E alla fine c'è l'applauso!

di Sundance
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Kiki: te l'avevo promessa, no? Entro la fine di agosto XD
Però per adesso posto il prologo e il capitolo 1, che poi tra esami e cose varie non ci rimetterò mano fino al 5 settembre se non oltre ^_^
Ti voglio infinitamente bene tesoro mio.
Tua sempre, e sempre più matta,
Jo


Note varie: questa non è una fic come le altre. E' un mix, letteralmente. Di generi, di sezioni e di stili. Spero non vi faccia totalmente schifo, ma la questione è questa: l'ho promessa a Kiki tempo fa, e non potevo deluderla, ma nemmeno avevo una ben precisa idea di CHE COSA scrivere, perchè i suoi interessi son moltissimi... Quindi, ho detto: "E se mischiassi un pò tutto ciò che le piace?".
Le ho proposto di inserire vari personaggi e lei ha accettato entusiasticamente, ecco perchè vi troverete a leggere dei Tokio Hotel assieme a Colin Farrell e Orlando Bloom, per esempio.
L'ho inserita in questa sezione e non in quella 'cantanti' solo perchè a conti fatti ci sono più attori che cantanti nella fic.
E' la mia prima fic su commissione, diciamo, perciò spero che sarete clementi. Se invece vi disgusta, chiudete tranquillamente la pagina, tanto vi voglio bene lo stesso giusto per aver provato a leggerla ^_^
Un abbraccio affettuoso,
Aredhel/Jools.









Trincea, Prima Guerra Mondiale.
Sul fronte si stanno scontrando italiani e tedeschi. Il generale delle truppe italiane parla ai suoi soldati:
- Ragazzi, i tedeschi si chiamano tutti Franz; voi urlate il nome e appena il tedesco si alza per rispondere voi gli sparate!!!
Gli italiani prendono posto ed iniziano a chiamare:
- FRANZ???
Si alza un tedesco:
- JAAA?!?
E gli italiani gli sparano: POOOMMMM!!!
Il trucco funziona e fanno una strage. Poco dopo interviene il generale tedesco con i rinforzi e fa lo stesso discorso che ha fatto il generale italiano:
- Rakazzi kvi tutti italiani zi kiama Ciofanni, foi kiamate und loro alzano kiappe und foi POM! Uccitete!!!
Allora un tedesco prova:
- GIOFANNI???
L'italiano:
- SEI TU FRANZ???
Il tedesco:
- JA?!?
E l'italiano... POOMMMM!!!

Concerto dei Tokio Hotel a Roma.
Peggio, molto peggio della Prima Guerra Mondiale.
E anche qui, a contendersi la scena sono tedeschi e italiani.
Quattro tedeschi e una italiana, per essere precisi.
No, errata corrige. In realtà sono due italiane... Tre ital... Quatt... Ma quante sono? Oh, bòne lì!
< le quattro fanciulle si bloccano stupite >
Che è? Che ci fate lì? Perchè siete quattro?
< arriva una all'ultimo minuto correndo: "Scusate m'ero persa..." > e si mette accanto alle altre.
La regista si gratta la testa, perplessa.
"Ma non dovevate essere quattro tedeschi e una italiana?"
In quella spunta fuori una coppia di uomini seguita da un'altra, due alti e due più bassi, tre castani e uno non si capisce (però pare nero con le punte rosse), due con gli occhi color cioccolata, uno con gli occhi verdi e uno con gli occhi blu. Una delle fanciulle collassa, una si arpiona al braccio dell'altra, che va in crisi cardiaca, e la quarta si copre gli occhi mormorando "Oddio oddio oddio", intanto che la quinta sgrana un sorrisone e fa un saluto con la manina a tutti esordendo con un "Erin go bragh!" * Ireland Forever, in gaelico irlandese NdA
Nell'udire quella frase, uno dei due alti e con gli occhi color cioccolata si gira e le sorride molto compiaciuto. Quello con gli occhi blu guarda lui e guarda lei e sghignazza, evidentemente ricordando qualcosa. Gli altri due fanno i vaghi, con l'espressione di chi sa di essere in territorio nemico.
A quel punto la regista sbotta:
"Ohè! Che è? Tutti qui? Ma cos'è, la Coppe?" <--- la regista quando si fomenta sbotta in pisano (Coppe = Coop)
"Eh?" domanda stupito l'uomo dai capelli bicolor focalizzando la regista, mentre uno dei tre rimanenti - quello che ha sorriso alla frase - alza il sopracciglio accendendosi una sigaretta e gli altri due si guardano perplessi. La regista non demorde:
"Eh lo dico io semmai! Che ci fate tutti qui? E' una fanfic o è un supermercato? E come mai ci sono dieci persone non richieste e le quattro che mi servono 'un si fanno vedè?"
In quella, spuntano numero una testa d'istrice bicolor anch'essa (ma nera e bianca/gialla), una copia femminile dei rasta di Jack Sparrow, una chioma piastrata e una corta e riccioluta. Quattro ragazzi fanno capolino seguendo le proprie acconciature e salutano a trentadue denti tutti i presenti, provocando un brivido dalle parti delle ragazze e un volgere gli occhi al cielo dalla parte degli uomini.
"Zalfe, zalfe! Zkuzate il ritarden."
"Gesù, abbatteteli" mormora una delle ragazze, con le altre quattro che ridacchiano.
La regista esplode:
"Grazie al piffero! Ndò stavate? E voi!" ulula indicando gli uomini, "Allora? Che è? Cosa c'è? Mbè?"
"Uh che tattica, ha fatto la rima" fa la ragazza sorridente dalle frasi impossibili (l'ater ego della regista che al momento sta scrivendo pure, per capirsi), e la regista la fulmina.
"Te, bòna lì e zitta. Doveva essere una fanfic su 'sti qui" indica i quattro tedeschi "Non anche su loro lì" indica i quattro anglofoni. Dei quali, uno sbuffa tirando una boccata di fumo, uno ghigna attraverso la frangetta bicolor, uno si schiarisce la voce e il quarto avanza d'un passo con aria mite.
"Se permette... in realtà... c'è stato un cambiamento..."
La regista allibisce.
"Ecco, vede... la... la committente, sa quella ragazza lì..." ed indica una brunetta snella tra le bimbe, la quale sta studiando ogni centimetro dei tedeschi - "Ha detto che... che va bene se c'entriamo anche noi... Sa, per... perchè le piacciamo, e ormai siamo una grande famiglia..."
"Molto grande e bella" annuisce quello con gli occhi verdi.
"E poi siamo tutti collegati" rincara quello con gli occhi blu.
"C'è una Guinness da queste parti? Oh, grazie..." domanda intanto quell'altro, ringraziando poi con aria sfacciata la stessa ragazza che si fa avanti e gliene offre una pinta intera, tenendo nell'altra mano una lattina per sè. "Slaìnte" esclamano, e attaccano a bere. *"Salute!", sempre in gaelico irlandese.
L'imbelvita regista reclama attenzione: "Ohè, non potete recitare 'bria'i 'ome tegoli! Giù le birre! E sicchè c'è stato un cambiamento?" domanda alla volta del ragazzo gentile e mite - "Uhm, bel problema... E mò che mi invento?"
"Ma a me sta bene tutto... Solo che volevo ci fossero tutti."
Regista e cast si voltano a guardare la brunetta con gli occhioni luminosi, alter ego della committente della storia.
"Bidda che è!" fanno le altre quattro ragazze - alter ego delle... oh, ma che lo ripeto a fare, tanto avete capito.
"Ach! A me zta pene recitare kon tutti, und a mia band ztare pene lo ztesso" afferma vigorosamente l'alter ego fictionario di Bill Kauilitz.
"Com'è che ti sta?" domanda subito l'uomo con gli occhi blu e l'espressione ghignante (Jared il perfido, l'alter ego non muta).
"Pene" risponde il ragazzo sorridendo, ignaro.
"Come scusa?" fa il castano abbassando la lattina e scambiando un'occhiata complice con il collega (Colin, esatto, proprio lui).
"Pene!" fa il ragazzo tedesco, diventando perplesso. Le ragazze, che han capito il giochetto dei due maligni, sono piegate in quattro dalle risate.
"Ehi, prova un pò a dire 'cassone'?" lo istiga nuovamente Jared. Il tedesco, armato di buona volontà - ma percezione zero - afferma:
"Kaz..." ma viene interrotto dalla regista, mossa a compassione.
"OK, basta, s'è capito. Voi due" e guarda i due uomini sghignazzanti "Non fate l'americano bastardo e l'irlandese strafottente. E tu, Bill, impara che la 's' e la 'z' son due lettere dissimili, ok? E suonano diversamente, se le pronunci."
"Ah, ja, kapito" fa Bill, pieno di buona volontà ma che quando ci si mette è ingenuo come l'agnellino di Heidi.

Calmate le risatine, le prese di giro e le occhiatine furbe - in sintesi mezz'ora dopo - la regista fa:
"Ok, cominciamola sta fic, sennò non si finisce più... Come la strutturiamo? Fantasy, semirealistica, universo alternativo, romantica, commedia... commedia mi pare la migliore idea visti i protagonisti...", affermazione, questa, cui segue uno sguardo truce, che spazia da Bill che si fa pettinare dal fratello e si rimira in uno specchio intanto che parla con Kiki-occhi-a-cuoricino, Orlando che assieme a Dom mima la sua prima volta sul surf davanti a Andy, Brandy e Cee contorte dalle risate, Jo che chiacchiera d'orgoglio nazionale ("Perchè la terra celtica dev'essere indipendente, che c'incastra la regina, e che diamine, forza, ma ve lo devo ricordare io Wallace?") con Colin che l'ascolta annuendo interessato fumando una sigaretta, e Jared che di tanto in tanto se ne esce con una frase sull'indipendenza delle Colonie nei confronti dell'Inghilterra ("E' vero, son d'accordo, pensa a quel che abbiamo fatto noi secoli fa..."). Ognuno, con licenza parlando, si sta bellamente facendo i fatti propri.
"Mi zkuzi... Ma fare un pel programmino fantascientifiko? Das ist gut, nein?" chiede Georg interrompendo i pensieri della regista, intanto che Gustav annuisce. La regista ci pensa un pò e fa:
"Mhm. Mah. Abbiamo un irlandese come Cillian Murphy in Sunshine, abbiamo l'eroe americano, i due inglesi scavezzacollo, voi che sembrate alieni e cinque astronaute... Mah, ci starebbe anche... Però no, è troppo scontata."
"Und perkè?"
"Perchè 'l'eroe americano' fa parte d'un gruppo chiamato 30 Seconds To Mars, il che non vuol dire che è a dieci centimetri da una barretta ricoperta di cioccolato, ma che gli manca metà d'un minuto per atterrare sul suddetto pianeta. Quindi sarebbe ridicolo, ti pare?"
"Uhm. Effektifamente..." fa Gustav occhieggiando con odio il cantante, beatamente immerso nella conversazione col collega attore.
"IDEA!" esclama la regista. Tutti si voltano zittendosi di botto.
"Ci dica, capitano mio capitano!" ribatte Dom, beccandosi una gomitata nel fianco da parte di Andy. La regista riprende:
"Diamoci al thriller-noir con un pò di ironia comico-demenzial-sentimentale... che ne dite?"
Silenzio.
"Non dite niente?"
Sguardi a terra. Poi Colin osserva tutti velocemente e fa:
"Diciamo che non abbiamo capito una fottuta parola." <--- savoir faire irlandese, com'è giusto che sia.
Lampi e tuoni, ma la regista trattiene la rabbia.
"Mpf. Tiè, tiè e tiè" sbotta, tirando a ognuno il proprio copione.
"Fate come dice qui e basta. E' un regalo, mettiamoci di tutto."
"Ma verrà lunghissima!" esclamano Ce e Brandy. Dom e Orlando annuiscono.
"No, dai... Rendila semplice, sennò la gente manco la legge" fa Jo dandole indietro il copione.
"Mpf... Va bene... Allora, sappiate che non ho idee. Fate un pò da voi."
E la regista prese e se ne uscì.
Grossa gocciolona sul retro del capo di ognuno.
"E ora?"
"And now?"
"Und noch?"
Jo - solo perchè è l'alter ego della sottoscritta, non perchè sia un genio - sbottò:
"Sì, s'è capito che siamo di nazionalità diverse, ora zitti e bòni che c'ho da pensarci... Mhmmm..."
Dopo mezz'ora di 'mhmmm' ancora non s'era giunti alla soluzione. Finchè...
"Fermi tutti!!!" ululò la regista tornando di gran carriera - sì, m'è tornata l'ispiration. Tutti si alzarono in piedi in attesa trepidante.
"Ho avuto un'illuminazione!" sorrise lei entusiasta.
"Ovvero?" coro delle bimbe.
"Ci dica!" coro dei maschi.
"Ach, das ist feramente kanzo, dika dika!" coro dei tedeschi.
"Ho mandato un sms alla committente del piano reale!" gongolò la regista mostrando il cellulare "Ora ce lo dice lei e noi recitiamo di conseguenza!" *Fatto reale
Altro gocciolone. Tutti a guardarsi di sottecchi vergognandosi come pecore.
"Ci si poteva pensare, in effetti."
Tutti guardarono l'alter ego della committente, e Kiki si rannicchiò nell'angolino mormorando: "Scusate!"
"Bòni! E' arrivata la risposta!" fece la regista afferrando il cellulare.
Tutti si accalcarono per vedere la soluzione dell'enigma, la chiave della loro disperazione, la liberazione da quel tremendo interrogativo.
Fai come vuoi tesoro, hai carta bianca! *Testuali parole =_=' Al chè sono impazzita XD
...
Passa una folata di vento e qualche rovo rotolante sulla sabbia.
...
Passa anche un beduino e una scimmietta che salutano due tizi a bordo di un tappeto volante con tanto di colonna sonora "Il mondo è mioooooo".
...
La regista prende un sospirone desiderando di attaccarsi al tappeto per volar via e fa:
"Ok, signori, io propongo di tornare a fare da noi."
Vari mugolii confermano questa proposta. Ognuno prende in mano il copione, fa un sospirone, e comincia a studiarselo per bene. Nel giro di un'ora, tutti sono in grado di mantenere la propria parte per la durata di... uhmm... almeno un capitolo alla volta.
Per cui, dopo tanto penare, pronti? Ai posti? Via.
CIAK - "Ti regalerei un mix di tutto quel che ami", prima.
"STOOOP, STOOOP! Che cavolo di nome è?!" strepita la regista allibita.
"Ti regalerei un mix di tutto quel che ami??? Ma è da denuncia alla buoncostume! Cancellate e riscrivete quello giusto, su!"
Secondo tentativo.
CIAK - "Una serie di personaggi a caso, ma comunque collegati", prima.
... E' anche peggio. Change, now.
"Quando manca la fantasia ma i personaggi abbondano"?
Fa rece.
"Una passione per tutti, tutti per Kiki"?
Ma è pacchiano, dai...
"E alla fine c'è l'applauso"?
Uhm. Questa non è male. Speriamo porti bene, io prevedo pomodori. Comunque sia...
Va meglio. E poi oh, semmai si ricambia. Ok, ci siamo.
Silenzio....
Si comincia.




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