CAPITOLO
1
TUTTO
E’ CAMBIATO
Lou
era tornato. Kanata e Miyu non credevano ai loro occhi, eppure lui era
lì
davanti a loro; era cresciuto davvero tanto: per essere un ragazzo di
15 anni
era piuttosto alto, ma il suo viso, anche se più sfilato non
era cambiato, e
aveva conservato quell’espressione dolcissima a cui Miyu non
poteva resistere.
-
Siete voi?… mamma… papà?-
-
Certo che sono loro, signorino Lou, non li riconosce più?-
Baumiau era sbucato
dalle spalle di Lou. Per Miyu e Kanata non c’erano
più dubbi.
-
Lou, piccolo mio!!!- Miyu, permettendo alle lacrime di rigarle il
volto, accolse
il ragazzo che correva verso di lei per abbracciarla e darle un bacio,
che aveva
atteso con impazienza e sognato durante tutto il tragitto. Poi si
rivolse a
Kanata:- Ciao papà!-, e abbracciò anche lui.
Mentre si compiaceva
dell’abbraccio forte del padre, non notò che una
bambina, confusa per quello
che accadeva, gli tirava i pantaloni, per attirare
l’attenzione. Quando se ne
rese conto, esclamò:- Ma… questa chi
è?-
Miyu
si asciugò le lacrime, e con soddisfazione
presentò la piccola a Lou.
-
Questa… è Mai, tua sorella!-
-
M-ma allora siete diventati davvero dei genitori.- Miyu e Kanata
arrossirono
imbarazzati: dopotutto anche se il loro aspetto fisico era cambiato, i
loro
caratteri erano rimasti sempre gli stessi!!!
Lou
continuò:- Baumiau mi ha raccontato quello che non
ricordavo, praticamente
tutto… perciò adesso conosco l’intera
storia, e… vi voglio
ringraziare, perché siete stati degli ottimi genitori
nonostante foste
solo dei ragazzi. Voi per me rimarrete per sempre i miei secondi
genitori… è
anche per questo che ho affrontato questo viaggio per rivedervi, e
poi…-
Kanata e Miyu erano molto contenti delle parole di loro
figlio…- ecco io
vorrei…restare a vivere un po’ qui sulla terra!!-
-
Eh? Ma Lou, dici sul serio? E i tuoi genitori cosa ne pensano in
proposito?e…
e non ti mancherà il pianeta Otto?-
-
No mamma, non mi mancherà. Comunque ho il permesso dei miei
genitori, che sono
stati ben contenti che io vi venissi a trovare! Non dimenticheranno mai
quello
che avete fatto per me! E poi qui ci siete voi, e io avevo
così tanta voglia di
rivedervi… il nostro addio non è stato dei
migliori a quanto pare!- Miyu
abbassò lo sguardo: ricordava ancora con dolore gli strilli
di Lou e lei che
non lo aveva neanche degnato di uno sguardo. Il ragazzo si rese conto
della
reazione della madre, e tentò di tirarle su il morale.
Intanto Kanata,
stranamente, fremeva.
-
Non ti preoccupare mamma, oramai sono qui, e potremo vivere di nuovo
insieme!!!-
Un
sorriso illuminò il volto di Miyu, dopo di che
abbracciò Lou.
-
Avanti, rientriamo in casa, davanti ad una tazza di the ci racconterete
tutto…
a proposito, Baumiau tu come mai lo hai seguito? Mi sembra che Lou sia
abbastanza grande per avere ancora un alien-sitter!!!-
-
Beh, ecco… la Terra mi mancava tanto, e poi…
avevo una voglia matta di dango,
così…-
-
Lo immaginavo, sei sempre il solito Baumiau!!!-
L’alien-sitter
era arrossito, e Miyu era esplosa in una risata, che fece quasi
spaventare la
piccola Mai, la quale non aveva mai visto la madre ridere
così… peccato che
se non rideva più tanto spesso c’era un
motivo…
-
Miyu, Lou… scusate ma io devo proprio scappare. Ho un
appuntamento di lavoro,
ciao!- Kanata corse via salutandoli a stento con la mano. Miyu
s’incupì, e
Lou se ne accorse: qualcosa non andava.
Miyu
si voltò di scatto e disse con voce grave:- Entriamo in casa
-.
Mentre
sorseggiavano il the, Lou chiese a Miyu il motivo del comportamento di
suo
padre.
-
Vedi Lou… Kanata ora lavora… fa il traduttore,
pensa! Il suo lavoro consiste
nel tradurre in inglese incontri di lavoro e non, ed è molto
importante; lo
tiene molto occupato come vedi…-
-
Questo non è un buon motivo per andarsene senza neanche
salutarti!- Baumiau era
rimasto molto sorpreso dal comportamento di Kanata, e non si spiegava
un tale
cambiamento da parte sua. Miyu, a quella affermazione
sospirò, e ciò
significava solo che lei già da tempo era angustiata per
questo motivo.
Tanto
per cambiare discorso, Baumiau propose a Lou di andare a fare un bel
bagno, così
Miyu si ritrovò da sola. Seduta in camera da pranzo, con Mai
sulle gambe che
giocava, ripensò al suo passato, e ai giorni felici che
aveva trascorso con suo
marito.
Continua |