Il più unto del reame.

di Letterenascoste
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Il più unto del reame.

Specchio, specchio delle mie brame

perché son io il più unto del reame?
Me lo chiedo spesso, tra me e me:
perché quest’untume è toccato a me?
Lava, lava, lava e non va mai via,
questo sudiciume è proprio una zozzeria.
Quando ero piccolo non ci facevo caso
e pensavo solo al mio (enorme) naso,
credevo che solo quello sarebbe stato il mio cruccio,
maledizione, sembra proprio un beccuccio;
diventando adolescente sono cresciuto in altezza
eppure non si alleggerisce questa mia cupezza.
Pozioni su pozioni ho preparato,
per trovare un’antiforfora adeguato:
prepara e prepara, cucina e cucina…
manco dovessi sfornare metanfetamina…
l’idea certo non sarebbe male,
ma credo che il preside verrebbe a protestare.
Meglio lasciar perdere questi pensieri
perché ho già molti dispiaceri:
c’è una ragazza che mi piace,
ma io non essendo loquace
non riesco a dirle proprio niente
oppure la chiamo “Mezzosangue”, come un demente.
Vorrei dirle: «Lily, scusa»
per scagionarmi da ogni accusa…
ma mi trattengo fermamente
perché un’altra cosa mi viene in mente:
 «Mi fai girare i maroni
se con Potter ti limoni»
Questo spesso vorrei dirle,
ma la gola mi si stringe…
sono stato friendzonato
pensa quanto son sfigato!!
Ma ho deciso, vado avanti:
lo prometto qua davanti.
Specchio caro, lo prometto
anche io sarò un prefetto:
Black o Potter e il loro branco,
se avrò Voldemort al mio fianco
non li temerò mai più, per niente
… e sarò un uomo finalmente!




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