Salve
a tutti!
Ho
letto questa storia è l’ho trovata incredibilmente romantica (specie dal quarto
capitolo in poi, è sconsigliata ai diabetici!)… così ho scritto qualche mail
all’autrice, che è stata gentilissima, è così eccovela qui!
Spero
che piaccia anche a voi come è piaciuta a me, i primi due capitoli sono il
resoconto degli anni precedenti dai due diversi punti di vita…
Ho
tenuto il commento alla storia che aveva fatto l’autrice… anche perché è quello
che mi ha attirato a leggerla!
Buona
lettura!
Nota del 07/07/2005: Visto che questa è stata la
mia prima traduzione, ho deciso di rivederla un po’ per correggere gli errori.
Per di più, l’autrice stessa ha cambiato alcune cose nell’originale. Quindi se
avete già letto la storia e trovate delle differenze, sono dovute ad una di
queste due cose. Lo farò capitolo per
capitolo, quindi ci vorrà un po’ di tempo. Naturalmente, non posso cambiare i
commenti, quindi se trovate incongruenze (ad esempio io che chiedo che vuol
dire qualcosa…) perdonatemi!
Titolo: Then He Opened His Mouth (Poi aprì la
bocca)
Autrice:
SeparatriX
Traduttrice:
Lori
Beta:
Grace
Rating:
PG-13 all’inizio, poi R
Pairing:
HP/DM
capitolo uno
Illusioni in frantumi
Draco Malfoy era il mio destino. Me ne resi conto fin dal
primo momento in cui posai gli occhi su di lui nel negozio di abiti di Madama
McClan. Aveva una presenza imponente, e improvvisamente mi sentii a disagio
mentre mi squadrava dall’alto in basso da sopra al suo naso aristocratico. E
perché non avrebbe dovuto? Me ne stavo là, con i vestiti di seconda mano di
Dudley che pendevano flosci sul mio corpo ossuto, ero il genere di ragazzo a
cui non avrebbe mai lanciato una seconda occhiata. Ecco perché fui
assolutamente spiazzato quando si avvicinò davvero, con una luce maliziosa
negli occhi. Mi scoprii ad ammirare segretamente questo ragazzo a cui i vestiti
calzavano alla perfezione, che parlava di soldi e di genitori che si occupavano
di lui. Era tutto ciò che io non ero, e tutto ciò che avrei voluto essere.
Poi aprì la bocca.
A proposito di illusioni in frantumi. Il bel ragazzo biondo
che prometteva tanto alla mia immaginazione adolescenziale affamata d’affetto,
risultò essere cattivo quanto mio cugino Dudley, se non peggio. Non era
soltanto maledettamente viziato, sembrava anche prepotente, pronto a sparare
giudizi, ed estremamente ingrato. Oh perfetto, un buon inizio per il mio
destino.
Le
nostre strade si incontrarono nuovamente quasi un mese più tardi, sull’espresso
per Hogwarts, quando quell’arrogante stronzetto (come avevo mai potuto pensare
che fosse bello?) cominciò a fare commenti sprezzanti sui miei nuovi amici. Poi
fece l’ impensabile. Allungò una mano elegante verso di me in un gesto di
amicizia. Fu quasi sufficiente perché cambiassi idea su di lui. Quasi.
Poi
aprì la bocca. Ancora.
Buffo
come Malfoy riuscisse a provocarmi, solo con il più semplice degli sguardi, o
dei gesti. Ogni volta che c’era di mezzo lui, mi trasformavo in una dicotomia
di emozioni. Durante il nostro primo anno, non posso dire che avessimo un
rapporto di amore-odio. Era più disprezzo-odio. Io lo disprezzavo, e lui mi
odiava. Andava bene per noi; ci manteneva entrambi dinamici.
E
così è stato.
Poco
prima dell'inizio del secondo anno, accaddero cose che mi portarono a vedere
Malfoy sotto una luce completamente diversa. Non avrei mai immaginato che presto
il mio mondo sarebbe stato stravolto, e che ciò che riconoscevo come verità era
solo una facciata abilmente costruita. Osservata a distanza, sembrava perfetta
e senza macchia, ma da vicino i suoi numerosi difetti diventavano chiaramente
evidenti.
Lo notai per la prima volta quando presi la Polvere
Volante dalla Tana a Diagon Alley per comprare i libri e i rifornimenti per
l’anno scolastico imminente. In qualche modo feci un pasticcio, come al solito,
e andai a finire invece a Nocturne Alley. Mi feci prendere dal panico e mi
infilai nel negozio più vicino, un fabbricato piuttosto infido chiamato Magie
Sinister. Il negozio era scuro e non prometteva bene, con scaffali ricolmi di
cose come “La mano della Gloria”, carte da gioco sanguinanti, e vari altri articoli
oscuri. Il solo vedere tutte quelle cose mi fece rabbrividire, ma non fu nulla
rispetto a quando vidi che Malfoy e suo padre stavano entrando nel negozio. Mi
nascosi rapidamente e osservai i due che si aggiravano nell’edificio
scarsamente illuminato. Fu allora che notai quanto Malfoy fosse sottomesso in presenza del padre. Quanto
sembrasse forte il suo desiderio di compiacere l'uomo. Tuttavia, ai miei occhi
fu abbastanza evidente che il Malfoy adulto a malapena tollerava suo figlio. Fu una scoperta che mi fece riflettere molto.
La vera rivelazione, tuttavia, la ebbi più tardi sempre
quel giorno, al Ghirigoro. Malfoy ci stava come al solito deliziando con le sue
buone maniere, criticando me, ‘Mione e Ron, come faceva sempre. Con la coda
dell’occhio notai Malfoy senior dare un colpetto sulla spalla di suo figlio con
il suo bastone, inducendo Draco ad irrigidirsi dalla paura. Pensavo di poter
gioire di quel sottile rimprovero, ma poi vidi le emozioni quasi impercettibili
che attraversarono il viso del ragazzo. Variarono dal terrore alla fredda
collera, e giuro che Draco sussultò davvero come se stesse per essere
colpito. Fu illuminante, a dir poco. Illuminante, ma in realtà anche molto
sconvolgente.
Durante
il resto di quell'anno cominciai realmente a prestare attenzione a Malfoy. È
stato attraverso occhi adombrati che cominciai realmente a vederlo. Ciò che
vidi era molto più profondo della sprezzante aria da privilegiato che Malfoy
propinava al mondo esterno. Sono ragionevolmente certo che se Draco si fosse
accorto di quanto ero stato in grado di scoprire su di lui, soltanto rubando
delle occhiate prudenti quando era distratto, avrebbe fatto di tutto pur di
celare la verità.
E la verità era che Draco Malfoy era un ragazzo insicuro e
spaventato, affamato di affetto tanto quanto lo ero io. Io avevo avuto fortuna
a trovare dei buoni amici come Ron ed Hermione, mentre Malfoy si era ritrovato
con quegli esseri piuttosto repellenti che rispondevano ai nomi di Tiger e
Goyle. A parte le loro imperfezioni, almeno da loro poteva ottenere
l'attenzione che desiderava così disperatamente. Draco ai miei occhi era come
un calderone vuoto che attendeva solo di essere riempito di amore e attenzioni,
e mi trovai a desiderare di essere colui che glieli avrebbe dati.
Poi
aprì la bocca. E fu una nuova pagina, ma della stessa storia.
Ero davvero pronto a dargli il beneficio del dubbio, ma
lui certamente non sembrava intenzionato a rendere le cose facili. Ma in fondo
quando mai Malfoy aveva reso facile qualcosa? Persino ‘Mione perse la pazienza
con quella piccola faccia da furetto, in seguito alla faccenda di Fierobecco.
Avevo davvero mai pensato che fosse bello? Cominciavo ad avere i miei seri
dubbi.