Dedicata solo a
te mia sorellina Susy,
per dirti quando
ti voglio bene,
per augurarti
tanti auguri e
per ringraziare
per avermi fatto
scoprire
"Air Gear".
Ti augurò una
buona lettura...
LA FAVOLA DELLA RANA E DELL'UCCELLO
"Io, una
rana in un pozzo che non dovrebbe neanche pensarci.
a nuotare in mare,
o a fare immersioni di profondità.
Sai perché
quando una rana nasce, non è il mare che vuol
raggiungere ma
il cielo.
La rana non
conosce l'immenso mare ma a che il cielo è alto.
Dato che la rana
vive in un piccolo mondo, conosce il valore
della libertà
meglio di chiunque altro."
-tratto dal 10°
episodio Air Gear-
Era appena
iniziata un'altra giornata a casa Noyamano, Ikki si era svegliato da una specie d'incubo, forse aveva
mangiato tanto ieri sera per festeggiare la formazione del loro team "Kogarasumaru". Aveva provato ad alzarsi ma qualcosa lo
impediva, infatti, vide Akito che se stava bello
abbracciato a lui, ormai si era istallato a casa sua e sopratutto nel suo letto
e nonostante tutti i tentativi provati, era sempre lì accanto a lui pronto a
stringersi al suo braccio come un koala o voleva fare il bagno insieme o
baciarlo in qualsiasi momento. Era un po' esasperante la situazione per lui ma Akito non lo capiva. Aveva cercare di spostare il suo
braccio ma guardandolo dormire con quell'espressione dolcissima, si era
intenerito e non se la sentiva di svegliarlo e rimanendo lì, ricordandosi la
prima volta che da Agito era diventato Akito per
avvisarlo di scappare e che era arrossito quella vocina dolce e faccina carina,
aveva realmente pensato che Akito aveva una faccina
carina? Forse era tutta quella situazione o semplicemente stava impazzendo.
-Buongiorno Ikki-kun-
Se l'era trovato
sopra di sé, a pochi cm dal suo viso e si era sporto un po' per dargli il bacio
del buongiorno come tutte le mattine. Ikki
aveva cercato di fuggire da lui ma aveva fatto un gran casino mentre Akito pensava che Ikki stesse
giocando.
-Cose questo
casino?- disse Mikan aprendo la porta.-Cosa stai...
Mikan vide Akito sdraiato sul letto con il pigiama sbottonato e Ikki gli aveva sfilato il sotto.
-Non volevo
interrompevi- disse Mikan maliziosa.-continuate pure-
-Non è come
sembra- disse Ikki nascondendo il sotto del pigiama e
sta per aggiungere qualcosa ma Akito aveva circondato
le braccia al suo collo e spingendosi un po' per baciarlo. Allora Mikan aveva deciso di lasciarli soli.
Ikki si era subito
liberato dal suo bacio e lo aveva spinto a terra.
-Devi smetterla
di baciarmi-
-Ma Ikki-kun io ti amo-
-Te lo dico ora
per non ripeterlo in futuro, a me piacciono le ragazze
Akito fece una faccia
triste a quella dura confessione e vedendo Ikki
uscire dalla camera, lasciandolo solo. Ricordava bene la favola della rana e
del pozzo raccontatogli da Ikki e di come la rana fu
salvata dall'uccello che tanto ammirava e della quale si era innamorata e dai
suoi amici, la rana aveva baciato l'uccello per ringraziarlo e per la storia
raccontata, ora era felice di volare nel cielo insieme al suo amato uccello e
ai suoi amici. Questa sarebbe accaduto se l'uccello avesse baciato la rana ma
non accadde. L'uccello non l'aveva mai baciata e la rana era rimasta per sempre
rana incapace di volare.
Akito era quella rana
e sapeva che Ikki non l'avrebbe mai baciato. Il suo
sogno di stare e volare insieme a Ikki era
irraggiungibile,
proprio come la rana che voleva raggiungere il cielo e l'amato uccello.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Akito era andato a
scuola insieme a Ringo e a Ikki, quest'ultimo si
trovata in mezzo ai due e nessuno gli parlava, Akito
lo capiva ma a Ringo non aveva fatto nulla o almeno è quello che creda,
infatti Mikan non era riuscita a tenere la bocca
chiusa e aveva raccontato in che modo li aveva trovati e naturalmente Ringo
gelosa, era arrabbiata e gli teneva il broncio, per tutta la strada. Ikki aveva cercato di parlare con Ringo inutilmente e si
era rassegnato, sapeva che dopo un po' sarebbe tornata a parlargli invece Akito chissà quanto gli avrebbe parlato, forse era stato
troppo duro, era sempre un ragazzino ed era nel suo carattere essere spontaneo
e affettuoso, avrebbe dovuto parlarci una volta che sarebbero rimasti da soli.
Immerso nei suoi pensieri Akito, non guardava la
strada ed era inciampato e stava per cadere a terra quando fu preso da
qualcuno, si era ritrovato tra le braccia di un ragazzino della sua età, con i
capelli biondi, gli occhi verdi e anch’egli possedeva degli AT.
-Tutto bene?-
-Si, grazie-
-Di nulla, io
sono Ikuto -
-Io sono Akito Wanijima, piacere-
-Mi piaci e
sperò di rivederti presto- disse Ikuto baciandogli la
guancia.-Akito-kun-
Con una piccola
acrobazia era salito sul muretto insieme una bambina dai lunghi capelli biondi
racconti in treccine e gli occhi grigi, che era Uta
la sua sorellina ed erano scomparsi nel cielo.
Era la prima
volta che qualcuno diceva ad Akito quelle tue
paroline e lo misero di buon umore, faceva sempre piacere.
ricevere una
dichiarazione e poi Ikuto sembrava simpatico. A Ikki invece non piacque, non sapeva il perché ma sperava
che Akito non lo avrebbe più incontrato, Ringo si era
accorta del piccolo cambiamento e capiva prima di lui, cosa girasse nella sua
testa.
Non era passato
molto tempo, dal secondo incontro tra Akito e Ikuto, si era incontrati a scuola durante la ricreazione.
Si era messi in disparte a parlare e siccome Ikki si
era trovato vicino, aveva deciso di fermarsi lì a mangiare con gli altri e
molto causalmente aveva ascoltato la loro conversazione.
Aveva appreso
che anche Ikuto aveva formato da poco un team
chiamato "Angels Water" insieme ai/lle suoi/e due fratelli e due sorelline e aveva il
sopranome di "Fish Flying" ed era
bravissimo.
L'aveva visto mentre
lo imboccava e lo abbracciava e Akito non si
sottraeva e rideva con lui.
Tre giorni dopo
la situazione era la stessa, Ikuto era sempre
appiccicato ad Akito e sembravano divertirsi molto
insieme.
Quello che Ikki non sapeva che quando lui distoglieva lo sguardo, Akito lo guardava e non aveva mai spesso di amarlo, cercava
solo di distrarsi con Ikuto. Quest'ultimo si era
accorto degli continui sguardi di Akito a Ikki nonostante forse innamorato.
Il piccolo
pesciolino si era innamorato a prima vista della rana e trascorreva più tempo
possibile con lei e aveva notata che quando l’era possibile, guardava l'immenso
cielo e l'uccello. Nonostante avesse le ali anche lui, sapeva di non poter
competere con l'uccello poiché conosceva i sogni e desideri della rana.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Era appena
tornato a casa da un giro sui AT, non vedeva l'ora di cenare e buttarsi sul
letto, si era subito diretto verso soggiorno e vi aveva trovato Ringo, Mikan, Ume, Rika,
Akito e insieme a loro c'era anche Ikuto, sempre trai piedi stava.
-Che cosa ci fa
lui qui?- chiese Ikki scorbutico.-Chi l’invitato?-
-Ikki, non è carino
da parte tua- disse Rika.
-Ti sei scordato
l'ospitalità- disse Mikan.
-E' un ospite di
Akito, vive anche lui in questa casa- disse Ume.
Le tre sorelle
lo rimproverarono per il comportamento maleducato, Ringo non aveva detto nulla
stranamente, perché lei sapeva il motivo.
-Vieni a
sederti, Ikki- disse Ringo gentile.-E' pronta la cena-
Si era seduto
vicino a lei e di fronte aveva Akito e Ikuto. Che bella fortuna.
Non era stato
una bella cena, il cibo, l’era andato di traverso vedendo l'attenzione di
quell’Ikuto per Akito e lui
non lo rifiutava. Se ne stava fuori al balcone a prendere una bocca d'aria e a
pensare. Dove era finito l'immenso amore che Akito
provava per lui? Era tutto così strano, non riusciva a capirci nulla. L'uccello
non capiva il motivo, gli dava fastidio le attenzioni che il piccolo pesciolino
aveva per la rana.
-Sembra che ad Akito gradisca le attenzioni di Ikuto-
disse Mikan maligna.
-Allora?
Dovrebbe importarmi di qualcosa- disse Ikki con fare
indifferente.
-Ammettilo sei
geloso-
-Sbagli, befana.
A me non m’importa di lui- rispose Ikki infastidito
alla sua insinuazione - anzi sono contento almeno mi sono liberato di quella
palla a piede d'addosso...
-Ikki!-
-era davvero
esasperante...
-Ikki!-
- mi stava
sempre appiccicato e mi chiamava sempre "Ikki-kun
di qui, Ikki-kun di là"...
-IKKIIIIIII!- lo
chiamò Ringo per la terza volta.
-Che cosa c'è,
Ringo?- chiese Ikki infastidito dalla sua
interruzione. -Stavo parlando...
Nell'attimo in
cui si era voltato verso di lei, aveva notato che c'era anche Akito che aveva tra le mani il suo dolce preferito e aveva
sentito tutto. Ikki rimase stupito, era la prima
volta che lo vedeva piangere, lo aveva visto sempre sorridendo e mai triste,
una strana mossa gli era venuta al cuore per aver ferito Akito.
Vide Akito lasciar cadere il dolce e scappare via
lontano da Ikki e dalla dura realtà. Ikki non ebbe il tempo di fermarlo che subito qualcuno gli
aveva tirando una serie di calci.
- Sei un idiota,
lo hai fatto piangere Akito-kun- disse Uta la sorellina di Ikuto,
affezionata ad Akito- Voi uomini, siete tutti uguali.
Tatto zero-
Uta si era sfogata,
quando s'arrabbiata diventava una furia e con gli AT era bravissima.
-AHIA! quella
bambina tira dei calci micidiali- disse Ikki
mettendosi seduto.-Non è da sottovalutare-
-Dovresti
parlargli-
-Ringo-
-So che già ti
sei pentito di quello che hai appena detto-
Aveva
perfettamente ragione, lui non voleva dire quelle cose e non le pensava
neppure, voleva bene ad Akito ed era dovuto a quel
fastidio nel vederlo con Ikuto, era forse gelosia. Da
quando era geloso di Akito? Comunque Ringo centrava
sempre ciò che provava.
-Tu mi capisci
sempre-
Ringo cercava di
non arrossire.
-E che ti
conosco da quando eri bambino e so come sei fatto-
Ikki aveva preso i
suoi AT senza perdere tempo e se li era messi.
-Io vado-
Subito era
partito tutto sparato alla ricerca di Akito mentre
Ringo era triste perché aveva capito prima di Ikki
stesso che teneva molto ad Akito e non avrebbe potuto
vederla come ragazza d'amare ma solo come una sorella. Era gelosa di Akito, lo era sempre stato fin da prima volta che aveva
baciato Ikki perché sapeva che lui gli avrebbe
portato via la persona che amava.
-Dove andato Ikki?- chiese Ume alla sorella.
-E' andato a
cercare Akito- rispose Ringo un po' triste per averlo
perso.
Nel frattempo, Akito vagava per le strade con il cuore spezzato in mille
pezzetti e nella sua testa, rivivete la scena, lui era andato a portare il
dolce a Ikki e lo aveva sentito dire quelle dure parole
-A me non m’importa di lui, anzi sono contento almeno mi sono liberato di
quella palla a piede d'addosso... era davvero esasperante...mi stava sempre
appiccicato e mi
chiamava sempre
"Ikki-kun di qui, Ikki-kun
di là"...- Ikki era sempre stato un po' brusco
nei suoi confronti a volte ma non era mai arrivato all'idea che Ikki non lo sopportasse e nonostante Agito volesse dargli
una lezione, Akito lo aveva fermato, non voleva che
si veniva fatto del male a Ikki anche dopo quello ed
era fuggito via.
Non sapeva che
fare, non c'è la faceva a tornare in quella casa e incontrare Ikki. Dove sarebbe andato? Dove avrebbe
dormito?
Sentiva freddo
ed era stanco di camminare e aveva deciso di fermarsi su una panchina, si era
messo comodo e si era stretto per riscaldarsi.
Era da un’ora
che Ikki girovagava per la città alla sua ricerca e
aveva paura che era tornato da suo fratello Kaito e
che era rinchiuso in quella gabbia.
-Akito! Dove sei?-
gridò Ikki preoccupato.
Ora lo sentiva
per fino che lo chiamava, era un'illusione della sua mente, n'era certo. Per
quale motivo Ikki si doveva scomodare a cercarlo se
pensava quelle cose. Era impossibile. Ikki aveva
trovare Akito addormentato sulla panchina, era freddo
in tutto il corpo. Era tutta colpa sua e se gli sarebbe successo qualcosa, non
si sarebbe mai perdonato.
-Akito! Svegliati-
gridò Ikki dandogli degli scossoni.
-Ikki-kun- disse con
quella vocina dolce.
Ikki lo strinse
forte a sé, dispiaciuto.-Mi dispiace, non pensavo quelle cose-
Akito gli fece un
candido sorriso, stringendosi a lui. Nulla valeva di più che quel dolce
abbraccio.
Ikki si era tolto la
giacca e lo coprì per tenerlo al caldo.
-Torniamo a
casa, gli altri saranno preoccupati-
Fece un cenno di
testa, tenendosi stretto a lui mentre Ikki
prendendolo in braccio, si era elevato nel cielo notturno pieno di stelle
dritto verso casa. Per Akito era un bellissimo
momento, quello gli dimostrava che Ikki ci teneva a
lui e non aveva bisogno di sentirselo dire, lo sapeva già. Quando tornarono a
casa, tutti corsero ad abbracciare Akito e dopo aver
visto che stava bene Ikuto insieme Uta se ne andò, intuendo quello che solo lui e Ringo
avevano capito e in tutto questo Mikan lo sfotteva.
Ormai era ora di
dormire, Ikki si era preparato e notava che mancava
qualcosa o qualcuno, si aveva chiamato Akito nella
sua stanza, era già sdraiato nel letto.
-Eccomi, Ikki-kun-
-Ti va di
dormire con me?-
-Oh, Ikki-kun! Io ti amo- disse Akito
con tanti cuori che svolazzavano in aria mentre lo stava per baciare.
-Calmo, ho detto
che potevi dormire con me- disse Ikki
gentilmente.-niente baci-
-Sono contento
lo stesso- disse Akito abbracciandolo.
Era così carino
e dolce, era tutto tornato come prima o quasi. Akito
si era addormentato stretto a Ikki e non avrebbe
voluto essere in posto migliore.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Le cose con Ikki andavano benissimo e non si arrabbiava più quando lo
abbracciava o gli stava appiccicato, una volta lo aveva anche imboccato, tutto
andava per il vero giusto e forse il suo amore era ricambiato.
Anche se
l'uccello avrebbe amata la rana, lei non aveva ali e si chiedeva come avrebbe
raggiunto il cielo per vivere con il suo amato uccello. La rana aveva chiesto
aiuto all'amico squalo, voleva disperatamente imparare a volare.
Era Agito quello
esperto mentre lui sapeva a malapena usare gli AT e quindi gli aveva chiesto
aiuto. Infatti tutti giorni da qualche settimana, usciva via senza dire doveva
andava e si allenava duramente, Ikki si era accorto
di quel cambiamento anche perché era spesso sfuggente e non gli dava le
attenzioni di prima e lui aveva iniziato a pensare che centrasse quell’Ikuto, era geloso come diceva Mikan.
Una sera aveva
aspettato in salotto che Akito ritornasse, era
tornato tardi e sudato e camminava a passo felpato verso camera di Ikki che sicuramente stava dormendo e invece non era così,
lo vide seduto vicino al tavolo.
-Si può sapere
dove sei stato?-
-Ikki-kun...io...
-Hai idea di che
ora sono? Ero molto preoccupato-
-Ho fatto solo
un giro-
-Da solo?-
-Non capisco
perché stai reagendo così, ho Agito se ci fosse stato un pericolo-
-E tu perché non
mi dici la verità-
-Non c'è niente
che ti tengo nascosto-
Ikki non era mai
stato così nei suoi confronti, era bello che si preoccupasse per lui però c'era
qualcosa sotto. Avvenne tutto così all'improvviso, Ikki
aveva appoggiato le labbra su quelle di Akito
unendosi in un dolce bacio, sembrava che il tempo si fosse fermato. Era
confuso, non lo aveva mai baciato prima d'ora e non sapeva come
interpretarlo, anche se sperava che Ikki lo aveva
fatto perché lo amava.
-Ikki-kun...
Forse voleva
sapere perché lo avevo baciato.
-Si, dimmi-
-Vorrei farti
vedere una cosa-
-Di cosa si
tratta?-
-E' una sorpresa-
Ikki si era lasciato
trasportare da Akito fino in strada ed era partito
verso il cielo. Non aveva mai visto Akito usare gli
AT così, allora era quello che gli nascondeva. Era stata una bella sorpresa,
nonostante fosse alle prime armi ci sapeva fare e Agito aveva di sicuro
contribuito in tutto questo. Lo aveva raggiunto subito, volando insieme a lui.
-Sei bravo-
-Grazie, Ikki-kun-
-Mi hai fatto
una bella sorpresa-
-Io volevo
volare insieme a te, come la rana con l'uccello. Mi dispiace di avertelo tenuto
nascosto
-Non pensarci
più-
Akito era contento il
suo sogno si era realizzato.
L'uccello era
rimasto sorpreso di vedere la rana volare nel cielo, aveva delle piccole e
fragili ali. La rana fece vedere all'uccello cosa aveva imparato. Era bello per
la rana poter volare insieme al suo amato uccello.
L'uccello teneva
stretta a sé la sua amata rana per evitare che cadesse.
Ikki teneva stretto
a sé Akito, non voleva smettere di stringerlo ora che
aveva capito. Ikki si era lasciato andare e aveva
baciato Akito nel cielo.
-Ti amo, Akito-
-Ti amo anch’io,
Ikki-kun-
Alla fine
l'uccello e la rana si erano baciati nello splendido cielo come al loro primo
incontro e il loro amore sarebbe durato per sempre.
°°°Fine°°°
Sperò che ti sia
piaciuta sorellina, con questa sorpresa ti ho voluto augurare tanti tantissimi
auguri anche se in ritardo, la tua sorellona che ti
vuole un assaissimo di bene.
I caratteri dei
personaggi non li conosco molto bene, sperò di avermi avvicinato un pochino e
mi scuso per gli eventuali errori grammaticali.
Ikuto, Uta e il team Angels Water
non esistono nel manga e anime, me li sono inventati io.
Fammi sapere che
ne pensi.