Venni svegliata dal sole,che penetrò in camera mia,spostai delicatamente il lenzuolo che copriva le mie gambe,strofinai gli occhi per veder bene l'orario,poi con calma mi alzai.
Uscì di casa con una borsa strapiena di fogli,quaderni e alcuni libri.
Mi diressi verso la fermata di tutte le mattine,quando mi accorsi di aver lasciato in casa il mio cellulare,feci una corsa veloce,ritornai in casa e lo presi.
Ritornai alla fermata e il bus naturalmente non c'era,così fui costretta ad andare a piedi.
Mi diressi verso l'entrata della scuola,un ragazzo incappucciato mi venne a dosso.
«Spostati» esclamò lui con prepotenza, la puzza di fumo era impregnata nei suoi vestiti.
Mi girai e mi diressi verso di lui,era di spalle.
Rimasi lì per qualche secondo in modo che si girasse,si girò e la mia mente fù annebbiata completamente.
Un ragazzo. Alto,un po' magro,pelle ambrata,occhi scuri e capelli neri.
Dalla mia bocca non uscì nulla,in quel momento nella mia testa c'era solo impressa l'immagine del suo viso.
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