Ricordi al profumo di violette e di menta

di Chimera_lupo99
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Perché sono stata così cieca? Pensavo che lui non fosse come gli altri... ma sbagliavo. Lui è PEGGIO degli altri!
Corro. So precisamente dove andare.
Scogliera... vi dice niente?
Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano, pensando.
Non sarei mancata a nessuno... forse a mio fratello Silver... ma solo a lui...
Mi fermo davanti alla scogliera. Eccomi.
Guardo giù e vedo il mare agitato. Come ho fatto a ridurmi così?
Sorrido amaramente, mentre osservo il mio braccio martoriato. Mi piace quella sensazione... il sangue che scorre dalle ferite che ti procuri da sola... e quando inizi a tremare perché il sangue non smette di uscire... il pensiero delle bugie che dici ogni giorno per nascondere i tagli... ma non è solo un taglio, una lacrima o una bugia... è sempre “solo un altro” fino alla morte...
Mi sciolgo i capelli dalla treccia in cui erano raccolti e li lascio liberi di svolazzare per l’ultima volta.
Guardo giù un’altra volta. Un solo passo... e avrei rivisto la mia mamma...
Sto per fare il passo decisivo, quando sento una voce... la SUA voce...
-Aly Chan! Fermati!-
Mi volto a guardarlo. È dannatamente bello... mi attrae tantissimo...
Mi volto e guardo di nuovo giù, mentre inizia a piovere e i primi tuoni si sentono in lontananza.
Persino il cielo sembra odiarmi.... io sono terrorizzata dai temporali.... Chiudo gli occhi e guardo in alto, sorridendo amaramente.
Un solo passo.....
Prima ancora di muovermi, sento le sue braccia stringersi intorno alle mie spalle e bloccarmi.
-Basta Aly Chan. Non ti lascerò morire.-
Ha la voce che trema. È un tremore lieve, ma si capisce perfettamente.
Restiamo così per non so quanto tempo, poi mi mette un braccio sotto le gambe, mi solleva e inizia a correre a velocità supersonica.
Non vedo nulla, sento solo i tuoni, e ad ogni tuono mi stringo a lui terrorizzata.
Continua a correre, poi ad un certo punto si ferma e mi posa sull'erba.
Mi strofino gli occhi pieni di lacrime e mi guardo un attimo intorno.
Sono in un bosco.... dove venivo sempre da piccola.... venivo assieme ad un bambino.... ma quel bambino chi era?...
-Ti ricordi, Aly Chan?-Mi chiede lui.-Cosa dovrei ricordare?-Chiedo aggressiva. Lui si fruga nella tasca e mi mette in mano un pezzo di carta ingiallito. Sopra è scritta con dell'inchiostro viola ormai sbiadito la strofa di una canzone.
"Keep holding on 
'Cause you know we'll make it through, we'll make it through 
Just stay strong 
'Cause you know I'm here for you, I'm here for you"
Lo giro, e vedo un'altra scritta:
"Continua a tenere duro, perché so che ce la farai a superare le avversità della vita."
E sotto una firma circondata da delle violette: "la tua Alys".
Frugo nella tasca dei miei jeans e trovo un altro pezzo di carta, con scritta in verde un'altra strofa:
"Remember when I cried to you a thousand times 
I told you everything 
You know my feelings 
It never crossed my mind
That there would be a time 
For us to say goodbye 
What a big surprise 
But I’m not lost 
I’m not gone 
I haven’t forgot"
Non ho bisogno di girare il biglietto per ricordare cosa c'era scritto. E sopratutto ricordare il nome che era scritto.
Mi rimetto in tasca il biglietto e lo guardo.
-Allora? Ti ricordi, mia piccola violetta?-Chiede. Quel soprannome mi riporta alla mente un disegno che avevo fatto: io e un bambino seduti sulla spiaggia, mano nella mano. Lo avevo fatto in base ad un ricordo molto vago che avevo. L'unica cosa che ricordavo con sicurezza era il profumo di menta di lui e lui che diceva che profumavo di violette.
Mi asciugo le lacrime che mi si stanno formando ai lati degli occhi e sorrido.-Certo che mi ricordo di te, furia blu.-Dico, usando il soprannome che usavo quando eravamo piccoli. Ricordo perfettamente. Ricordo quel bambino del quale mi ero innamorata, ed ora è davanti a me, cresciuto e cambiato sia di aspetto che di carattere, ma é sempre lo stesso bambino di allora.
Lo stesso bambino che avevo incontrato in spiaggia.
Lo stesso bambino con cui passavo le giornate in giardino.
Lo stesso bambino che amavo, e che amo tuttora.
Sorrido di nuovo, e guardo il cielo. È sera, e le prime stelle stanno già apparendo in cielo.
Mi sdraio per terra e continuo a guardare il cielo. Lui si sdraia accanto a me e mi prende la mano.
-Come quando eravamo piccoli?-Chiede. Io annuisco.-Come quando eravamo piccoli e io ti insegnavo le canzoni in tedesco mentre guardavamo le stelle.-Sorrido.-Non me le ricordo più le canzoni, me ne canti una?-
Arrossisco di botto, mi vergogno a cantare davanti agli altri....
Scuoto la testa. Oh al diavolo!
-Ein schwarzer Engel vom Himmel
Er hat ein Mädchen ihre Kräfte
Aber das Mädchen wusste nicht, wie man sie benutzt
Und sie waren alle Angst vor ihr
Und sie war immer allein Und er fühlte sich so traurig.-Canto, sorridendo nonostante la storia che racconta la canzone sia triste.
-Nur ein Schatten
Er reiste in der Nacht
Er trat in ein Haus
Er trat in ein Zimmer
Es schlief er ein kleines Mädchen
Der Schatten näherte sich
Es gab ihr einen Kuss
Also das kleine Mädchen war immer von der
Dunkelheit geschützt
Und von den schlechten Dingen des Lebens.-
Mi volto stupita.-Ma allora te le ricordi!-Esclamo.-Solo questa.-Ride.
Sorrido leggermente e continuo a guardare le stelle.-Non avevo mai notato quanto fossero belle.....-Mormoro, con gli occhi che brillano. Lui mi prende per mano e avvicina il viso al mio.-Ma la stella più bella sei tu.-Mormora, prima di poggiare le labbra sulle mie. Il cuore mi batte fortissimo, ho mezzo cervello in pappa e mezzo che balla la macarena.
Decido di godermi quel piccolo momento di pura gioia e ricambio il bacio, felice come non mai. In quel momento il foglietto mi scivola dalla tasca dei jeans, e per un secondo la luce della luna e delle stelle illumina ciò che c'è scritto.
"Ricordati di tutte le volte in cui mi sono sfogato e confidato con te.
Anche se ci separeremo, io non me ne andrò e non ti dimenticherò.
Ti voglio bene Alys.
Scourge."




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