Maret uscì dalla camera dopo aver fatto la sua telefonata.
Si sentiva piena di forze come non le capitava da tempo. Con lo sguardo deciso negli occhi li convocò tutti e due ed espose il suo piano.
“Ascoltatemi bene!”esclamò sedendosi sul tavolo della sua stanza
a gambe incrociate.
Jesus la guardò divertito: mai vista più seria, quella
pazza!
“Alcuni giorni fa ho chiesto l’aiuto di un amico e quel
fottuto nero me l’ha ammazzato come un cane. Arlo era un mio cliente, mi aveva
promesso uomini e armi. La mattina dopo, quando sono
andata a casa sua, ho trovato solo una distesa di morti.”
Indicò la bandiera dei pirati che aveva staccato dal panfilo
dell’uomo con un gesto triste “lo devo fare anche per lui, è colpa mia se..”
Si riscosse assumendo un tono duro “Bisogna rifornirci d’armi,
immagino che non vi sarete portati un granché appresso,
per via della dogana.” Li guardò entrambi a turno “Ho chiamato un mio amico,
domani sarà qui con lo stretto indispensabile” dichiarò guardò l’orologio fermo
della stanza “Freira e Lucita sono due ex poliziotte.. fate i bravi con loro,
non ci vanno leggere quelle due, se devono spaccare qualche osso” li avvertì
nuovamente. “Rodas arriverà con loro. Lucita è la sua
donna, quindi...avete capito, no?”
Scese dal tavolo guardandoli seria “questa è gente tosta, Rodas è un ex- marine..”
“Meno male che non è un S.A.S.!”
commentò Natt ridendo e facendo scoppiare in una risata allegra anche Jesus.
“Sì si...fate i coglioni..” Li
canzonò Maret con un sorriso ironico.
“Lavoravano tutti per me. Quando quello stronzo di Jeriko ha
fatto saltare l’aereo e bruciato i campi, se la sono presa piuttosto a male e
hanno giurato di vendicarsi.” Continuò la ragazza con voce funerea “non sono però così ‘specializzati’
come voi due “sorrise guardandoli “per l’artiglieria pesante siamo a posto, la
‘manodopera’ c’è..manca una cosa: riuscire ad entrare
nel villone di Jeriko.”
Scese dal tavolo cominciando a passeggiare su e giù “Non ho
idea di come entrarci, spremetevi le meningi...anche
tu, lo so che qualcosa la dentro nuota ancora.” disse
a Natt ridendo e tirandogli leggermente un ciuffo di capelli.
Jesus scosse la testa guardandola “Come al
solito! Hai preso informazioni? Come è fatto sto tipo?
Che passioni ha? Manchi di dote organizzativa, tesoro”
le disse divertito.
“Oddio, non chiamarmi in quel modo! Mi fa venire la pelle
d’oca!” l’avvertì Maret con tono sofferente “Comunque
so tutto quello che c’è da sapere: gli piacciono i gioielli e i cani. Gliel’ho fatto fuori uno e lo stronzo s’è vendicato! Ha la passione
per le fighette seminude..”
“Sta parte mi piace!”commentò Natt sorridendo serafico.
“Scordatelo!” sbottò Maret inviperita “non pensare neanche
lontanamente di toccarle, all’ultimo che ha provato a farsi una sua donna,
l’hanno ritrovato scorticato nel secchione della
spazzatura e con i propri testicoli in bocca...e non sto scherzando!”
“Ha fatto bene, da una parte!” annuì Jesus guardandola.
“Ma che cavolo dici?”
“Che non si tocca la roba degli
altri…piuttosto chi è sto Arlo?” le domandò serio.
Maret scrollò la testa incredula “Sei
geloso di uno che è morto?!”
“Adesso è morto! E prima? ”
Natt li guardò a turno “mi vado a fare un giro...magari
scopro qualcosa d’interessante”
Quando uscì, Maret ridacchiò
divertita “bene…così posso fare la mia telefonata” disse prendendo il cellulare
e sedendosi di schianto sul letto con una luce furbetta negli occhi.
Jesus le tolse il telefono di mano “Allora? Che hai combinato con questo tipo?” la interrogò serio.
Un silenzio incredulo calò nella stanza “Non ci posso credere..”...non stava scherzando!
Si schiarì la voce facendolo sedere davanti a se “C’ha provato, ha rimediato due calci, siamo diventati amici.
Fine!” decretò togliendogli il telefono.
Jesus grugnì poco convinto.
Diosanto! Pensò Maret stupita. Lo vide che la osservava
ostinatamente e resse il suo sguardo per tutto il tempo “beh…in
effetti voleva sapere la mia posizione preferita” buttò li casualmente
facendolo esplodere.
“Lo sapevo! Stronza traditrice!” esclamò semi
arrabbiato.
“Ma non è successo niente!” ribattè
esasperata.
Jesus ringhiò fra i denti e ad un tratto si voltò a
guardarla con un sorriso ironico “e qual è la tua
posizione preferita?”
Per la prima volta la vide arrossire “fatti gli affari tuoi..”mormorò rigirando il cellulare in mano.
Lentamente strisciò fino a lei togliendole il telefono di
mano “dimmelo..” Sussurrò baciandole la guancia rossa.
“Non te lo dico” ridacchiò spingendolo via “devo chiamare
Lyse, togliti di mezzo” borbottò mentre la placcava sulla schiena cominciando a
baciarla e a passarle le mani addosso.
“Mi costringi a scoprirlo da solo…” le disse sorridendo provocatorio.
Bar Di
Al
Natt entrò casualmente nel locale, accaldato e sudato. Si
sedette stanco sullo sgabello ordinando una birra ghiacciata. Al lo guardò con
occhio critico. “Straniero?” domandò mettendogli davanti il boccale
“Di passaggio” rispose secco.
Una donna attraente gli si avvicinò dopo un po’ “hai del
fuoco?” gli domandò notando la sigaretta Natt la guardò per un attimo...la sua professione era evidente
“certo che ce l’ho o non saresti venuta da me” le
disse allungandole l’accendino.
Pepita aspirò il fumo sospirando “ti va di divertirti un
po’?” gli chiese guardandolo.
Natt scosse la testa “ti ringrazio, ma non è di questo che
ho bisogno adesso” le disse sorridendo “magari un’altra volta”
La donna rise divertita “potrei anche smetterla con questo
lavoro..”
Natt la fissò bevendo la birra ghiacciata “quello che vuole
la signora” disse ad Al facendo girare la donna
stupita “grazie straniero!”
Un bloody mary
comparve fra le mani della prostituta che lo sorseggiò con un’espressione
paradisiaca
“Sei parecchio carina, non potevi
trovarti un altro lavoro?” le domandò il sicario soffiando via il fumo della
sigaretta.
“mah.. uno vale l’altro…cercano
sempre tutti di fotterti” dichiarò con voce triste
“il mio pappone è morto a adesso non so che cazzo fare, straniero”
Natt la lasciò parlare cercando di carpire più informazioni
possibili su quel Jeriko...un bel fetente di prima classe! Pensò alla terza
sigaretta.
Finita la chiacchierata Natt le allungò un sigaro che
portava sempre appreso” fatti una bella fumata…e cambia
lavoro. Sei troppo carina per ridurti a battere.”
Pepita sorrise divertita “mi
ricordi Arlo..sempre gentile e irriverente come te!”
Arlo? Natt sollevò un sopracciglio ..ma
era il nome..
Maret faceva la
puttana?!
S’impose la calma “conosci una che si chiama Valerie?” le chiese svagato.
La prostituta lo guardò sorpresa “si…una bella donna, sempre
triste. Qualche hombre de mierda
le ha spezzato il cuore” gli disse guardandolo timorosa “sei
tu?”
“No non sono io..” Scosse la testa più volte “ma è una tua …collega?” domandò
temendo una risposta affermativa
Pepita scoppiò a ridere ”Por favor! Sono usciti più uomini
piegati in due per il dolore, da questo locale che clienti dalle mie mutande!”esclamò sorridendo.
Natt respirò nuovamente…sempre
la solita, Maret!
Mentre Natt faceva conoscenza con
Pepita, Maret aspettava che quel rompiscatole si addormentasse e la lasciasse
telefonare
“Chi stai chiamando?” le domandò Jesus assonnato.
“Dormi”
Adesso combina un
macello! Pensò l’uomo disperato mentre prima di addormentarsi.
Maret aveva fatto bene i conti. A quell’ora Lyse stava
tornando a casa. Quando entrò il telefono stava
squillando. La ragazza fu quasi tentata di lasciar rispondere la segreteria.
Si sedette sulla poltrona guardandosi attorno…il telefono
squillava incessantemente. Senza Maret quella casa era vuota...e senza Natt…Natt..
“Pronto”
Maret sentì quella voce fiacca e diventò triste “ciao
coinquilina..” Mormorò nel cellulare sentendo gli
occhi pungere di lacrime.
Lyse sobbalzò raddrizzando la schiena “Monique? Sei tu?”
Maret ridacchiò piano “si, come te la passi? Il tuo capo ti fa sempre
impazzire?”
Lyse si appoggiò allo schienale morbido,
togliendosi i sandaletti aperti “non me ne parlare, ho
quasi deciso di mollare tutto e andarmene dalla città”sospirò passandosi
una mano sui capelli legati. Si tolse le forcine e una cascata di capelli ricci
si riversò sulla spalla sinistra.
“Mi dispiace essermene andata senza dire nulla..”
Lyse sollevò le spalle “ sei una stronza senza cuore..”le disse sprofondando nella poltrona. Tolse un cuscino da
dietro la schiena e lo appoggiò sullo stomaco dolorante. Le era venuta la
gastrite a forza di preoccupazioni! “Allora? Che mi racconti? Hai
ritrovato te stessa in India?” le chiese scherzosa.
Maret sorrise “non sono in India, qua fa tanto caldo, la
temperatura ideale per me” le disse appoggiandosi sui cuscini del letto.
“Stai meglio ora? Ti sono passate le crisi esistenziali, mocciosetta?”
mentre parlava con lei si stava spogliando e aprendo
il frigo allo stesso tempo.
“Diciamo di si...c’è una persona
con me…”
“Ti ha trovato?” le chiese all’improvviso con metà
tramezzino in bocca.
“Inghiotti quel concentrato di calorie che stai mangiando! Non
ti capisco se mugugni con la roba in bocca!”la sgridò
divertita. Era come hai vecchi tempi: Lyse preparava
schifezze ipercaloriche e immangiabili e poi si lamentava dei chili in più!
“Scusa!”bofonchiò la ragazza “ho detto..
Jesus ti ha trovato?”
Afferrò la bottiglia dell’acqua scolandosela per un buon
sorso mentre lei parlava…quasi si strozzò sentendo il nome del Natt.
“Che è successo?” la interrogò Maret dura “ è vero che l’hai scaricato?”
Lyse gettò il tramezzino sul tavolo restando un attimo in
silenzio “si..è vero”
“Perché? Non spararmi la cazzata
del lavoro!” Maret si sollevò a sedere incrociando le gambe.
Lyse si tolse il reggiseno buttandolo sul divano davanti a
sé, restando solo con la camicetta addosso…ora si sentiva più libera “è vero, è
stato per quello..e per altro..”confessò mesta “non riuscivo a sopportarlo!
Tu non hai idea di che vuol dire uscire con uno che magari, un’ora prima, ha
ammazzato qualcuno!” le urlò nel telefono “anzi lo sai ma per voi è diverso,
fate lo stesso lavoro!
Io..”
“Lyse..” Maret sospirò nel telefono, scuotendo la testa
confusa “dì la verità..te ne sei innamorata vero?”
Un lungo silenzio...una pausa che
confermò i suoi sospetti “avevi paura che un giorno non tornasse più da te. Il
timore di prendere il giornale e trovare il suo nome nella cronaca nera..”
Lyse annuì dall’altro capo del telefono “si…è vero...su
tutto..” Mormorò depressa “non immagini quanto mi
manchi, quello stupido pallone gonfiato”
Maret rise divertita, svegliando Jesus. Le tolse il telefono
debolmente “ciao Lyse..” La voce allegra della ragazza
lo fece sorridere “non so che consiglio ti sta dando la
psicopatica ma tu non darle retta!” le disse sbadigliando.
“Ma la finisci? Sto cercando di
farli tornare insieme!” sbottò Maret offesa.
“Perché non ti vai a fare un giro?
Ci parlo io con lei” le disse piano.
Marito gli scoccò un’occhiata lunga e scettica. Con un
grugnito si alzò afferrando i vestiti e
rinchiudendosi nel bagno.
“Ok...la strega è andata, dimmi tutto”
Quando attaccò Jesus era il ritratto
della serietà…non riusciva a crederci. Ma che gli
saltava in testa a quel citrullo?
Trovò Maret nella sua stanza che continuava a guardare i
suoi appunti, con una penna in bocca e lo sguardo concentrato. “E’ successo un
bel guaio, hai visto quel deficiente da qualche parte?” le chiese serio.
Maret scosse la testa mentre cercava d’ incastrare
tutti i pezzi : le ci voleva un’occasione mondana o qualcosa del genere per
riuscire a introdursi nella villa e schienare Jeriko. Ad una festa la
sorveglianza sarebbe sicuramente diminuita. Sarebbero stati tutti troppo
occupati a badare agli ospiti di riguardo che alla sorveglianza esterna. La
polizia era corrotta fino al midollo in quella città e non si sognava di
mettere mai piede nella villa di Durante.
L’irruzione di Natt, come al solito
caciarone e ridacchiante, la distrasse “è arrivato il deficiente che cercavi “ mormorò
a Jesus soprappensiero.
“Mentre voi fornicavate come animali
ho scoperto un sacco di cose interessanti!”esclamò il sicario guardandoli a turno.
“Cioè? Che è
un gran figlio di puttana lo sapevo già!” commentò sarcastica Maret
“Quel tipo è un infame della peggior specie! Secondo me per
rilassarsi strangola gatti!” sbottò Natt
sedendosi in terra e osservando gli
appunti di Maret
“Non mi stupirebbe il contrario!” affermò la ragazza
cercando di riprendersi i suoi fogli. Natt glieli tolse dalle mani e gli diede
un’occhiata veloce con aria divertita. Li gettò da un
lato dopo averli letti “A proposito, la tua amica Pepita ti saluta” le disse
allegro “simpatica ragazza ma brutta professione!”
“Chi è Pepita?” domandò Jesus guardandola male.
“Una prostituta amica sua” decretò incrociando le gambe
sotto di sé.
Jesus la guardò incredulo. Maret lo fissò di rimando “e
allora? E’ una brava ragazza, lavorava per Arlo”
“Maret! Facevi la prostituta?!”
“Ma che ti salta in testa?!” urlò
la ragazza arrabbiata “sta zitto che è
meglio!”
Guardò Natt che rideva divertito “e tu continua…hai fatto il
bravo con lei?”
“Come no? Le ho offerto anche da bere!” esclamò continuando
ad osservare il viso stravolto di Jesus “finiscila, esisti solo tu per lei!”
gli disse tirandogli la penna con cui Maret stava
scrivendo.
Guardò la ragazza serio “ ci sarà
un festino fra poco...direi che potremmo infilarci quatti quatti e sforacchiarlo
un po’”
Maret s’illuminò “l’occasione che cercavo! E bravo Natt! Qualcosa sai fare,
oltre che sparare cazzate!” decretò contenta.
La voce di Jesus giunse fino a loro seria
e tesa “fra quanti giorni si terrà?” gli domandò con aria cupa.
“Dopodomani, abbiamo tutto il tempo per organizzarci! Meno male,
mi stavo rompendo a sentirvi scopare
come ricci!”
Una violenta botta in testa lo fece
imprecare “la devi finire, imbecille!” urlò Maret infuriata e rossa.
Jesus si alzò dal pavimento e fissò Natt serio...troppo
serio “Kluge…devo parlarti, seriamente e da uomo ad
uomo”
Il sicario si stupì: quando lo chiamava per cognome era
presagio infausto!
Scrollò una mano divertito “la
finisco di fare battutacce, lo prometto!”
Ma Jesus non rideva e continuava a fissarlo “Maret, vatti a
fare un giro..”
Quel tono l’aveva già sentito una volta: presupponeva uno
scoppio d’ira funesta a cui lei non intendeva assistere.
Quando se ne fu andata con la curiosità
che la divorava, Jesus chiuse la porta a chiave affondando le mani nelle tasche.
Cominciò a girovagare per la stanza mentre l’amico lo
guardava comodamente appoggiato al bordo del letto, giocherellando con gli
occhiali da sole e guardandoli controluce per trovare eventuali segnacci.
Jesus si schiarì la voce prima di investirlo “Ho fatto una
chiacchierata con Lyse..”
A quel nome l’uomo s’incupì e lo guardò.
“E’ vero che sei scappato da casa sua dopo che ti ha
detto…di quella faccenda?” Si voltò verso di lui nervoso “capisco
essere preso in contropiede...ma addirittura scappare! Ma
sei idiota? Che ti salta in testa!” gli urlò contro
incredulo”e tutto perché è una a cui piace aspettare?!”
“Senti, siamo stati insieme cinque mesi e non è mai successo
niente fra di noi. Poi una sera…sai come va no? C’è
l’atmosfera, le candele, i violini…. Me se ne esce con
quella confessione!”
Si alzò in piedi, cominciando a girare
terrorizzato “mi è letteralmente preso un infarto!”
Lo guardò con due occhi supplichevoli a cui Jesus rispose
con un’occhiataccia “non hai scuse, imbecille!” lo
sferzò senza pietà. “lei è ancora innamorata di te. Se voleva farlo è perché..”
Natt lo interruppe serio “è per quello che sono scappato..”
Si sedette sul letto depresso, sprofondando le mani nei
capelli neri “non me ne importava niente di aspettare, stavo troppo bene con
lei per perdermi in simili dettagli...e tu sai che per
me, non è un dettaglio trascurabile, il sesso!”
Jesus annuì più volte con una smorfia divertita “lei ti ha
detto che ti amava e ti si è offerta su un piatto
d’oro...e tu come un coglione sei fuggito
perché ti sei accorto di ricambiarla. La scoperta è stata troppo pesante e hai
pensato bene di prendere la porta…mi ricordi Maret!”
finì divertito.
Natt scosse la testa serio “quanto
le odio, ste stronzate da donna!” sbuffò gettandosi
sul letto di faccia ”aspettare l’uomo giusto..mah…mi
è preso un colpo quando mi ha guardato in quel modo, sembrava che esistessi
solo io..” Strusciò il viso sul lenzuolo stropicciato “da una parte mi faceva
molto piacere, non immagini quanto...ma era una responsabilità troppo grande,
per uno come me!”
Si voltò sulla schiena guardando il soffitto “lei ci teneva.. e se non fosse andato bene? Se avessi
sbagliato?”
Jesus lo ascoltava quasi commosso. L’unico discorso serio
che avessero mai fatto in tutti quegli anni!
Natt si alzò appoggiandosi ala finestra, il sole stava
calando sempre di più “mi sono chiesto che diavolo ci facesse quello schianto con...con un rifiuto, diciamocelo pure! Lyse merita di
meglio..”
Il tono si affievolì mentre il sicario si schiariva la voce
“ho cominciato a comportarmi male, a dirle cazzate…tipo che avevo ammazzato un
bambino...neanche lavoravo in quel periodo!Sono stato 5
mesi a girarmi i pollici!” gli disse divertito “quando mi ha liquidato ci sono
rimasto lo stesso di merda. Sapevo che l’avrebbe fatto ma non mi aspettavo che
facesse così..” Guardò in terra
depresso “..male..”
Jesus lo riscuotè dal suo stato di
torpore con una frase che lo colpi alle spalle come un pugnale “Beh, datti una
svegliata, cazzone. Tra una settimana Lyse si sposa!”