ah si con stà ff non intendo rovinare i tokio hotel. non mi appartengono per fortuna, e spero non mi apparterranno mai, e non ho alcuna intenzione di lucro.
silvia
-Ma tu non sei Bill Kaulitz, il vocalist dei Tokio Hotel?
-Vocalist dei cosa?
-Scusa volevo dire dei Devilish.-
-Si, ma tu come fai a conoscermi?
-Dalle mie parti sei molto famoso e…-
DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN
Mi sveglio di soprassalto con li viso sudato e spengo la sveglia; sono le 7.30.
Faccio lo stesso sogno da una settimana.
Molte
ragazze sarebbero al settimo cielo dopo aver parlato, anche se in un
sogno con Bill, ma siccome io non sono una fan dei Tokio Hotel e
soprattutto di quella testa di c***o di Bill Kaulitz; anche solo
sognarlo per me è la peggiore delle torture.
Mi chiedete se sto esagerando?
DUE GEMELLI
HANNO UNA BOTTA DI CULO COSì GRANDE E ADESSO SONO IN QUALCHE
POSTO A FAR BALDORIA MENTRE IO SONO BLOCCATA QUI A STUDIARE PER GLI
ESAMI DOPO AVER PARTECIPATO A TANTI CORSI PER ASPIRANTI
VOCALIST!!!!!!!!!
Ok adesso mi calmo e mi preparo per andare a scuola prima che riduca la mia stanza in fumo e cenere.
Mi faccio
una doccia calda e tutti i pensieri scivolano via dalla mia mente come
le gocce dell’acqua che mi accarezzano il corpo in questo momento.
Uscita
dalla doccia metto le prime cose che mi capitano tra le mani (una
maglietta dei green day e dei jeans) e vado a fare colazione.
Mia madre
è una casalinga di 45 anni, mio padre è un famoso
musicista, e poi ci sono io, la loro unica e adorata
figlia…questa sarebbe la mia famiglia ideale: i miei sono sempre
fuori e io rimango sempre sola.
Mangio una brioche con un po’di latte e caffè e mi catapulto a scuola.
Mi chiamo
Angela e sono una 18enne come tante con le sue passioni (scommetto che
avete capito) e i suoi sogni; sono alta 1.70 con i capelli castano
scuro, gli occhi neri e un bel fisico.
Non faccio molta attenzione a come mi vesto e frequento il liceo classico.
Mentre mi
dirigo a scuola vedo un piccolo parco abbandonato, dicono che è
stato chiuso per alcune sparizioni avvenute là ma io non ci
credo.
La giornata passa in fretta e dopo la scuola io e alcuni amici ci dirigiamo all’entrata del parco.
-Angela vuoi fare una scommessa?-
-Sono tutt’orecchi, Stefano.-
-Vediamo se riesci a entrare nel parco e a uscirne viva.-
-Ma sai cos’è successo lì dentro?-
-Non avevi detto che non credevi a queste idiozie? Cosa c’è, troppa paura ?-
Quanto lo odio quando parla con quel tono da “sei solo un’ochetta senza cervello”.
Gliela faccio vedere io l’ochetta!
-Iio non ho paura di niente!!-
E
così scavalcai il cancello del parco incitata dai miei amici e
mi inoltrai in quella che prima era una stradina e che adesso è
ricoperta da erbacce.
Ormai non riesco più a vedere i miei amici e non sento più le loro voci.
Incomincio ad avere paura.
Ad un tratto una luce folgorante mi acceca e poi il nulla.
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