Quegli occhi che illuminano

di Nero inchiostro
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QUEGLI OCCHI CHE ILLUMINANO

 

 

Ho sempre pensato che gli occhi siano le migliori macchine fotografiche esistenti e quanto un’immagine ti si imprime negli occhi, poi nel cuore, non troverà mai facilmente la strada verso la dimenticanza. Quando un’immagine ti si imprime nell’anima essa perdura fintantoché provoca una sensazione piacevole, spiacevole, un’emozione profonda, forte che si appiglia a tutti i ricordi che ad essa si collegano fino a diventare parte integrante della tua storia. Che sia un attimo, che sia un’ora, un giorno o un’epoca; che sia un volto, un paesaggio, un paio d’occhi chiari.

Un mattino scattai con gli occhi la fotografia di un sorriso, di occhi ridenti e luminosi come il mattino che prepotente si impone con la sua luce alle finestre. Quegli occhi no, non avevano la prepotenza del sole, ma piuttosto la flemma dolce del mare e la chiarezza luminosa di un buon giorno dato in un mattino di quiete e amore. Difficile descriverli con le parole, più semplice viverli, portarli dentro come promemoria di un attimo tenero e semplice, di quelli che accadono con la spontaneità e la dolcezza che solo un cuore pieno sa assaporare con totalità. Cuore pieno, cosa significa mai? Un cuore pieno è un cuore che altro non desidera se non quello che ha. E quello che ha, paradossalmente per quello appena detto, non gli basta mai perché assapora sempre ogni attimo ed è sempre pieno e sempre pronto a riempirsi ancora, e ancora, e ancora. Di quella brezza che solo il respiro sulla pelle sa creare, di quella carezza che lenta ti attraversa l’anima, di quegli occhi che illuminano.

Un battito di ciglia basta perché l’attimo termini, ma il cuore ne è pieno.

E’ un semplice sguardo, dice la mente. Ti amo, vibra ancora l’anima.

[195 parole]

 

 

N.d.a. Lo so, dovrei aggiornare piuttosto la storia in corso, ma le parole straripavano e aveva la necessità di scriverle. 195 parole di un cuore pieno.





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