Kar Figlio del sapere

di Kar Figlio del sapere
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  1. Kar:
    Sono ormai giorni che ti ripenso ,mio caro vecchio "nemico".
    Ti ho conosciuto grazie alla mia sciagurata idea di partecipare in modo più o meno attivo ad uno dei conflitti peggiori che l'uomo abbia mai visto.
    In quel periodo era mio solito intervenire in feste e congressi di un certo rilievo, mi sentivo in dovere di fermare un imminente massacro.
    Certo di aver fatto del mio meglio per il bene... comune, avevo tralasciato una serie di dettagli che non sfuggirono ad una mente scaltra,
    il ripetersi dello stesso nome con persone e luoghi diversi, un volto speso presente anche dove non avrebbe dovuto esserci, portarono i tuoi dubbi a voler delle risposte, ad indagare.
    Di fatti, non si fece attendere il tuo primo tentativo di pedinamento, ignorando però che io possedessi più di un abitazione ne raggio di pochi chilometri, facendoti così credere che non fossi altro che un sosia.
    Ignoravi il perché io uscissi solo di notte, ma ciò ti rendeva ancora più curioso, portandoti a seguirmi anche oltre oceano, ad alloggiare in posti di fortuna, a chiedere in ospedali e posti di polizia se il mio nome riconducesse a più di un'ombra.
    Il personaggio che ti ossessionava ,era ben noto anche in territori lontani,ma nulla più di un anonimo acquirente,cliente,curioso o piccolo benefattore.
    Il passare degli anni mi porto a conoscerti meglio, svolgendo anch'io delle piccole ricerche.
    Figlio di artigiani avevi studiato grazie agli sforzi congiunti di genitori e parenti che ti portarono al successo il campo politico e letterario.
    durante gli studi riscisti anche a trovare l'amore che dopo l' affermazione della carriera ti porto ad avere una tua famiglia,
    l'economia non è mai stata una priorità, spendendo molti dei tuoi guadagli in viaggi e favori per restare sulle mie tracce.
    Non furono rari i litigi con la famiglia che non fiustificav un hbby così costoso, finchè con l'avanzare dell'età i nipoti ormai adulti, anche tu ti arrendesti.
    Eri ormai una compagnia costante, una presenza stabile in più di un cinquantennio, tanta Testardaggine doveva essere premiata.
    Di fatti cui al tuo capezzale:

    "Ti ricordi di me vero?,
    Si...Non sono cambiato.
    Solo ora ,certo del tuo futuro silenzio e convinto della tua saggezza, posso confidarti tutto.
    Sono un immortale, tale per volere di Secondo Padre, Vampiro millenario.
    La tua fantasia non è mai arrivata a tanto?!
    E' tutto vero e tu ora non fai fatica a crederlo,
    troppe erano le cose che non potevano spiegarsi, troppe le coincidenze.
    Capisci che non avrei mai potuto farti questa confessione prima, questo segreto vale l'eternità.
    No, non rischio nulla a parlartene ora, devi sapere che ho letto la tua cartella clinica...Hai già compreso, son ci sarà un nuovo sole.
    E' tutto predisposto, ad ora stabilita verranno avvisati tutti i tuoi parenti,
    gli infermieri sono in allerta ed io resterò qui fino alla....
    Sei stato un degno rivale e in riconoscenza della tua volontà non patirai ne solitudine e ne dolore....Eccoli i tuoi familiari.
    Ho pensato anche a loro, sii sereno, Non faro in modo non gli manchi nulla"...
    "Salve, sono Kar,
    un vecchio amico di suo padre... diciamo...un collega."
    Triste nel vederti spegnere sono sollevato solo dalla luce che ora brilla nel tuo sguardo, fiero di non esserti mai sbagliato.
    L'ultimo bagliore....
    Addio.




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