Capitolo 1
°Prologo°
Due porte.
Due scelte.
Due destini.
Passato e futuro che si intrecciano indissolubilmente per ritrovarsi
insieme nel presente.
Fece un passo avanti e il fiato le si spezzò in gola.
Ogni centimetro che si trovava tra lei e quelle porte era come un
macigno in equilibrio sulla sua testa.
Sudava freddo e tremava ma avrebbe pagato oro per allontanarsi da
quell'appartamento.
Pillola blu o pillola rossa.
Rise tra sè, il ricordo di Matrix la riportò
indietro nel tempo, a quella sera di pieno inverno in cui ogni cosa
proponeva una tranquilla serata al cinema.
I pop corn e la coca cola, le mani unite e i sedili scomodi...
Scosse la testa...ricordare non avrebbe fatto bene quel momento, non a
lei, non alla sua vita.
Respirò a fondo e ragionò.
Voleva davvero che tutto finisse?
Fece un altro passo avanti e adesso finalmente tutto divenne chiaro.
Con decisione attraversò il salone.
Porta di destra: sarebbe entrata nella cucina e come ogni mattina
avrebbe fatto colazione, aspettando che il marito si svegliasse.
Porta di sinistra: il pianerottolo, la libertà, una nuova
vita.
La mente era vuota, un solo pensiero all'interno, una sola scelta.
Aprì la porta e per un attimo si sentì mancare.
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Si rigirò nel letto con la mente ancora assonnata.
Allungò una mano verso la destra del letto ma non
trovò nulla.
Il letto era ancora tiepido del suo calore ma lei non c'era.
Si destò in pochi attimi e la chiamò.
Era sicuro che fosse in cucina a prepararle la colazione ma il silenzio
assordante non prometteva nulla di buono.
Si avvolse il lenzuolo intorno alla vita, per abitudine non per altro,
dato che con sua moglie aveva la massima intimità.
Si diresse verso la cucina fischiettando.
Aveva proprio voglia di abbracciare la sua adorata, bellissima e
dolcissima moglie.
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Si svegliò di soprassalto, completamente sudato e con il
cuore che gli batteva all'impazzata.
Aveva un presentimento.
Come se qualcosa stesse cambiando nell'aria.
Aveva fatto un brutto sogno e per lui significava sempre qualcosa.
Il suo dono....beh, il suo dono era qualcosa che non si poteva
controllare.
Andò alla finestra e si accorse che la luna era ancora alta
nel cielo.
Davanti a lui si prospettavano ancora tante ore di sonno.
Ma il suo intuito gli suggeriva altro...il suo dono gli suggeriva di
rimanere sveglio e vigile.
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Sono
tornata!
Ovvero...sono
ancora piena di impegni fino al collo ma mi mancate, mi manca efp e mi
mancano le sue fic.
Questo
è solo una piccola cosa che mi girava in testa da un
pò...
Volevo
un pò di commenti al riguardo e poi vedrò cosa
continuare...in fondo ancora ho la seconda parte di "Orgoglio e
Pregiudizio" da pubblicare!
Fatemi
sapere!
Un
bacio e a presto
*MeL*
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