DARK CINDERELLA

di SweetBloodyEly
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DARK CINDERELLA

* Prologo *

Capelli biondi, di un colore quasi bianco; occhi argentati con sfumature più scure all’interno e più chiare all’esterno dell’iride fanno risaltare ancor più il nero della pupilla; corpo magro, dalla pelle perfetta e diafana con qualche accenno di muscoli…

Poi tutto cambia e mi ritrovo nel vivo della battaglia contro Voldemort di qualche mese fa. Rivedo quell’essere. Gli occhi rossi fissi sui miei, la bacchetta puntata contro il mio petto.

Tra i mille incantesimi che ci scagliamo contro vedo le sue labbra muoversi lentamente facendo fuoriuscire una litania in Serpentese. Non riesco a capire cosa significhi nonostante anch’io conosca quella lingua. Sicuramente si tratta di una qualche formula oscura arcaica; così mi affretto a stringere maggiormente la bacchetta tra le dita.

Voldemort termina il suo incantesimo ghignando perfidamente, divertito dalla mia ignoranza, pochi attimi prima che io pronunci l’Avada Kedavra. Mi imita ma ormai è solo un corpo a terra fra gli altri cadaveri.

Mi sveglio di soprassalto.

Il cuscino è a terra, la maglietta usata come pigiama è salita a scoprire il torace, i capelli appiccicati alla fronte a causa del sudore.

Mi siedo sul letto guardandomi intorno per riprendere coscienza della realtà che mi circonda.

La finestra della vecchia stanza dei giochi di Dudley è aperta nella speranza che entri un filo della brezza notturna. Guardo l’orologio sul comodino. Le 4 di notte.

-Fantastico! Adesso non riuscirò più a riaddormentarmi-

mi passo stancamente una mano sul volto e, imprecando contro Voldemort, mi avvio silenziosamente in bagno senza svegliare nessuno.

L’acqua della doccia scivola sul corpo mentre ripenso al sogno appena fatto. Ormai è da quando è finita la guerra che faccio sempre questo sogno. Prima Lui, il mio sogno proibito da più di un anno a questa parte, poi…quella maledetta formula in Serpentese. Mi sembra strano che l’unica cosa che mi ossessiona di notte della battaglia sia quell’incantesimo. E quelle parole…erano così…giuste per me. Mi sono entrate dentro impedendomi di fare altro se non ascoltarle. Come fosse una strana ipnosi animalesca.

-non ci pensare Harry! Sei vivo mentre Voldemort è morto. Probabilmente aveva solo intenzione di distrarti-

già, non ci devo pensare. Anche se… mi sento ancora in possesso di quel lamento…





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