Quando la luna è solare

di Tsuki 96
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Chapter 0

 

Mary osservava le goccioline scivolare lungo la superficie vitrea del suo bicchiere di tè freddo, soffermandosi sui riflessi della luce. Attorno a lei, i clienti della locanda si intrattenevano in discorsi differenti; lei non ascoltava, come loro ignoravano la sua natura estranea. Era talmente immersa nei suoi pensieri, per lo più tristi e negativi, che solo qualcosa di particolare avrebbe dovuto accadere per ridestarla. E arrivo di lì a poco.

Erano infatti passati solo dieci minuti da quando le avevano portato la bevanda, che percepì nell’atmosfera qualcosa di non umano, come lei, ma anche diverso da lei. Alzò gli occhi verso la persona che si era fermata davanti al tavolino, comparendo dal nulla; e nessuno sembrò farci caso.

- È permesso? – chiese l’uomo dai capelli estremamente chiari e lunghi, facendo riferimento alla sedia vuota di fronte a lei. Aveva una voce cristallina e allo stesso tempo subdola, gli occhi di un colore che la fanciulla non riusciva a identificare a causa del riflesso delle luci.

La fanciulla lo fissò intensamente dopo aver annuito con un lieve cenno del capo, mentre egli prendeva posto sorridendole con gentilezza.

- Cosa ci fa una giovane ragazza come te, tra membri di una razza diversa? – domandò, andando dritto al punto.

Mary abbassò il viso sul bicchiere, accarezzando il bordo con gesti molto aggraziati delle dita, al fine di nascondere o placare il suo lieve nervosismo.

- Potrei porle la stessa domanda, signor…?

- Sakamaki. Ma sono conosciuto meglio, tra i miei fratelli, come Karlheinz. Vedo che siete molto diretta con le vostre parole, Mary Flyer.

- Suppongo sia lei il vampiro di cui parlava mio padre alcuni anni fa. Non ha proprio una bella fama, dalle mie parti – Karl sorrise sardonico e stava per commentare quando Mary continuò – ma essendo solo voci di corridoio, non ci faccio caso. Io giudico in base ai miei sensi e alle mie osservazioni. Comunque, penso che lei sia qui per propormi qualcosa. Erro?

Karlheinz sorrise di nuovo, mieloso.

- Esattamente, Mary Flyer. Suo padre ha mai accennato ai miei figli, tra i vari insulti attribuitimi?

 

Due sere dopo Mary era di fronte all’enorme cancello di una villa abbastanza ampia, di stampo gotico ed evidentemente aristocratico. E percepiva la presenza di sei vampiri all’interno.

Nella sua testa, si chiedeva se la sua scelta non fosse stata troppo azzardata; ma alla fine si trattava pur sempre di lei: Mary Flyer improvvisava la maggior parte delle volte, o così pareva a primo impatto con la sua persona. Infatti, solo dopo si potevano scorgere i nessi tra le sue azioni.

 





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