un peccato che tu non
sappia leggere nel mio pensiero. Quanto vorrei dirti quello che penso,
e quante volte mi riprometto di farlo, ma vedendoti capisco che non
sono degno di dirtelo. Guarda, scusa se t'ho disturbato, me ne torno in
cucina..."
Nami:" ma...Sanji...cosa devi dirmi? Ora sono curiosa..."
Sanji:" mi dispiace, non ce la faccio..."
Nico Robin:" uh uh...uomo innamorato..."
Nami:" Nico, cosa dici? Lo so che Sanji è innamorato..."
Nico Robin:" ma non in quel senso che intendi
te...veramente...è veramente innamorato..."
Nami_facendo_spallucce:" Ma di chi?"
Nico Robin_ridendo:" lasciamo stare e pensaci su...io torno alla mia
tintarella..."
Nami:" voglio sapere cosa avete da nascondere..."
Rufy:" AAAAAAAAAAAAAAH...VOGLIO MANGIARE...Sanjiiii...è
pronto?"
Sanji:" no, non è pronto..."
Rufy:" groan...ho fame...TT_TT"
Durante la notte Sanji era solito preparare il cibo per il giorno dopo,
così Nami seppe subito dove trovarlo per parlargli.
Era vestita con una camicietta da notte rosa che risaltava tutte le sue
forme. Per Sanji era come un tuffo dentro l'oceano del cuore.
Sanji:" N-Nami...c-cosa ci fai qui? è un bruttissimo posto
per una fanciulla graziosa come te...vai a letto...lì starai
più comoda e tranquilla..."
Nami:" Sanji, dimmi...spiegami il discorso di oggi..."
Sanji:" mannò...niente...lascia stare...^//////^"
Nami:" per favore...senza giri di parole...senza..."
Non ebbe nemmeno finito la frase che Sanji s'era già
avvicinato con la sua bocca alla sua. Aveva desiderato quel momento
chissà da quanto e ora era lì che baciava
appassionatamente la sua amata Nami.
Sanji:" Ecco...è questo che ti volevo dire, ma il mio
carattere da donnaiolo me lo impediva...scusa, sono stato un
incosciente...non ho...non ho pensato a te, se ti piacevo, se...se in
qualche modo avevo una possibilità...sono stato stupido,
scusa..."
Nami era rimasta sconcertata, non sapeva che lui l'amasse veramente e
tutto questo la rendeva triste. L'unica cosa che seppe dire era un
"abbracciami" stretto tra le labbra che il biondo aveva appena baciato.
Sanji rimase anche lui sconcertato, si aspettava una reazione impulsiva
e invece...eccola...la sua amata voleva un abbraccio. Da lui. Da lui
solo. Si sentiva al settimo cielo. Era un sogno diventato
realtà. Non era nient'altro che un abbraccio, eppure a lui
sembrava chissà cosa. Era contento. Voleva rimanere per
sempre abbracciato dalla sua amata Nami.
Così per
l'eternità.
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