Domani.
Una figura, una sola, esile figura.
Davanti allo specchio, ancora.
Quanta paura in quegli occhi, quanto buio in quella stanza.
Nessuna luce potrà mai farsi spazio in una notte tanto fredda,
urlare.. il domani, quale domani?
Osservo il riflesso nello specchio: chi sono?
Scavalcare un muro, vivere ancora.
Domani.
Per favore lasciatemi dormire, lontano dalla vita, lontano dagli incubi,
lontano dal mondo.
Lasciate che la decomposizione mi affligga, sarà sempre il minore dei miei mali.
Lasciate scorrere il sangue a fiotti, sono qui.
Uccidetemi, ve ne prego.
Il perdono non esiste più, una vita mai esistita.
Non posso scivolare ancora in altri ricordi.
Troppi segreti, troppi martiri.
Lasciatemi solo.
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