30/08
“Merd…! Domani è il compleanno di
Ishimaru!”
Quel giorno fu un pessimo risveglio per Mondo Owada.
Dopo aver passato l’intera estate sui libri, il super ultra
motociclista liceale aveva finalmente superato – inseguito a
numerose peripezie, notti in bianco e probabilmente anche grazie
all’aiuto di qualche divinità gentile che aveva
avuto pietà delle sue disgrazie -, gli esami di recupero
(per un soffio, ma ce l’aveva fatta!).
Ancora non capiva il motivo per cui aveva dovuto ottenere
l’80% delle risposte esatte per ritenersi salvo, lui che
normalmente era tanto se arrivava alla sufficienza. Gli faceva un
po’ rabbia, era stato proprio per arrivare ad un punteggio
così alto se aveva mandato in malora tutti i suoi progetti
per le vacanze.
Oramai però, questo non gli importava più, era
andata. Non era costretto a ripetere l’anno e ciò
lo rendeva felice, per quanto non avesse alcuna intenzione di farci
alcuna pubblicità in giro (un teppista contento di andare a
scuola?.. Era un po’ ridicolo).
Ma torniamo al problema che assillava il povero Mondo Owada, il quale
era stato cosi impegnato dallo studio da dimenticarsi
dell’imminente arrivo del compleanno del suo migliore amico.
“Merda, merda, merda! Come ho fatto a dimenticarlo!?! Anche
il suo nome lo dice che è l’ultimo giorno
d’estate*!!” cominciò a battere la testa
sul primo spigolo che gli capitasse sottotiro, con il risultato che
prima ruppe il tavolino, poi crepò la sua scrivania e infine
cominciò a prendersela con la parete della propria stanza.
- Mondo ti ho preparato la col…- Daiya in tenuta casalinga
(grembiule da cucina, cucchiaio in mano), e sigarette in bocca apparve
sulla porta per avvertirlo della colazione, - Ma cosa cazzo stai
facendo, fratello decerebrato! – dopo un momento di shock,
esplose, infuriandosi nel vedere in che razza di sfacelo Owada minore
aveva ridotto la sua stanza. – Brutto deficiente! Smettila di
sbattere la tua testa di granito sul muro! Cosa facciamo se sfondi la
parete!!- lo atterrò senza troppi complimenti, bloccandolo a
terra con quella facilità e quella forza tipica dei fratelli
maggiori quando facevano la lotta con i più giovani, per
essi era sempre un mistero perché non riuscissero mai a
spuntarla.
“Okay che prima era il capo della banda, ma adesso fa
l’apprendista cuoco!!” si sconvolgeva anche Mondo,
ritrovandosi sul pavimento a chiedere pietà a Daiya quando,
spenta la sigaretta su un posacenere, minacciò di infilargli
un dito bagnato di saliva nell’orecchio. Alla fine le loro
scaramucce in casa non erano cambiate molto da quando erano bambini.
- Cosa devi dire, fratello violento? – e oggi come allora,
essendo lo sconfitto, Mondo doveva onorare l’ego del
vincitore,
- Daiya è il fratello maggiore più figo, forte e
bello del mooondo – fece sbuffando, la voce piatta e
monocorde mentre i capelli gli ricadevano sugli occhi, si era appena
alzato e non aveva ancora avuto il tempo di pettinarsi.
- Hai scordato “affascinante”- lo ammonì
Daiya dandogli un pugno in cima alla testa, ma alzandosi finalmente da
sopra di lui, lo aveva umiliato abbastanza e poi aveva il bucato da
fare prima di andare a lavoro.
- Comunque, perché hai dato di matto? – da tempo
la famiglia Owada era composta dai soli fratelli, quindi per loro era
divenuto normale occupare due unici posti del tavolo della cucina,
- Problemi miei – grugnì Mondo,
l’espressione scura mentre mangiava il cibo preparatogli dal
maggiore, se pensava a quelle schifezze che gli preparava prima per
“far pratica”, le pietanza che preparava ora erano
accettabili.
- Dai, non te la sarai mica presa? – “si che me la
sono presa! Mi hai lasciato un livido sulla faccia..! Ishi
penserà che ho fatto di nuovo a botte” avrebbe
voluto replicare mentre Daiya gli parlava con quella vocina
piagnucolosa e irritante di quando gli chiedeva scusa. Tra loro non la
pronunciavano mai quella parola, ma ognuno aveva il proprio metodo per
farsi perdonare dall’altro. Non che quel metodo funzionasse
sempre, ma trai due fratelli arrivava comunque il momento in cui si
scordavano del motivo per cui si erano arrabbiati, e alla fine era come
se non fosse accaduto nulla.
– Ti sei scordato il compleanno di Isshy? –
avendogli fatto, oltre che da fratello, anche da padre e madre, Daiya
era divenuto bravo a leggere gli atteggiamenti di Mondo, anche se quel
cerchietto in rosso attorno alla data del 31 con su scritto
“compleanno di Ishimaru” l’aveva aiutato
un pochino.
- Non me lo sono scordato!- replicò, e Daiya
pensò automaticamente che era sempre carino come da bambino
quando gli metteva il broncio in quel modo (ma il risultato del suo
sorriso beota fu solo quello di irritare ancora di più Mondo
che se ne sentiva preso in giro). – è…
è che non ho un regalo – confessò, non
senza un certo imbarazzo nel chiedergli consiglio.
- Bhè… tra un paio di giorni ricomincia la
scuola, giusto? Credo che molti dei tuoi compagni siano già
ritornati ai dormitori. Io non conosco bene Isshy, ma potresti chiedere
consiglio a loro, tanto adesso non devi più passare
l’intera giornata sui libri – gli
suggerì e Owada minore si chiese perché non ci
avesse pensato lui.
Arrivò alla Kibougamine in sella alla sua moto come era
sempre solito fare, quando il preside l’aveva accettato in
quella scuola non aveva potuto evitargli una simile concessione, come
poteva essere il “super ultra motociclista fuorilegge
liceale” senza una moto?
Un poco si stupì di tutti quei studenti che vide in giro,
solo la settimana prima (e quel giorno era lunedì), quando
aveva dato gli esami non c’era anima viva in giro, se non
quei ripetenti come lui che rischiavano di perdere l’anno. A
quella vista si sentì un po’ rincuorato, con tutta
quel attività c’era una grande
probabilità che anche i suoi compagni di classe fossero
già tornati dalle loro vacanze estive.
1) Makoto Naegi
Come molti altri studenti, Makoto stava occupando quegli ultimi giorni
prima della riapertura ufficiale della scuola per dare una ripulita la
club di cui faceva parte (il club di giornalismo), difatti Mondo lo
ritrovò con in mano una serie di scartoffie da gettare
nell’inceneritore.
Istintivamente, sapendo quanto fosse facile alle cadute, e visto che la
pila gli copriva in parte la vista, Owada decise di dargli una mano,
facendosi carico della metà del suo fardello.
- Ehehehe… Le ragazze ne approfittano per farmi correre da
una parte all’altra della scuola –
confessò ridendo, mal celando un certo imbarazzo nel parlare
degli altri membri del club (Kirigiri, che ne era il presidente,
Maizono ed Enoshima), era l’unico ragazzo non che il
vicepresidente, eppure era spesso trattato come un galoppino.
“Un po’ te lo meriti, vista la tua natura indecisa
e remissiva” pensò Owada che lo riteneva invece un
tipo fortunato, proprio come diceva il suo titolo, da un pezzo in
classe tutti sapevano della battaglia interna che si svolgeva
all’interno di quel club tra Kirigiri e Maizono, entrambe
intenzionate a conquistarsi solo per se le attenzioni del ragazzo.
Naegi però era un po’ ottuso e non si
era accorto per nulla dei sentimenti che le due provavano per
lui.
- Eh, cosa regalo ad Ishimaru? – era riuscito a chiederglielo
mentre gettavano i fogli di cartastraccia nell’inceneritore,
- Ehm… Inizialmente avevo pensato qualcosa che centrasse con
la cancelleria (sai quaderni, matite, ecc…). Dopo
però ho pensato fosse meglio fare il mio regalo insieme a
Yamada – aveva cominciato a sudare, segno che aveva rievocato
alla mente uno spiacevole ricordo,
- Voleva dargli una delle sue doujinshin hentai vero?..- il silenzio
che seguì era una muta conferma e Owada lo
ringraziò mentalmente, se gli occhi di qualcuno come
Ishimaru si fossero posati su roba simile… avrebbe potuto
morire per lo shock.
- Comunque, alla fine, abbiamo concordato per una bandana rossa,
è un vecchio gadget di una serie televisiva per bambini su
un supereroe (ed è l’unico programma di cui
abbiamo la certezza che Ishimaru seguisse) -
2) Byakuya Togami
Si, sembrava una sciocchezza che la seconda persona a cui pensasse di
rivolgersi fosse lui, ma aveva dell’incredibile
ciò che era accaduto da quando era entrato nel consiglio
studentesco.
Non c’era giorno in cui Fujisaki (il segretario), non gli
raccontasse di come Togami (il tesoriere) e Ishimaru, il quale aveva
ovviamente ottenuto il titolo di presidente, litigassero costantemente.
Entrambi avevano il pallino della politica, uno come erede di una
famiglia che regnava manovrando nell’oscurità il
governo, l’altro perché puntava a diventare primo
ministro, e com’era ovvio avevano punti di vista assai
diversi e discordanti. C’era stato da ridere quella volta che
si erano azzuffati, - Kiyotaka era fisicamente più forte, ma
Togami aveva mostrato una resistenza niente male per un damerino, -
alla fine era dovuta intervenire Ikusaba (vicepresidente) a dividerli
senza troppi complimenti, e nessuno poteva permettersi di contestare la
soldatessa.
- Essendo il tesoriere non posso evitarmi di fare un regalo al
presidente – lo aveva trovato nella sede del consiglio
studentesco (fortunatamente di Ishimaru non c’era traccia,
impegnato a fare la ronda insieme a Mukuro, gli studenti non dovevano
pensare di potersi permettere “certe
libertà” solo perché le lezioni non
erano ancora riprese). Non sembrava star facendo nulla, seduto alla sua
scrivania a bere caffè. Proprio come Owada neanche Togami
usufruiva del dormitorio, aveva un palazzo (si, un intero palazzo),
adiacente all’accademia e abitava lì, quindi,
esattamente, cosa ci faceva a scuola? Nostalgia dell’ambiente?
“No, nostalgia della biblioteca” intuì
osservando i tomi che nascondeva dietro alla propria sedia,
- Ho capito, e quindi..? Cosa hai intenzione di regalargli? –
insistette, visto che non sembrava propenso a continuare,
- Mi sono trovato con una copia in più di un saggio sullo sviluppo della
società odierna in base allo sfruttamento delle risorse,
scritto dal sociologo XXX –
“Che mattone, ma conoscendolo, dovrebbe piacergli”
a sentire solo il titolo ad Owada era venuto sonno.
- Oh, ma non è quel libro di cui stava discutendo prima
delle vacanze? – intervenne Chihiro che stava
“smanettando” (come gli piaceva definirlo), con il
proprio portatile, neppure lui sembrava far nulla di particolare, ma
visto che aveva davanti un computer non si poteva mai dire. -
… sei gentile Togami, sapevi che Ishimaru non lo aveva e
glielo hai procurato – gli sorrise candidamente, espressione
che però sembrò irritare l'ereditiere,
- N-non l’ho comprato per lui. Anch’io era
interessato a leggerlo, solo che quando l’ho ordinato mi
è arrivata una copia in più, tutto qui
– si era animato fin troppo perché fosse sincero.
“Tsundere” pensarono Fujisaki e Owada nello stesso
momento, scambiandosi un occhiata.
Alla fine anche quell’ereditiere cinico e bastardo si era
fatto un amico, per quanto non lo avrebbe ammesso neppure sotto tortura.
3) Chihiro Fujisaki
- Eh, io..? – erano usciti in corridoi e si dirigevano verso
i distributori automatici, - ecco, gli regalerò un CD
– aveva quell’aria insicura come se si sentisse
terribilmente colpevole di qualcosa,
- Un CD? –
- Si…- annuisce – l’ho finito poco fa,
è una raccolta delle canzoni di quella band hard rock che
ascolta così spesso –
- Hard rock..? – finalmente aveva scoperto cosa
Fujisaki stesse facendo prima con il portatile, ma questa passione di
Ishimaru gli suonava nuova,
- Spero di aver scelto i brani giusti… -
- Ohi, Fujisaki! – il ragazzo e Owada si voltarono per vedere
chi lo stesse chiamando.
4) Leon Kuwata
- Fujisaki, ti cercavo. Alla fine sono riuscito a procurarmelo!
– giunse la zazzera rossa con un poco di fiato corto, doveva
aver corso, forse arrivare dritto dai dormitori. – Ti va
ancora di fare a metà del regalo con me? –
- Ce-certo..!- gli sorrise Chihiro,
- Il regalo di Ishimaru? – gli chiese Owada, non conoscendo
di cosa Leon stesse parlando,
- Si. Sono riuscito a trovargli un biglietto per il festival
– esclamò tutto orgoglioso,
- Quale festival? –
- Non lo sai..? Il mese prossimo ci sarà il festival
musicale! – visto dal modo in cui Kuwata sembrava tanto
eccitato, il motociclista immaginò che le band che vi
partecipavano dovessero spaziare dal rock, al punk rock, hard rock,
ecc… Non era cosi amante della musica da saper definire il
tipo che il ragazzo preferisse, - Io ci andrò, e visto che
anche il presidente è un fan del genere ho pensato di
portarlo con me. Fujisaki è stato cosi gentile da proporsi
di pagare la metà del prezzo – spiegò
passando, nel mentre, un braccio intorno alle spalle di Chihiro, il
quale non sembrò messo a disagio dal gesto, abituato
all’espansività dell'altro.
- Comunque, Owada non preoccuparti, se il migliore amico di Ishimaru,
troverai di certo qualcosa da regalargli – cercò
di rincuorarlo il softwarista, senza però ottenere grandi
risultati,
“Si, migliore amico. Non sapevo neanche che lui e Kuwata
ascoltassero la stessa musica” se ne andò il
motociclista sospirando amaramente, si stava deprimendo un
po’.
5-6) Oogami Sakura & Asahina Aoi
Le aveva incrociate per caso sulle scale, Asahina portava alcuni
poster, mentre la lottatrice trasportava una quantità enorme
di pesanti scatoloni, anche se, conoscendola, Owada non si
stupì più di tanto.
- Certo che ho pensato ad un regalo per Ishimaru!- esclamò
la nuotatrice, vivace come al solito,
- E cosa..?- all’improvviso al motociclista venne un dubbio,
- Una scorta per un mese di ciambelle..!- appunto.
- Un set di pesi – la interruppe Sakura,
- Ma… ma Sakura! – sembrò visibilmente
contrariata lei,
- Grazie Oogami, credo apprezzerà – le
salutò mentre la gigantessa proponeva all’amica di
tenere le ciambelle per se, e a quella proposta non udì Aoi
replicare.
7) Yasuhiro Hagakure
Subito dopo le scale, lo trovò nascosto dietro
l’angolo, era da un po’ che lo sciamano lo stava
pedinando, se ne era accorto, la sua chima era visibile da un
chilometro.
- Eddai! Non lo vuoi sapere, non me lo chiedi?! Eeedai! –
cominciò a tormentarlo con voce fastidiosa,
- No, sarà qualcosa di stupido! – si
rifiutò Owada, sempre più irritato dalla
situazione, e Yasuhiro di certo non l’aiutava a mantenere la
calma.
- Stu..stupido? – sembrò davvero stupito da una
simile definizione, - Guarda che mi offendi! Ho attraversato mari e
monti per trovare il regalo perfetto per testa a riccio! –
- E va bene – sbuffò esasperato, -…
sentiamo: cos’è? –
- L’inestimabile e super-ultra raro “talismano del
dio della sapienza”! Con la sua protezione si
otterrà sempre il massimo dei voti ad ogni test! –
gli mostrò una strisciolina di carta con su scritto
“dio della sapienza”,
- Lo ammetto, non è una brutta idea – dovette
concedergli il motociclista, un tantino rammaricato di dover smontarne
l’entusiasmo, - … ma Bro’ prende
già il massimo in ogni test –
- ah…-
“In più, dietro al talismano
c’è scritto made in china, sei stato fregato di
nuovo” non osò però rivelargli questo
segreto.
8) Mukuro Ikusaba
Non era in compagnia di Ishimaru, dovevano essersi divisi per far prima
il giro della scuola.
- Gli regalerò un coltello –
- Un coltello..?-
- Uhm..- annuisce, - di quelli da sopravvivenza –
- Da soprav-vi..? No, va be’. Colpa mia che te l’ho
chiesto –
9) Celestia Ludenberg
Ovviamente in caffetteria, ovviamente a bere il suo milk the.
- Uhuhuhuhu… è già una fortuna per lui
che io mi ricordi della sua nascita. Di per sé questo
è già un regalo – aveva un vestito
nuovo, probabilmente ricordo delle vacanze,
- Quindi non gli farai nulla? –
- Non ho detto questo… – mise sopra il tavolo un
sacchetto di carta bianca, - La sua unica qualità e che
apprezza il the, gli ho fatto il favore di procurargliene un
po’ durante il mio viaggio in Europa -
“The di prima scelta, eh?”
10) Kirigiri Kyouko
Anche lei in caffetteria.
- Non apprezzo i compleanni (di chiunque siano), ma ritengo che in
quest’anno Ishimaru, come capoclasse prima e come presidente
del consiglio studentesco poi, abbia fatto molto e che, quindi, sia
giusto ringraziarlo – aveva un espressione così
seria che Mondo non sapeva mai come prenderla,
- O-okay… e cosa gli regali? –
- Un buono mensa –
- Ah..-
- Si –
11-12) Sayaka Maizono & Junko Enoshima
Ormai aveva fatto quasi totalmente il giro della scuola, sapendo che
anche loro erano nell’edificio andò a cercarle
nella sede del club di giornalismo.
- Gli faremo un guardaroba decente! Yesss!! – urlò
Enoshima presa da una delle sue tante personalità,
- Fujisaki e Leon ci hanno parlato del festival e io ed Enoshima ci
assicureremo che abbia degli abiti adatti – gli
spiegò tranquillamente Maizono, come tutti loro era abituata
ai repentini cambi d’atteggiamento dell’amica.
"Si, non credo che sarebbe molto appropriato se ci andasse con la
divisa scolastica" convennè.
13) Touko Fukawa
Biblioteca. Il principale motivo per cui Togami la depredava di libri
per poi portarli nella sede del consiglio studentesco era proprio per
non incontrarla.
- Tsk… devo anche mettermi a pensare a cose
simili?!- non sembrava mai apprezzare la compagnia altrui, -
Qualche quaderno, un paio di matite e quello è contento
–
- Su questo hai ragione -
“Cavolo, ho chiesto a tutti, ma ancora non ho idee di cosa
possa regalargli…"
Basta. Aveva finito, non aveva altri a cui chiedere. "Merda! Ci
sarà qualcosa!"
14) Mondo Owada
Uscita da scuola, davanti ai cancelli.
Una giornata faticosa, Kiyotaka aveva urlato cosi tanto da irritarsi la
gola e, nonostante avesse visto la sua moto parcheggiata insieme alle
biciclette degli altri studenti, non aveva incrociato Owada neanche per
sbaglio.
Non doveva essere stata un’estate facile per il motociclista,
costretto a studiare per gli esami di recupero, a Ishimaru sarebbe
piaciuto aiutarlo, ma sua nonna gli aveva trovato un lavoro (senza
informarlo), presso un conoscente che gestiva un ostello sulla
spiaggia. Alla fine aveva trascorso delle belle vacanze, il posto gli
piaceva e la sera studiava (solo perché in pausa estiva non
doveva dimenticarsi dei suoi doveri da studente!), ma gli era rimasta
un ansia sottile ma perenne per la situazione dell’amico, non
voleva che ripetesse l'anno.
- Ohi, Bro’! – la voce di Owada, quasi fosse appena
uscito dai suoi pensieri per palesarsi di fronte, lo colse di sorpresa,
era di fronte a lui, in sella alla sua moto.
- Kyoudai?! Credevo te ne fossi andato – si stupì
confuso,
- Si, ma sono tornato. Avevo un buon motivo – aveva un
sorriso furbo che Ishimaru trovava sospettoso, aveva poi un cerotto
sulla guancia, che fosse andato a fare a botte?
- E qual..?- ma non ebbe tempo di chiederlo che il motociclista gli
lanciò qualcosa contro, di riflesso il capoclasse
l’afferrò al volo. – Che significa
questo?- guardò il casco che stringeva tra le mani, era
bianco, con delle fiamme disegnate ai lati e con una piccola ciocca
rossa appiccicata a fianco.
- È il tuo regalo di compleanno Bro’, domani
è prevista pioggia, quindi è meglio se te lo do
in anticipo –
- E cosa centra la pioggia? – forse era a causa della
stanchezza o il sole d’estate gli aveva cotto il cervello
senza che se ne accorgesse, ma non capiva perché di un
simile pensiero.
- Guarda che il casco è solo un parte del regalo –
- Eh..?- assottigliò gli occhi lui, pensieroso,
- Su muoviti, indossalo! In via del tutto eccezionale ti
farò fare un giro sulla mia preziosa moto – lo
incoraggiò vedendolo ancora titubante.
- Sul.. sul serio!? – lo sguardo di Ishimaru si
riempì di meraviglia e una mal celata eccitazione,
- E per cosa credi che ti abbia regalato a fare un casco da moto?.. E
non metterti a piangere – come al solito, Ishimaru rimaneva
un piagnucolone,
- Scusa…- si strofinò gli occhi, asciugandoseli
sorridendo, - grazie kyoudai –
- Ma non credere che ti faccia gli auguri, quelli vanno a domani
– lo avvertì mentre il ragazzo saliva dietro di
lui, pronto a partire.
Era la prima volta che Owada aveva un passeggero, non aveva mai
concesso prima un privilegio simile.
31/08
複君、誕生日おめでとう。
Capoclasse, buon
compleanno.
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* il nome Kiyotaka è composto dai kanji: "estate",
"molto" e "limpida" (serena);
il cognome è invece scritto con i Kanji di "pietra" e
"rotondo" (nasce da qui la credenza di molti fan che Ishi ami un certo
genere di musica xd ).
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