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Le Cronache di
Londra
In un appartamentino di un quartiere
periferico di Londra, due ragazzi se ne stavano, abbracciati, a coccolarsi sul
divano del soggiorno; ma in realtà non erano due ragazzi normali, bensì due re
del regno di Narnia.
I loro nomi erano Caspian ed Edmund.
Per
tutti, Caspian non era che Caspian Ford, un normalissimo ragazzo venuto
dall'America, cugino dei tre Pevensie.
Grazie
ad Aslan, egli aveva potuto iniziare una nuova vita sulla
terra, ed anche se gli mancava Narnia, nulla poteva essere paragonabile allo
starsene abbracciati al suo Edmund; e poi, la tecnologia terrestre lo
entusiasmava! C'erano talmente tante cose che poteva fare che le sue giornate
erano sempre piene.
Negozi da visitare, tante nuove esperienze da
provare, cose da imparare...
E poi c'era anche un altro motivo per cui
adorava Londra: lui era morto a Narnia, esprimendo come ultimo desiderio quello
di visitare il luogo da cui veniva il suo amore; ed Aslan lo aveva
accontentato.
Ed ecco la ragione per cui ora poteva trovarsi
a Londra, nell'appartamento di Edmund, con quest'ultimo che gli accarezzava i
capelli e che, quando rientrava la sera, era sempre disposto a fare l'amore con
lui.
Era bello poter vivere normalmente, con
semplicità, potendo essere niente più che se stessi.
"Cosa
facciamo stasera?"
Chiese all'improvviso la voce di Edmund,
mentre continuava ad accarezzare i suoi capelli.
"L'amore." Rispose quest'ultimo, facendo
ridere il suo compagno.
"Certo, ma oltre quello?"
"Potremmo vederci con i tuoi fratelli,
Eustachio e Jill..."
"Sarebbe bello, ma penso che Lucy non potrà
esserci per via del suo nuovo impiego."
"Chiamala comunque, forse dopo il lavoro vorrà
fare un salto!"
Edmund annuì alla proposta, e prese il
cellulare dalla tasca mentre Caspian lo osservava con attenzione comporre il
numero, sempre molto incuriosito dall'abilità con la quale il suo compagno usava
quell'aggeggio. Ovviamente anche Caspian aveva imparato come usare il cellulare,
ne aveva uno tutto suo ma non era mai stato capace di usarlo con la rapidità di
Edmund.
Alla fine della conversazione, Edmund
riagganciò, e spiegò
"Andiamo a mangiare fuori, ci saranno Susan e
Nathan, insieme a Peter, e poi anche Jill ed Eustachio."
"Ti
amo." Rispose semplicemente Caspian.
"Anch'io ti amo, Cas!"
E si
baciarono, le loro lingue intrecciate in lenti movimenti sensuali, finchè non
senza una certa riluttanza, si staccarono, ed Edmund, con un pericoloso
luccichio negli occhi, esordì con la frase
"Fatti
vestire!"
Caspian ricambiò lo sguardo, e senza opporsi
in nessuna maniera si fece guidare nella loro camera da letto dove, sotto
consiglio di Edmund, provò svariati abiti fino ad ottenere l'approvazione di una
camicia scura, aperta sul petto, e dei jeans quasi dello stesso colore. Per
quanto riguarda le scarpe, optarono per un paio di Nike bianche.
"Caspian, stai benissimo! Ora sarà difficile
trovare qualcosa che mi possa rendere bello come te!" Disse strizzando l'occhio
al compagno, che rispose subito a tono con un "Scemo! Tu stai bene con tutto!" e
baciò le labbra di Edmund che ricambiò con tutto l'amore che aveva.
"Dai
Cas, fammi vestire..."
"Posso guardarti?"
Edmund
annuì, svestì gli abiti da casa, e scelse per sè un pantalone marrone, una
camicia bianca, e una giacca di jeans.
Poi si
voltò verso Caspian, ed entrambi lasciarono scorrere i loro occhi sul corpo
dell'altro.
"Possiamo andare." Disse infine Edmund, ed
uscirono di casa, tenendosi la mano.
CoNtInUa....
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