Project Zarathustra

di Cleopatra Nekomata
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Terra_

Una bella mattina soleggiata. Gli uccellini cinguettano felici, nei cieli della metropoli.

Kahardas'h Jalina, una donna di circa quarant'anni, stava ascoltando le notizie alla NetTv:

“Sventato attentato galattico! Ancora una volta la cacciatrice di taglie Samus Aran, ha portato a termine una missione disperata! I Pirati Spaziali hanno subito una grande perdita su Zebes...”

Jalina storse il naso “Non è che una persona sola!” pensò amaramente. La donna finì di bere il suo caffè, spense l'ologramma e andò a prendere la sua astroauto.

Persino alla radio, la notizia girava senza sosta!

Quando arrivò alla sede della Federazione Galattica, tutti erano in visibilio.

Percorse velocemente i lunghi corridoi che la separavano dal suo ufficio, poi un uomo con gli occhiali apparve alla sua porta.

«Senti Jim, non sono dell'umore giusto, fammi mettere a posto e forse ti ascolterò!»

Jim Morris era un addetto al settore quarantena, Jalina lo odiava perchè aveva sempre uno sguardo malizioso, che tentava di fuorviare con degli spessi occhiali da vista.

«Via Jalina! Non sei felice della vittoria sui Pirati Spaziali da parte della nostra connazionale?»

Lei alzò lo sguardo fulminandolo, avrebbe detto volentieri “Sarei stata sicuramente più felice se su Zebes ci fossi stato pure tu! A vedere il grande botto da vicino!” ma dovette contenersi. Così rispose «Mi sembra che tu abbia in mente ben altro che i Pirati in questo momento...»

«Errato! Penso proprio a loro, Madline e io stiamo preparando un programma particolare! Se vuoi farne parte, presentati in sala riunioni C, tra mezz'ora...» così dicendo, le sorrise col ghigno malefico stampato in faccia e se ne andò.

Jalina aveva un presentimento, sapeva che all'interno della sezione scientifica c'erano alcuni colleghi che avrebbero voluto impiegare i Metroid come armi al servizio dell'umanità, ma erano una minoranza che lei stessa reputava pericolosa. Le venne un brivido al pensiero che, la cacciatrice di taglie avesse dovuto fare sosta obbligata nella sezione di quarantena...

Sbiancò!

Prese le sue cose e si diresse alla sala riunioni C.

 

Dopo alcuni convenevoli, Jalina si sedette sugli spalti, aprì il suo terminale e vide un fascicolo Top Secret campeggiare sullo schermo. Non lo aprì e aspettò con il cuore in gola che la dott.sa Bergman e quella iena di Morris arrivassero alla cattedra.

Guardandosi in giro notò che le telecamere erano state disattivate, i microfoni opportunamente spenti e dei militari del corpo di sicurezza del laboratorio quarantena erano di guardia alle porte.

La cosa era grave, ma ancora la donna taceva.

Finalmente i due dottori cominciarono una spiegazione all'oloproiettore. Una serie di slide sulla morfologia dei DNA della flora e fauna di Zebes e poi eccolo! Il DNA degli Zebesiani, la donna rimase spiazzata così decise di intervenire; di scatto si alzò in piedi ed esclamò :«Ma è impossibile! Questo DNA è troppo alterato!» la dottoressa Bergman le diede ragione

«Ne siamo consapevoli Kahardas'h, per questo il nostro progetto si prevede di creare degli automi che rispettino gli ordini impartiti da un programma, scritto dal nostro collega Bianchi, sulla falsariga delle onde cerebrali di Mother Brain. Il suo nome è MB program» a quelle parole la platea applaudì.

Bergman continuò il colloquio «Sono automi, non esseri viventi. Il nostro progetto sarà accettato in tempi stretti, sicuramente!» ancora applausi.

Jalina era costernata, perchè estrarre il DNA di tutta la flora e la fauna di Zebes solo per riprendersi gli Zebesiani.

Non era logico!

«Bergman, un'altra domanda!» la dottoressa compiaciuta le rivolse un sorrisetto soddisfatto «Perchè proprio gli Zebesiani, e non per caso, faccio un esempio i Metroid?» ancora una volta la dottoressa era soddisfatta della domanda.

«Questo avverrà quando i dati del DNA di quell'infante di Metroid, verrà rilevato dai campioni. Purtroppo un poco corrotti e hanno bisogno di qualche “purificazione” da parte degli addetti»

Jalina guardò Madline con orrore, mentre la riunione stava applaudendo con ancora più foga.

Con quale immane inganno, avevano convinto quella cacciatrice di taglie a dare loro la corazza? Forse con la scusa della pulizia e della sterilizzazione. Jalina non si dava pace. Perchè volevano creare armi biologiche così devastanti? Perchè non concentrare gli sforzi in altre direzioni? I Metroid erano troppo instintivi, primordiali. Perchè non avviare un progetto di ibridazione!?

Già! L'ibrido... forse quella poteva essere una risposta alla teoria di Bergman. In fondo anche Aran era un ibrido, tra gli umani e la defunta civiltà Chozo.

 

Jalina dovette firmare un documento prima di uscire dalla sala, il testo riportava tutte le azioni, legali e non, che sarebbero state applicate nel caso il progetto fosse stato esposto a terzi.

La donna piena di pensieri, si affrettò a tornare al suo ufficio, per mettersi subito alla ricerca di colleghi disposti a seguirla ma, sopratutto dei dati rilevanti i Metroid e Aran.

Che sciocchi! Tutti quanti!

La risposta respirava e parlava davanti agli occhi di milioni di persone!

Samus Aran.

E quello che avrebbe seguito sarebbe stato un plotone!

 

Dopo circa due settimane dalla riunione di Bergman, Kahardas'h convocò le più alte cariche della Federazione Galattica, i suoi migliori colleghi e aprì la convention.

«Ah! Benvenuti signori, accomodatevi» la sua voce era liscia e vellutata, voleva essere sorniona per il suo progetto.

Il generale più anziano e anche il più bisbetico aprì bocca «Ci dimostri meno lusinghe e più fatti Kahardas'h!» ma la donna alla provocazione sorrise e si fece da parte perchè potessero vedere uno schermo alle sue spalle.

«Come vi è già noto, negli ultimi anni i Pirati Spaziali hanno cercato, a più riprese, di devastare l'equilibrio della Federazione Galattica.» intanto sullo schermo cominciarono a scorrere le immagini degli attacchi alle colonie umane e non, da parte del gruppo terroristico « Zebesiani, mercenari e mostri di vario tipo hanno militato nelle loro truppe e purptroppo troppi dei nostri bravi soldati, giacciono sotto delle fredde tombe, a causa loro.» apparirono le foto di soldati deceduti, con le medaglie che si erano meritati dopo la caduta o con le famiglie, a quelle immagini gli animi si scaldarono!

«E se fate caso, per ogni missione critica fallita, perdiamo decine e decine di uomini e donne al servizio della nostra causa!» molti dei presenti si stavano agitando, perchè non capivano dove la dottoressa volesse andare a parare.

«Vi invito alla calma. Arriverò al dunque!» in quel momento Kahardas'h si mise a lato dello schermo dove apparvero altre slide, riportavano alcune delle abilità speciali della famosa Samus, da lei ammirata e odiata.

Tutti tacquero non capendo il nesso, “Sono proprio militari! Gli si deve spiegare tutto!”

«Questa... donna, è il frutto di un elaborato e ingegnoso sistema di ibridazione tra umani e Chozo...»

«Scusi ma lo sappiamo tutti!» fece eco un giovane generale

«Allora mi potrà affermare, che ai nostri plotoni farebbero comodo almeno dieci Aran tra le righe!» la sala si riempì di stupore, “Seriamente non ci avevano pensato!?”

«E io vi dico, che posso creare delle persone con grandi capacità atletiche, come la signora prima citata! Non dei cyborg dispendiosi, ma veri esseri umani, fedeli alla loro Patria! E non dei mostriciattoli privi di pensiero, se non quelli legati ai più bassi impulsi!» la congrega taque.

Tutti sapevano del progetto di Madline in quella stanza e lei era diposta a buttare altra benzina sul fuoco; possibilmente con Madline nel suo luogo d'epicentro!

«Pensateci! Quante volte questa donna è stata in grado di risolvere situazioni critiche, che ai nostri militari risultavano proibitive!» i generali cominciarono ad annuire, “Forza Jalina, li hai quasi convinti!” «Quante volte, ha rischiato la vita per il bene di tutti noi? E se un giorno...»

Tutti pendevano dalle sue labbra.

«E se un giorno, ci fosse qualcosa o qualcuno più forte di lei e... perisse? Noi non saremmo pronti!» i generali avevano la stizza negli occhi

«Penso con ansia a ciò che accadrebbe! I nostri commilitoni uccisi, i nostri concittadini massacrati. Perchè anche Aran è umana in fondo e non è idistruttibile, non è eterna! E noi ci siamo seduti sugli allori, nella bambagia di sicurezza che questa donna ci dona a ogni sua azione!» a quel punto nella sala tutti erano cotti a puntino!

Mancava solo la ciliegina sulla torta.

«Quando Aran perirà, noi la seguiremo...» subito a quelle parole il vecchio generale si alzò in piedi, come se fosse stato vent'anni più giovane «Questo non deve accadere!» e tutti dietro come dei bravi cagnolini. Jalina fece finta di aver pianto qualche lacrima, si asciugò le guancie asciutte e guardò il suo capo con un espressione ansiosa «La mia soluzione... può essere presa in considerazione?»

«Non solo! Ci lasci il prospetto dei costi, le metteremo a disposizione una vecchia stazione orbitale protetta ai confini del sistema, il suo progetto si dimostra essere più probabile che di quello della sua collega Bergman! Siate pronti a partire entro la settimana!» Jalina sorrise e andò fuori dalla stanza, si complimentò con i suoi colleghi e corse a casa a preparare la valigia e l'occorrente per la ricerca.

All'OloTg c'era un servizio proprio sulla paladina della Galassia; Kahardas'h sorrise «Non ti preoccupare, tra un po potrai partire per una bella vacanza! Non avremo più bisogno di te!»





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