I found my home

di n0pe
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-Cosa fai Jones? Scappi da me?

Mi guardò maliziosa.

Cercavo di darmi un tono, nessuno poteva destabilizzare Killian Jones...almeno cosí credevo.

Ogni singola volta che per errore il mio sguardo incontrava il suo, sentivo ogni piccola particella del mio corpo impazzire. Quella donna mi faceva impazzire, anche se non lo davo a vedere.

Emma Swan, pirata o, come lei preferisce, capitano. 

Sfacciata, sempre con la battuta pronta, inaffidabile e certe volte di cattivo gusto. Era facile dipingerla cosí, ma era cambiata. Me ne resi conto quella mattina, quando credevo che la mia vita sarebbe finita. Stavo per essere interamente polverizzato da un drago. La vidi arrivare in mio soccorso, rischiare la sua pelle per me. Lessi nei suoi occhi quanto potesse amarmi. 

-Swan...

-Ho ucciso il drago, ti ho salvato la vita. Non merito una bacino? Disse guardandomi impietosita

-Perchè l'hai fatto? 

-Cos'ho fatto?

-Perchè hai rischiato tutto per me?

Mi guardó stupita.

-Jones, so per certo che sei abbastanza intelligente da saperlo già.

-Ma voglio i dettagli.

-Killian... Sospiró

-ormai è da tanto che ci conosciamo, è da tanto che non riesco a togliere dalla mia mente i tuoi occhi blu, è da tanto che provo qualcosa e sarei disposta a fare qualsiasi cosa per te.

Rimasi fermo a guardarla, cercando di usare il mio super potere, anche se già sapevo...

-sarei disposta ad attraversare mondi, a viaggiare nel tempo, a seguirti ovunque. 

La guardai negli occhi, aprii le labbra per parlare ma lei mi fermò

- e quando vincerò il tuo cuore Killian, e lo vincerò, non sarà grazie a qualche trucchetto...ma perchè tu mi vorrai. 

La continuai a fissare negli occhi e rimasi totalmente senza parole. Le uniche parole che percepivo nella mia testa erano le sue.

Lei accennò un sorrisetto e iniziò a camminare verso la sua nave.

Volevo seguirla, il mio cuore e il mio cervello non facevamo altro che dire "seguila!" ma le mie gambe non rispondevano al comando. Mi pogiai su un masso e rimasi li per ore, a riflettere della mia vita. Avevo da sempre cercato la felicità, l'amore, la famiglia...senza riuscirci. Ma ora era diverso. Una volta qualcuno mi disse che casa è quel posto che quando vai via ti manca e basta, e a me mancava tutto di lei. 

Tornai a casa con un filo di malinconia, avrei tanto voluto stringerla, e invece per colpa delle mie paure mi ritrovavo solo. Solo lei sapeva come liberarmi da ogni piccolo timore. Il giorno dopo mi alzai prestissimo e andai dritto sulla Jolly Roger. Salii silenziosamente e la trovai sul ponte, seduta su un barile a guardare il mare. 

-È bellissimo, vero? Mi ha sempre affascinato il mare.

Sobbalzó leggermente, poi si voltó 

-Hook... Che ci fai qui?

-Secondo te?

Mi guardó con uno sguardo curioso, si alzò in piedi. Il vento scompigliava i suoi capelli biondi. Si avvicinó a me.

- avevo detto che avrei vinto il tuo cuore, ma non credevo cosí presto.

Sorrisi.

-Beh evidentemente sei molto brava.

Cambió sguardo, divenne impaurito e sorpreso.

-Cosa vuoi dire? Cioè stai insinuando che ci sono riuscita?

-Cosa? Il capitano Swan mette in dubbio le sue qualità? Esclamai maliziosamente

Mi continuó a fissare con uno sguardo disperato e perso

-Killian... Non sai quante volte ho sperato di sentir uscire queste parole dalla tua bocca...

Sorrisi e le presi la mano.

-Lo so Emma.

Mi guardò, sembrava una bimba davanti al suo regalo di natale.

Per circa sei o sette secondi ci fissammo cosí intensamente da poterci guardare dentro, ed entrambi sentivamo solo una cosa...

Ci baciammo! Finalmente potevo sentire le sue labbra sulle mie. Si creó un atmosfera pazzesca, in pochi secondi ci ritrovammo sul letto. L'unica cosa che sentivo era la sua pelle bianca e morbida sulla mia, il suo profumo in tutta la cabina e sulle coperte. Eravamo soli nel mondo, insieme in un'unico corpo. 

Fu cosí che capii di amare Emma Swan, e cosí capii che lei amava me. Finalmente avevo trovato il mio lietofine, finalmente avevo trovato la mia casa.

...

E cosí trascorsero le settimane, i mesi, gli anni. Ogni giorno mi svegliavo con lei al mio fianco, guardandola negli occhi e vedendola sorridere. E ora, ripensando al passato e alle nostre avventure, non mi sembrava vero poterla vedere li, seduta, con nostro figlio in quella piccola pancia. Vedere come, giorno dopo giorno, stavamo creando la nostra famiglia. 





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