Snake's Heart

di Manny_chan
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“Papaaa!”

Raven sollevò lo sguardo dalle casse che stava controllando giusto in tempo per placcare un razzo in gonnella dell’età di sei anni. “Per la dea, Maya, che cosa succede?”

La bambina si strofinò gli occhi, tirando su con il naso in maniera decisamente teatrale. “Lo zio Gareth m ha detto che sono brutta e cattiva e che non troverò mai nessuno che mi sposerà!”, pigolò, con un espressione che chiedeva vendetta per l’offesa subita.

Raven sbuffò divertito, sollevando gli occhi al cielo. “Ok, d’accordo, cosa gli hai fatto stavolta?”

“Io? Niente!”

“Maya?”

Dopo una breve sfida di sguardi Maya sbuffò, calciando un sassolino. “Gli ho messo il sale nella birra”

“Ancora?!”, Raven scosse la testa, più divertito che arrabbiato in realtà. “Sarà la ventesima volta che glielo fai, si può sapere perché?”

“Perché fa delle facce buffissime quando la beve”, confessò la bambina con un sorriso furbetto. “E poi lo Zio Aramis dice sempre che dovrebbe bere un po’ meno, volevo aiutarlo”, aggiunse seria.

Raven sospirò, avvicinandosi. “Daccordo, facciamo così”, disse. “Ora tu vai da Gareth e gli chiedi scusa…”

“Ma!”

“Niente ma, signorina. Poi vai dalla mamma ad avvisarla che vieni a fare un giro con me”

Maya si zittì di colpo, spalancando gli occhi. “Sul treno?!”, pigolò emozionata.

Raven annuì, non fece in tempo ad aggiungere altro, però. In un attimo Maya era già corsa via, troppo entusiasta per il viaggio promesso per indugiare oltre.

Era davvero fin troppo piene di energia, quella bambina…

Si sedette su una cassa con un sospiro, tirando fuori da sotto la giacca la pietra che portava al collo, per osservarla.

Di ciò che Yaksha gli aveva donato quel giorno gli era rimasto solo quello. Aveva diviso le gemme tra lui, Aramis e Gareth e le proprie le aveva vendute ed aveva usato il ricavato per avviare una piccola attività di importazione, direttamente da Amastra, verso i reami illuminati, che stava andando piuttosto bene...

Aramis gli aveva detto che secondo fonti non verificate, quando la spirale dorata all’interno del cristallo sembrava liquefarsi e vorticare, era segno che la persona che glielo aveva donato stava pensando a lui. Ma visto che era riportata solo da un paio di libri sull’argomento non su tutti, poteva benissimo essere una leggenda infondata.

Raven non lo sapeva, ma se fosse stato vero significava che Yaksha lo pensava spesso. Almeno tanto quanto lui.

Accennò un sorriso, mentre tornava ad infilare la pietra sotto la camicia, attendendo il ritorno di Maya.

 

 

 

 

Fine.

 




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