Un Nuovo Amore

di Kyasarin
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Un nuovo Compagno

Ran e Sonoko erano arrivate a scuola alle sette e cinquanta. Era una bella giornata assolata, una di quelle giornate che potrebbero dare il buon umore anche a un serpente. Eppure Ran era giù di morale, come quasi tutti i giorni. Shinichi continuava a non rispondere e lei era ormai stufa.

-Ran? Ci sei? Mi senti?

Chiese l'amica, scuotendola.

Eh? Cosa c'è?

Chiese, distratta.

-Oggi sei incredibilmente silenziosa. Ancora problemi con Kudo?

-Sono veramente furibonda con lui. Ogni volta discute solo dei suoi casa come se fosse la cosa più importante per lui. Io non lo sopporto più.

-Lascialo perdere. Non sa quanto si sta perdendo. Se vuole vivere sono con i suoi casi, lo faccia pure. Tu invece pensi troppo a lui. Lo ripeto: Lascialo perdere.

Le disse l'amica. Ma Ran non si sentiva meglio. Era come se avesse un'enorme buco nel petto. Il suono della campanella la svegliò da quella specie di letargo. Entrò la professoressa, seguita da un ragazzo, probabilmente un nuovo studente.

-Chi diamine è quel tipo?

Chiese Sonoko, lanciando un'occhiataccia al nuovo arrivato. Ran lo esaminò con attenzione: Era un ragazzo alto, con gli occhi verdi smeraldo e i capelli color bronzo scuro. Aveva dei lineamenti perfetti e dalla corporatura sembrava un atleta. Anche lui analizzava attentamente ogni compagno e per pochi minuti i loro sguardi si incrociarono. I suoi occhi erano incredibili. Ai lati dell'iride il verde era più scuro e diventava più chiaro man mano che si avvicinava alla pupilla. I due occhi sembravano brillare di luce propria.

-Ran? Ci sei?

Chiese l'amica, toccandogli la spalla con la penna nera.

-C-cosa c'è?

-Ti stai mangiando con gli occhi quel tizio?

-Be... non puoi dire che è brutto...

Disse balbettante. Sonoko lo osservò.

-Be, io preferisco il mio Makoto, sinceramente.

Disse arrossendo, pensando al giovane.

-Ragazzi, questo è un nuovo compagno. Si chiama Ashton Osuushi. Accoglietelo bene, mi raccomando. Ashton, puoi sederti lì. Quel banco appartiene al signor Kudo, ma sarà assente quindi puoi sederti lì per ora.

-Grazie professoressa.

Il ragazzo andò a sedersi al suo posto, tenendo gli occhi fissi sulla giovane Ran. Lei segui i suoi movimenti con la coda dell'occhio, finchè si accomodò al posto del suo amico d'infanzia.

Le ore di scuola passarono velocemente. Ran guardava di sottecchi il ragazzo. Lo osservava riporre i libri con cura nella cartella e andarsene con estrema calma, finchè uscì dalla stanza per tornare a casa. Anche Ran e Sonoko uscirono. Lui prese la strada opposta a loro. Ran si fermò e lo osservò ancora una volta, incuriosita dai suoi modi di fare. Finchè il giovane di fermò e si girò per guardarla. I loro sguardi si intrecciarono, gli occhi verdi del giovane rimasero incollati agli occhi scuri di Ran. Poi il ragazzo sorrise, continuando a guardarla con i suoi occhi di smeraldo. Luccicavano come pietre preziose sotto il sole. Poi il ragazzo continuò a camminare per la sua strada, con la sua straordinaria calma. Ran era rimasta a bocca aperta. Era tremendamente attratta da lui.





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