Il volo del gabbiano

di Arulena
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Libero e leggiadro nel suo candido piumaggio,

la nivea creatura si libra in volo

sfiorando le cristalline acque del mare,

lontano da ogni pensiero, da ogni paura, da ogni angoscia.

Quel volo forte e sicuro del gabbiano,

si spinge verso il vento sereno

che culla quel dolce mar dei miei pensieri.

Il suono della risacca tranquillizza la fragile anima mia,

e la vista non serve per apprezzare quella singola bellezza…

Bellezza unica senza precedenti, naturale, priva di sporche macchie oscure.

Il gabbiano parte in volo per uno sconosciuto mare

e quel tempo dei sorrisi tramonta,

l’alba del nuovo giorno diviene cupa… infausta

e quel sole che in passato scaldava,

diventa glaciale, assurdo… estraneo.

Lacrime d’inchiostro scorrono le pagine vuote.

Una triste verità che cambia questa realtà.

Ma Il canto del gabbiano, non può trovar rifugio in quelle sorde, pallide acque remote,

e torna scaldando il sole, che slegò, col suo calore,

l’alba buia.

Quel cuore piumato e libero

cedette il suo volo al fuoco dei miei occhi,

che non avrebbero potuto brillare senza quelle candide ali.

Adesso anche io posso volare in alto,

il dono del gabbiano lo proteggerò nel mio animo,

in un abbraccio eterno.

 





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