l'inizio della fine

di gabriellogan
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CAPITOLO 1: LE CONSEGUENZE
 
Il mondo sembrava giunto alla conclusione. Aveva raggiunto il suo limite, o almeno era quello che sembrava. Non era riuscito a sopportare il peso di un’altra guerra. Quest’ultima era la terza guerra mondiale. Le conseguenze erano devastanti. Aveva distrutto le più grandi città del pianeta. Parigi era rasa al suolo e i palazzi più alti erano ormai ridotti a meno di tre metri. Gli Champs Elisèes, l’Arc de Trionphe e la Tour Eiffel  erano ormai degli ammassi di polvere e macerie. L’isolotto di Notre Dame, da cui era nata Parigi, era ormai sommerso dalla Senna. New York era una discarica. Empire State Building era un ammasso di ferro arrugginito. I resti della statua della libertà era ormai persi nei fondali oceanici. Roma il capoluogo italiano sembrava quasi parte del terzo mondo, che non sembrava poi tanto male in confronto al resto del pianeta. Ciò che restava dei vecchi monumenti, come il Colosseo o il Palazzo Madama, era unicamente polvere. Ormai esisteva solo un vago ricordo delle città. Un’immagine ormai sfocata. La quantità di polvere introdotta nell’atmosfera creò un aumento dell’effetto serra, causando un crollo della temperatura in tutto il mondo. Si creò un inverno lungo dodici mesi. L’umanità sembrava estinta, assieme alla maggioranza della flora e della fauna, ma dopo qualche anno c’è qualcosa che spicca da una regione italiana. È la luce.




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