Legame di sangue

di down2theshippinghole
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Nero. Buio. Oscurità.
Il niente più assoluto.
Aveva vissuto in questo modo per anni. E lui, incapace di muoversi, non poteva fare altro che aspettare. Aspettare cosa in realtà? Bella domanda; se solo l’avesse saputo, magari avrebbe anche potuto riconoscerlo quando sarebbe arrivato.
Si sentiva solo, abbandonato, inutile. Ma, del resto, come poteva, uno come lui, sentirsi solo? Sentiva, come la mancanza di qualcosa. Ma lui, che non aveva mai avuto niente e nessuno, scaraventato tra stoffe sudice, probabilmente degli scarti, e creato per uno scopo non definito. Quasi certamente per distruggere, contrastare, anche uccidere. Sapeva poco su chi l’avesse creato, sul perché, e su sé stesso.
Si chiedeva solo, come fosse possibile sentire l’assenza di qualcosa che ancora non aveva incontrato.
Incapace di vedere, di muoversi, o di fare alcunché, era avvolto da un forte strato di malinconia e tristezza.
Essere impotente non gli era mai piaciuto.
Quel giorno, però, sembrava persino più cupo degli altri, con quel noioso picchiettare della pioggia che penetrava dagli spifferi, il rombare dei motori delle macchine che si affrettavano a tornare nei loro garage, e qualche passo lento di chi ormai non sperava più di fare ritorno senza essersi inzuppato gli abiti come si deve.
Ma in quel momento, percepì un tonfo che per poco non spiegazzava quel minimo di tessuto stirato che gli era rimasto. E in quel momento, qualcosa lo raggiunse.
Qualcosa di fluido, rosso, pungente. Riconobbe subito quel sapore: sangue. Ma non sangue normale, sangue di qualcuno che ormai era al limite, qualcuno che aveva bisogno d’aiuto, di essere più forte.
Al momento, non gli importava poi granché di chi, o cosa fosse, sapeva solo che ne voleva di più. Quella poteva essere la sua occasione.
E nonostante il sapore amaro di quel sangue, quello, fu comunque un risveglio più dolce di quanto avesse potuto desiderare.




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