Never say goodbye
Solo se...
Solo una piccola
nota prima di iniziare: questa fic è la continuazione della mia one-shot “Ogni
volta”! Spero che vi piaccia!
W.
Solo se...
Harry si versò
una tazza di thè, lanciando un’occhiata a Draco, seduto sul divano. Stava
leggendo un libro. Erano passati due giorni da quando Draco era comparso a casa
sua e gli aveva chiesto se poteva ospitarlo per un po’ di tempo. Harry non
sapeva più cosa pensare: era felice di averlo accanto a sé, di vederlo ogni sera
prima di addormentarsi e la mattina dopo quando si svegliava, ma al contempo era
confuso e irrimediabilmente insicuro. Non voleva spaventarlo con l’intensità dei
suoi sentimenti, non voleva stargli troppo addosso, così si limitava a
comportarsi come se lui non ci fosse, rivolgendogli solo raramente la parola e
cercando di evitare il contatto fisico, se non era Draco a volerlo. Harry non
aveva mai capito come comportarsi con lui, se diminuiva la distanza tra loro,
Draco si ritraeva, spariva per intere settimane, ma alla fine tornava da lui,
senza una spiegazione, senza una parola, fingendo che nulla fosse accaduto.
Harry si
accomodò sul divano, prendendo il telecomando.
“Ti da fastidio
la tv?” chiese scoccando un’occhiata al ragazzo, seduto poco distante da lui.
Draco si strinse
nelle spalle continuando a leggere. Harry sintonizzò l’apparecchio su un vecchio
film, era una commedia non particolarmente brillante, ma i talk show, zeppi di
gente che urlava e di affermazioni scontate e banali, lo irritavano. Si appoggiò
allo schienale del divano, quando una stana pesantezza gli scese sulle palpebre.
Quella mattina si era alzato presto, anche se non doveva andare al Ministero.
Adorava il suo lavoro di Auror, per fortuna era Ron il suo compagno, a loro due
bastava una parola, un’occhiata per capirsi al volo. Purtroppo però il suo
lavoro era faticoso e impegnativo e spesso lo portava lontano dall’Inghilterra.
Si rigirò sul
divano, cercando una posizione più comoda.
Sentiva una
piacevole sensazione di calore avvolgerlo e una voce nota chiamare il suo nome.
“Harry”
Harry aprì gli
occhi, accorgendosi solo in quel momento di essersi accoccolato al corpo di
Draco, mentre dormiva. Aveva una coperta stesa sulle gambe.
“Mi devo essere
addormentato” bofonchiò, passandosi una mano sugli occhi e risistemandosi gli
occhiali sul naso “scusa se ti sono venuto addosso” mormorò in fretta.
“non importa”
rispose Draco, abbassando lo sguardo sul libro che stava ancora leggendo “Il tuo
amico idiota ti ha lasciato un messaggio in…come si chiama?” continuò il
ragazzo, indicandogli con un cenno del capo il telefono.
“Ah segreteria”
biascicò Harry, sbadigliando. Si avvicinò al telefono e fece riavvolgere il
nastro.
“ciao Harry,
sono Ron! Volevo chiederti se domani ti andrebbe di venire a cena da noi. Fammi
sapere. Hermione ti saluta”
Il beep
prolungato segnalò la fine del messaggio. Harry si passò una mano sulla nuca,
tornando verso il divano.
“Ci andrai?”
domandò Draco, evitando di guardarlo in viso. Harry scrollò le spalle.
“Non lo so…tu
sarai ancora qui?” replicò, senza far emergere la sua angoscia. Non voleva che
Draco se ne andasse, ma al tempo stesso sapeva che se avesse espresso a voce o
se avesse anche solo parzialmente lasciato trasparire i suoi sentimenti, Draco
si sarebbe allontanato da lui ancora più in fretta.
“Non lo so.
Magari domattina me ne andrò…”
Harry emise un
sospiro. Doveva aspettarsi una risposta del genere, però sentirla gli faceva
male, lo lacerava dentro. La ferita riprendeva a sanguinare, il dolore a
pervaderlo.
“Come vuoi…se
vuoi restare ancora per me non ci sono problemi” disse, in tono casuale. Si alzò
riportando la tazza vuota in cucina. Si puntellò con le mani sul tavolo,
abbandonando la testa tra le braccia tese. Non voleva che se ne andasse, ma non
sapeva nemmeno come farlo restare. Si sentiva impotente e incredibilmente solo.
“Per te è
uguale, vero?”
Harry risollevò
il capo di scatto, udendo la voce di Draco, fredda e distaccata, provenire dal
salotto. Tornò nell’altra stanza, fermandosi sulla soglia, con lo sguardo
puntato sulla testa bionda dell’amante.
“Cosa?” mormorò
incrociando le braccia sul petto, mentre Draco si alzava e si voltava verso di
lui.
“Per te è sempre
uguale…che io ci sia, che io non ci sia…”
La sua voce era
carica di emozione. Il suo labbro inferiore tramava leggermente e le sue mani
erano chiuse a pugno lungo i fianchi. “Con te è sempre così…mi lasci entrare nel
tuo letto, ma poi…poi so che devo andarmene, non è così? Ti ho chiesto di
restare e tu hai acconsentito, purché non ti stessi troppo tra i piedi, purché
non entrassi a far parte della tua vita radicalmente”
Harry aprì la
bocca per rispondere ma scoprì di non poter emettere alcun suono. Tutto quello
che gli stava dicendo Draco non aveva senso…alcun senso. Puntò lo sguardo sul
pavimento, prendendo un profondo respiro. La sua mente era vuota, tabula rasa.
Era confuso, stordito…Quando risollevò gli occhi si accorse che Draco si stava
dirigendo rapidamente verso la loro camera da letto. Harry lo seguì, sentendo il
suo cuore aumentare improvvisamente i battiti.
“Draco…” lo
chiamò, ma lui non si fermò.
“Mi sono
stufato, Harry. Mi sono stancato di dover sempre calpestare il mio orgoglio, di
venirti dietro…malgrado tutto.”disse il ragazzo biondo tutto d’un fiato, mentre
raccoglieva le sue poche cose e le infilava in un borsone, sempre senza guardare
direttamente Harry “Mi sembra fin troppo chiaro che tu non mi voglia intorno…non
mi hai rivolto la parola in questi giorni…”. Si bloccò di colpo quando Harry gli
strappò di mano il maglione che stava per riporre nel borsone.
“Io non ti ho
rivolto la parola” sbottò il ragazzo moro, furente “Solo perché non sapevo cosa
dirti… perché temevo che solo dicendo qualcosa di sbagliato tu fossi scappato,
come fai sempre… sei tu che entri e esci dalla mia vita, come ti pare…”
Harry mollò il
maglione sul letto, uscendo dalla stanza a grandi passi. Si coprì la faccia con
le mani per un istante, mordendosi forte il labbro inferiore. Ancora una volta
Draco si rivelava essere un mistero. Non sapeva come trattarlo, non sapeva che
cosa dire o fare…non sapeva come allontanarsi da lui e non sapeva come
avvicinarlo.
Lo sentì
fermarsi appena dietro di sé. Trascorsero alcuni secondi di silenzio, prima che
l’ex Serpeverde riprendesse a parlare.
“Io…scappo ogni
volta, perché ho paura che tu mi dica di andarmene…così me ne vado, prima che tu
me lo dica…”
Harry riabbassò
le mani, fissando un punto di fronte a sé. Percepiva Draco in piedi a qualche
passo di distanza da lui, ma non si voltò.
“Io cerco…cerco
di starti lontano…cerco di cancellarti dalla mia vita, ma non ci riesco. Anche
sapendo che tu non provi nulla per me…ogni volta non riesco a…”
Harry si girò
lentamente verso di lui. Le sue labbra erano piegate sorprendentemente in un
mezzo sorriso. “I-io non ti ho mai chiesto di restare, perché avevo paura
che…tu…non volessi sentirtelo dire. Non ho mai desiderato che te ne andassi”
Harry compì un
passo verso di lui. Lo accarezzò su una guancia, passando poi una mano tra i
suoi capelli biondi. “non ho mai desiderato tanto qualcosa in vita quanto che tu
rimanessi con me…non so quanto avrei dato o cosa avrei potuto fare per sentirti
parlare così…”disse, guardandolo negli occhi e baciandolo lievemente sulle
labbra e sulla punta del naso.
“Siamo stati due
stupidi, Potter” mormorò Draco, prendendo la sua mano e deponendovi un bacio sul
palmo.
“Resta…ti
prego…” sospirò Harry, avvicinando nuovamente le labbra a quelle dell’altro.
“dillo ancora”
rispose Draco, attirandolo contro di sé e circondandogli la vita con un braccio.
“Resta con
me…voglio addormentarmi e svegliarmi ogni giorno con te accanto”.
Harry sfiorò le
labbra di Draco con le proprie, immergendo entrambe le mani tra i suoi capelli.
Quando le loro bocche si unirono in un bacio lungo e appassionato, Harry avvertì
qualcosa sciogliersi dentro di sé, la ferita smettere di sanguinare. Perché
aveva avuto così paura di rivelare a Draco quello che provava per lui? Perché
avevano giocato a quel gioco crudele per così tanto tempo?
“Resterò”
sussurrò Draco, quando si separarono. “ma dovrai convincermi, Potter” concluse,
prendendolo per mano e conducendolo verso la camera da letto, mentre un sorriso
malizioso si dipingeva sulle sue labbra.
FINE
Ed eccoci
arrivati alla fine anche di questa breve one-shot. Spero che vi sia piaciuta”
ringrazio tutti coloro che hanno commentato Ogni Volta e anche l’ultimo capitolo
di Out Touch…lo so che devo finire questa fic, ma mi dispiace troppo! ;_;
Beh non mi resta
che dirvi: alla prossima!
Un bacio e
grazie ancora a tutti per essere così carini! Siete molto gentili a lasciarmi
sempre recensioni! E’ grazie a voi che continuo a scrivere!
A presto
Willow
p.s. ah mi stavo
dimenticando! Ho iniziato anche una fic nella sezione Fanfic su attori…se
vorreste leggerla mi farebbe molto piacere! Grazie ^_^
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