Your smell

L’auto sfreccia sulle strade della costa,
i tuoi capelli sono inermi di fronte al vento,
era da tanto che non ti sentivi così libera.

Corri, senza sosta, senza meta,
non sei mai stata così veloce, vero?
Mai. Tu che nella vita hai solo arrancato.
Sei sempre rimasta indietro, sempre.

Tu, piccolo e candido bocciolo.
Ancora troppo giovane, inesperta, immatura,
non senti ancora il peso degli anni.

Mi guardi e sorridi,
fuggendo da chissà cosa, da chissà chi.
Dalle nostre case, fuggiamo persino,
dalle nostre stesse vite, deboli.

Eppure io non son così, come te,
so cosa significa essere maturi, responsabili,
ma ti guardo e rispondo al tuo sorriso.

Sei bella, rubata a chissà quale pianeta
tu, figura ancestrale, dalla forza innata.
Sei bella e dannata, libera e scatenata.
Il vento è la tua forza, la tua dimora.

Sei una signora della natura,
una tenera madre,
una spietata matrigna.

Sei un connubio di donne, di ragioni, di illusioni.
Guardi il paesaggio indifferente,
non sei turbata, non più.
Adesso la vita è più facile, adesso la viviamo.

Assaporiamo ogni momento,
come se fosse l’ultimo.
Ti bacio, e godo del tuo profumo.
Mai state così incantevoli le rose.