Libera

di LaMusaCalliope
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~~CAPITOLO 4

Gertrude si sveglio con l’odore di latte caldo. In un primo momento pensò di essere ancora a casa, di dover ancora affrontare suo padre e di dovergli obbedire, ma quando aprì gli occhi, tutto le tornò in mente. La fuga, Emilio, Elena. Si tirò su e si stiracchiò. Il sole entrava dalla finestra, creando un cono di luce sul pavimento. Si alzò piano dal letto e si cambiò. Indossò l’abito più semplice che aveva in valigia, di stoffa rosa. Andò nella sala e vi trovò Elena, già pronta, che toglieva dal fuoco un pentolino con dentro del latte appena munto per versarlo in una caraffa che si trovava sul tavolo, insieme a un piatto pieno di pane nero. Gertrude si sedette e dopo pochi minuti anche Elena. – Emilio è già uscito. È andato a vendere un po’ di latte e della selvaggina che aveva cacciato – la informò la ragazza. Gertrude prese un pezzo di pane e del latte. Nella stanza scese il silenzio. Gertrude, non sapendo cosa fare, puntò il suo sguardo sulla tazza che stringeva tra le mani. Sollevò gli occhi solo quando la voce di Elena arrivò squillante alle sue orecchie. – pronta per oggi? – già, era pronta a tornare alla vita vera? – sì, lo sono. Non vedo l’ora a dire il vero. – sorrise, forzatamente. Non sapeva se aveva detto la verità, ma doveva almeno provare. Elena si alzò sorridente e portò le stoviglie in cucina. Quando tornò, teneva tra le mani un vecchio mantello. Lo porse a Gertrude. – lo tengo di scorta, nel caso il mio si rompesse. Per il momento puoi tenerlo, poi, quando avrai più capacità, te ne farai uno tutto tuo – Gertrude prese il mantello e notò che era di pelle di pecora, resistente e impermeabile, anche se logoro in alcuni punti. Lo provò per accertarsi che le stesse bene. Le arrivava fino alla punta dei piedi e il cappuccio le copriva il volto. Era perfetto. – grazie! – disse a Elena non appena lo ebbe tolto. – perché lo hai tolto? Dobbiamo uscire subito, altrimenti arriveremo tardi e non ci sarà più nulla di cucire. Vieni forza! – la ragazza uscì di fretta dalla casa, lasciando aperta la porta. La vide correre lungo la strada. Gertrude rimase spiazzata da una consapevolezza che andava creandosi nella sua mente: Emilio era uscito e aveva preso i cavalli, questo voleva dire che … - Gertrude! Sei ancora lì? Andiamo, sbrigati! – fece un lungo respiro e si incamminò anche lei verso quel paese che, per tutto il viaggio, le sembrò fin troppo lontano.





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