Odio e amore

di joe_stronger93
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I primi 16 anni della mia vita non sono stati un gran che; appena nata, mi trovarono una malformazione all'altezza dell'osso sacro; ma, mi dissero che ero troppo piccola per operarmi; così trascorse del tempo, precisamente, sei anni, prima di entrare, per la prima volta, nella mia vita, in sala operatoria.
Tutto sembrava andare bene, finchè, i bambini iniziarono a prendermi in giro, per via della cicatrice che l'operazione mi aveva lasciato; come se non bastasse, avevo dovuto mettere gli occhiali, per questo mi prendevano ancora più in giro.

Per fortuna, alle medie, conobbi dei ragazzi, che erano nella mia classe, a cui non importava, anzi, si preoccupavano per me e mi difendevano sempre: Death The Kid, Elizabeth e Patricia Thompson, dette Liz e Patty, Tsubaki Nakatsukasa e Black Star. Erano i miei migliori amici e non facevano caso al mio aspetto; per loro ero carina così com'ero. Spesso ci riunivamo a per uscire e divertirci.
Purtroppo, il terzo giorno di  scuola del secondo anno, tornando a casa, ebbi un incidente, che mi costrinse un mese in ospedale e tre mesi di riabilitazione; l'incidente era stato abbastanza grave; stetti in come dieci giorni e, inoltre, mi causò diverse ferite e cicatrici e, anche dei problemi alla bocca; per questo, dovetti mettere l'apparecchio ai denti.

In questo modo, i ragazzi delle mia scuola presero a deridermi ancora di più; soprattutto, c'era un ragazzo, un albino dagli occhi rossi, i capelli ribelli e che, quando sorrideva, si vedevano chiaramente i suoi denti a punta, che aveva la mia età, ma non frequentavamo la stessa classe; mi insultava più degli altri, insieme ad un gruppo di ragazzi e ragazze, se ne andavano in giro per la scuola, definendosi belli e impossibili; non conoscevo il suo nome ma, era terribilmente irritante.
Per il resto delle medie, dovetti subirmi i suoi insulti; non gli facevo notare che mi importava ma, in realtà, ero triste; per fortuna, a tirarmi su, c'erano i miei amici e poi, fortunatamente, le medie terminarono ed io, credetti di essermi sbarazzata di lui; ma, era quello che pensavo.




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