Il futuro è nelle nostre mani e, noi, non saremo più gli stessi.

di xthesoundofsea
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Atena era seduta su una di quelle panchine in un parco vicino. “Vai subito al dunque” le parole di quel Daniel non accennavano a scomparire.
-Io volevo solo essere gentile..- disse mentre si portava le gambe al petto.
I bambini che correvano e giocavano a rincorrersi le facevano ricordare tanto la sua infanzia.
Anche lei era una piccola bambina a cui importava solo pettinare le bambole che il padre le regalava, non pensava certo di dover diventare ‘adulta’ tanto in fretta. Era una meravigliosa mattina di Ottobre e la piccola Atena guardava fuori dalla finestra che dava sul vialetto di pietra. Il padre era appena tornato da lavoro con un nuovo dono per la sua dea, come amava soprannominarla, le baciò la guancia e le sorrise. Quello fu il suo ultimo sorriso prima di scoprire l’inferno. La morte del padre naturale, la perdita di una figura predominante nella sua vita e la comparsa di un’ombra spaventosa e buia: Robert. Crescere non fu facile per lei soprattutto per i continui traumi e violenze che subiva: assisteva alle violenze sulla madre, le urla, le botte, lei che correva a nascondersi ma non serviva a molto visto che allo stesso modo veniva violentata lei. Per una bambina di soli 10 anni non era facile vivere e molte volte aveva tentato il suicidio.
Una mano le si posò sul braccio destandola dai suoi brutti ricordi.
-At, sono io. Stai tremando! Cosa ti succede?-
-N.. Niente Eli, va tutto bene.-
-No che non va bene tesoro. Raccontami.-
-Ho avuto dei flashback.-
-Di tuo padre.-
-Di entrambi.-
-Oh tesoro mio… Dovresti ricordare solo i momenti in cui sorridevi per davvero  e lo so che è difficile, ma almeno provaci.-  Atena sorrise perché non voleva rovinare una giornata così bella.
-Parliamo d’altro!- disse Eli mentre alludeva al ragazzo nel bar.
-Cioè? Di quel Daniel?-
-Si, di quel Daniel.-
-Non ho nulla da dire, bel ragazzo.-
-Bel ragazzo?! Solo questo sai dirmi?!- Atena alzò gli occhi al cielo.
-E cosa dovrei dirti?- le sorrise perché non aveva davvero nulla da aggiungere.
Iniziarono a girare un po’ per quella piccola cittadina parlando e fantasticando sul futuro.
-Sai che fra due settimane dovrò partire per Francoforte?- spiegò Atena.
-Si certo, per gli EMA giusto?-
-Si.. Mi hanno scelto come interprete!- Atena impiegò tutti i suoi 32 denti per fare un sorriso entusiasta.
-Mhh… Speriamo ci sia qualcuno di carino!-
-Che ne dici di controllare tu stessa?-
-Cosa.. COSA?- Eli alzò di un tono la sua voce facendo voltare ogni persona nel raggio di qualche metro.
-Stai calma! Te lo ripeto. Saresti disposta a partire con me?-
-Cioè.. Si.. SI!!- e le saltò subito al collo stringendola al punto di farle mancare il respiro.
-Ora mollami che se mi uccidi non ci arriviamo a Francoforte!- finirono per ridere di cuore e festeggiare per l’intera giornata. 


Lo so che non è quello che vi aspettavate, ma ci ho provato.
Dania. <3 




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